VITULAZIO.­ LA PIOGGIA INTERROMPE LA SOLENNE PROCESSIONE PER LE STRADE E LE PIAZZE DEL PAESE DELLA SANTA PROTETTRICE, MARIA SS. DELL’AGNENA.

M.SS.dell'Agnena

di Paolo Pozzuoli

“Scende la pioggia ma che fa, crolla il mondo addosso a me … per amore sto morendo!”. Così cantava – correva l’anno 1968 – Gianni Morandi. È, purtroppo, scesa – e non è la prima volta, nonostante lo spostamento di una settimana, per ‘improbabili motivi elettorali’ rispetto alla tradizione che celebrava e celebra nella giornata della domenica in Albis la santa protettrice – la pioggia, insostenibile, fastidiosa, incessante sulla icona di Maria SS. dell’Agnena, in solenne processione per le strade e le piazze  del paese per visitare, toccare e dare la materna benedizione ad ogni vitulatino al suo domicilio. È davvero crollato il mondo addosso ai vitulatini, popolo devoto e pio, dall’innato culto e dalla viscerale devozione per la ‘Cara Mamma Bella’. Un popolo che vive e sente con straordinaria densità ed emozione la magia della festa patronale, un evento particolarmente sentito ed atteso un anno intero. Categoricamente da escludere che la pioggia battente e la consequenziale sospensione della solenne processione possano essere il disegno di nostro Signore e della Sua e nostra Madre Celeste. Piuttosto chiaro, evidente, percettibile l’intervento di satana, sempre pronto, costantemente in allerta, provocatoriamente allettante, che tende, con la costanza, la perseveranza e la determinazione che lo contraddistingue, ad attirare a sé l’uomo, blandendolo, allettandolo, distraendolo, attraendolo con tutte le distrazioni possibili ed immaginabili, degne di questa terra e riconducibili soltanto ed esclusivamente ad essa con un fine ben preciso: allontanarlo dal Signore. Di conseguenza, il popolo vitulatino dovrebbe fare ammenda, interrogarsi e chiedersi il perché di tutto questo! Ha forse influito in tutto questo il nuovo assetto assunto nella Chiesa Madre che ne ha stravolto l’architettura, antica e familiare, o piuttosto i ‘contorni’ della festa patronale, in particolare quelli riferibili alla processione solenne, che, diventati tout court meno accessori, sono sempre più rappresentativi fino a costituire quel ‘quid plus’ da far perdere alla processione quella solennità e quella suggestione che tradizionalmente andavano intensificandosi sempre più di anno in anno?  Ci riferiamo sia all’elegante brochure, un vademecum quasi del tutto pubblicitario, che bisogna sfogliare con particolare attenzione per trovare le pagine dedicate al programma della festa: 68 di cui … 43 riservate a sponsor vari che alla giornata di ieri, momento ‘clou’ della festa, con la solenne processione, ‘leit motiv’ della festa stessa, quando l’attenzione di tutti è stata catturata dall’incessante bum bum di fuochi d’artificio, dalla presenza – di grande, sensazionale effetto scenico – di due carabinieri in alta uniforme e di due cavalieri che recavano una corona d’alloro al Sacrario dove riposano le 54 vittime della barbarie nazista.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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