VANGELO
Giovedì 16 novembre 2017
XXXII Settimana del Tempo Ordinario
+Â VANGELOÂ (Lc 17,20-25)
Il Regno di Dio è in mezzo a voi.
+Â Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il Regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà : “Eccolo quiâ€, oppure: “Eccolo là â€. Perché, ecco, il Regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’Uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là â€, oppure: “Eccolo quiâ€; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’Uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che Egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Parlare a molti cristiani del Regno di Dio è inutile, essi forse partecipano alla Messa festiva e altre preoccupazioni non vogliono assumerle. Sono però le informazioni più importanti della vita, si tratta di conoscere meglio e di obbedire a Colui che ha creato anche loro.
La noia che sopraggiunge quando si deve pregare è la manifestazione del vuoto spirituale interiore, non c’è neanche la minima scintilla per infiammare il cuore e farlo pregare con fervore. Tutto è spento almeno quanto è riferito a Dio, l’euforia è rivolta altrove.
Nei giorni scorsi è avvenuto un fatto scioccante per la maggior parte degli italiani: l’Italia non si è qualificata per il prossimo mondiale. Non si tratta solo di un semplice dispiacere e potrebbe anche starci, ma passeggero, della durata di qualche ora e poi si mette da parte, la nostra vita deve avere al centro i veri valori.
Non è ancora finito il lamento, ci sono ancora giornalisti che scrivono articoli con le loro lacrime, e la carta dei quotidiani rimane bagnata…
Questo causa l’idolo, ciò che si adora più di Dio è crollato e di conseguenza per essi perde di valore anche la vita. Per tutti questi idolatri e non tifosi, è crollato il mondo… per la mancata partecipazione al mondiale, addirittura non ha senso più nulla e chissà quante bestemmie in bocca e nella mente. Per cosa? Un idolo come il pallone che si è sgonfiato.
Lo sport, il calcio, dovrebbe essere seguito da sostenitori sereni che hanno la padronanza intellettuale e vivono l’interesse come ammiratori e non fanatici. Non è un problema seguire il calcio, è gravissimo il comportamento di quanti lo trasformano in idolo e lo mettono al posto di Dio.
Essi vivono solo per il calcio, tutta la settimana i loro dialoghi riguardano il calcio e la vita perde il sapore della gioia e della libertà .
È impossibile per quanti adorano il calcio o altri idoli pregare con vera partecipazione, in realtà non riescono nemmeno a pregare per il completo disinteresse. Per loro la preghiera è inutile e noiosa. Altro discorso quando un credente ha qualche distrazione mentre prega, ma non sono accostabili le due situazioni.
Non ho visto la partita dell’Italia di alcuni giorni fa, come non ho visto la finale vittoriosa del mondiale del 2006. Prendo questo mondiale come base da esaminare. Ricordo bene che undici anni fa si percepiva un’aria strana, ondate di essenze provenienti dalla magia nera richiesta da partecipanti italiani a quel mondiale e Torino è la città dove le messe nere, l’occultismo, la magia si praticano con grande partecipazione e molti effetti dannosi.
Nel 2006 si sentiva al telegiornale che l’Italia aveva una fortuna inspiegabile, i giornalisti più equilibrati scrivevano della fortuna che accompagna l’Italia ad ogni partita, fino alla finale. Non ho fatto indagini né mi sono interessato minimamente del fatto, avevo già le mie convinzioni.
Perché ho analizzato questi sintomi dell’occultismo del mondiale vinto nel 2006? Dopo quel mondiale la squadra italiana è andata sempre più disfacendosi, con le sorprendenti eliminazioni subito dopo l’inizio del mondiale nel 2010, nel 2014, fino alla non partecipazione nel 2018 in Russia.
In questi tre mondiali ha pagato la imprevedibile e agevolata vittoria del mondiale nel 2006.
In quel mondiale la fortuna ostinata era incollata all’Italia e gli episodi fortunosi furono incalcolabili. Una situazione anomala e fuori dalle statistiche, quindi, agiva con potenza lo spirito della fortuna che viene sempre invocato nelle messe nere ed è portatore solo di sventura a lungo termine.
Quanto si ottiene dai diavoli si paga amaramente, prima o poi, ma loro non dimenticano affatto lo scambio dei favori!
Così, la non partecipazione al prossimo mondiale ha causato nei giorni scorsi e forse continua, una depressione cronica a decine di milioni di italiani, è crollata la loro unica religione, il calcio, dopo avere abbandonato la preghiera e Dio. Era rimasto solo il calcio per loro, come faranno a sopravvivere il prossimo anno senza il mondiale?
Senza la presenza di Gesù e la preghiera giornaliera, si è privi del dominio di sé, si agisce impulsivamente e i diavoli vogliono questo, infatti organizzano di tutto per distrarre tutti possibilmente, senza lasciare più il tempo di riflettere, di capire come si vive e di pregare per chiedere aiuto alla Madonna.
Molti di questi tifosi fanatici sono persone buone che hanno perduto il controllo della vita, persone che hanno scelto l’idolo al posto di Dio e non hanno la forza di rimettere il calcio nella collocazione che gli spetta, cioè, un divertimento ma con la maturità nuova di applaudire il migliore o chi vince in modo leale.
Il calcio è più della droga per molti, una dipendenza inguaribile se non interviene la Grazia di Dio. Bisogna suscitare questa Grazia con una preghiera incessante rivolta ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria, chiedendo insistentemente la conversione dei peccatori, degli idolatrici, di quanti hanno perduto il senso della loro vita.
Aiutiamo con le preghiere chi non si aiuta ma Gesù può aiutare chi rifiuta il suo aiuto?