ZTL a Caserta – La “tela di Penelope” in una città non capace di futuro.

Oggetto: ZTL a Caserta – La  “tela di Penelope” in una città non capace di futuro.

Caserta Corso Trieste

 La ZTL rappresenta una tappa indispensabile per migliorare la qualità della vita di una città ad alta densità di traffico veicolare come Caserta e molti la invocano quando viene pubblicata la classifica della vivibilità urbana nella quale la ns. città, puntualmente, si ritrova negli ultimi posti. Al di là dei periodici proclami, in un arco di tempo di circa 30 anni, nella ns. città la ZTL  è sempre stata terreno di scontro politico senza esclusione di colpi e nemmeno questa volta si è fatta eccezione: ennesimo episodio che ci fa comprendere come Caserta tuttora non sia ancora “capace di futuro”.

 Dal primo settembre u.s. è scattato il tanto atteso telecontrollo, abbondantemente preannunciato, eppure sono state registrate in poche ore circa 700 multe. Da questo episodio  è scaturita una polemica rovente: è opportuno, quindi fare  una breve analisi di quanto stia avvenendo e sia avvenuto.

  • L’Amministrazione Comunale di Caserta ha pre-annunciato con grande anticipo e adeguata visibilità il telecontrollo di una ZTL già in vigore, ma conoscendo la storica indisciplina di una frangia di automobilisti casertani, probabilmente, avrebbe fatto bene a presidiare gli accessi alla ZTL con personale addetto al controllo del traffico ancora per la prima settimana di settembre, inoltre, come più volte suggerito dal Wwf Caserta, si potevano utilizzare le piattaforme Web e Facebook delle associazioni di categoria e di volontariato per fare da cassa di risonanza allo start-up del 1 settembre ( solo il Wwf Caserta avrebbe assicurato una rete  di circa 15.000 contatti  . . . a costo zero).  

    ·       A conferma che la certezza dell’impunità è ben radicata, è da ricordare che nei tanti  interventi e segnalazioni fatte dal Wwf a sostegno dell’isola pedonale, abbiamo più volte segnalato, alle varie amministrazioni che si sono succedute, che in numero di  autovetture circolanti impunemente nella ZTL era di circa  600/ora : la conferma, purtroppo è arrivata.

    ·         La CLP ha sostituito l’ACMS nel fornire il servizio di mobilità collettiva  nel comune capoluogo, ma ben poco è cambiato, come funzionalità, rispetto alla precedente gestione: al di là della pubblicità, su nessuno dei cartelloni adiacenti alle fermate dei bus è stata riportato un orario, una coincidenza, una qualsiasi informazione che dia la possibilità ai cittadini di prendere l’autobus in alternativa all’auto privata e poi … dove si comprano i biglietti? Alcune di queste semplici,  ma basilari, informazioni si possono reperire solo dal sito internet della CLP. Di conseguenza, gli autobus vuoti erano prima e vuoti sono adesso. Analogo discorso vale per il servizio navetta.

    Un sistema di mobilità collettiva, se efficiente ed efficace, con l’attuale rete di parcheggi , renderebbe la movida del week-end un’opportunità di crescita sociale ed economica per la ns. città invece di un incubo per  coloro che abitano nelle vicinanze di bar, ristoranti, pizzerie ecc.

    ·         La ZTL a Caserta è ancora tutta da costruire. La percezione dei cittadini che l’hanno sempre osteggiata, è di un contenitore vuoto circondato da un cordone sanitario. La buona riuscita delle  zone a traffico limitato si ottiene con il consenso e la condivisione, non con i soli divieti. Perché non sperimentarvi nuove forme di business con la promozione di una cultura commerciale ed artigianale che caratterizza il ns. territorio invece dei soliti marchi che si ritrovano ovunque? Che senso ha lamentarsi che il commercio in centro va a rotoli se, nel mese di agosto,  la Reggia Vanvitelliana era super visitata, mentre  la “città commerciale” era chiusa per ferie e i pochi turisti che hanno pernottato in città, nel vagabondare in un centro storico spettrale, si lamentavano giustamente di un’accoglienza assolutamente inadeguata. Una città a vocazione turistica che ignora i turisti … paradossale.

    Perché non provare a donare, con adeguata regolamentazione, alcuni spazi della ZTL ai talenti artistici casertani, così come avviene in tante città d’Europa?

     Se si stemperassero i toni della  polemica in corso, sterile quanto pericolosa, si libererebbero le energie per creare  un tavolo di concertazione con le associazioni dei commercianti,  quelle culturali, CLP, la Camera del Commercio e l’Unione degli  Industriali, invece di doverlo fare con le forze dell’ordine per studiare il sistema di blindatura della ZTL contro i “soliti  trasgressori”.

     Sono circa 30 anni che il Wwf è impegnato per la realizzazione dell’isola pedonale, e tante sono state le polemiche, a volte molto accese anche se sempre le stesse, che hanno fatto diventare la ZTL un’importante conquista sociale quanto un’angosciante “tela di Penelope”. Quindi, anche se non  meravigliati, restiamo amareggiati per gli atteggiamenti di sterile polemica intesa a smontare la ZTL secondo la logica del “tanto peggio … tanto meglio”.

     La concezione moderna della politica deve essere intesa che tanto la maggioranza quanto l’opposizione devono dare il loro contributo a far funzionare la macchina amministrativa, di cui fanno parte a tutela del benessere e degli  interessi diffusi e poi alla fine , chi sarà stato più bravo, ne godrà i benefici sotto forma di  consensi.

     Il Wwf Caserta, ancora una volta,  darà il suo contributo  a diffondere la cultura della sostenibilità urbana presso le scuole di ogni ordine e grado, ad informare le persone di buona volontà e a sensibilizzare quelle poco attente, di contro ci aspettiamo che le istituzioni competenti facciano la loro parte a far funzionare tutti gli strumenti attualmente disponibili per una  fruibilità ecocompatibile della ZTL: non c’è più spazio per gli alibi.

    Caserta, 10 settembre 2012

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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