A BORDO DI UN FURGONE, TRASPORTAVANO UN COCCODRILLO IN AUTOSTRADA, DENUNCIATI IN DUE
di Daniele Palazzo
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Sembrava una scena tratta dal famoso film “Mister Crocodile Dundieeâ€, di Peter Faiman e con protagonista un brillante Paul Hogan o da qualche pellicola similare. Si trattava, però, di un fatto vero, che ha scosso non poco la tranquillità delle tante persone che ne sono state testimoni, ivi compresi gli Agenti della Sottosezione della  Polstrada di Cassino, che, avvertiti da decine di telefonate di preoccupati automobilisti, si sono portati immediatamente sul posto in cui tutti i chiamanti indicano essere un episodio da film che poteva costare la vita a chiunque di passaggio. Ma, cosa stava succedendo nel tratto dell’Autostrada del Sole compreso tra i caselli di Ceprano e Pofi, dove si chiedeva di confluire alle squadre di pronto intervento del 113? Le “divise†intervenute lo scopriranno di lì a poco. Dopo aver provveduto a bloccare e controllare un il furgonato che tutti i telefonisti(ne erano venuti a conoscenza visiva notandolo nel parcheggio dell’autogrill di Castrocielo) indicavano concitatamente trasportare niente di meno che un coccodrillo. Sulle prime, i componenti della pattuglia recatasi sul posto, si erano mostrati un po’ increduli. Poi, però, avevano dovuto ricredersi alla spicciolata. Grande il loro sbigottimento quando hanno dovuto constatare che quello che ritenevano incredibile e frutto di una sorta di psicosi collettiva era vero. L’automezzo “incriminatoâ€, sul quale viaggiavano due cittadini stranieri, trasportava sul serio un esemplare di coccodrillo, il quale, tra l’altro, aveva rotto la gabbia in legno in cui era custodito, riuscendo ad infilare la testa nell’oblò che separava l’ambiente in cui stava lui dall’abitacolo di guida.  Inevitabile, a questo punto, il prosieguo della situazione. Furgone ed animale son o stati sequestrati. I due stranieri, invece, rischiano una denuncia per maltrattamento di animali. A quanto ci è dato sapere, “Alligatorâ€(questo il nome che la coppia di immigrati nel nostro territorio nazionale che lo custodivano e trasportavano hanno detto fosse stato attribuito al sauro) sembra essere di proprietà di una famiglia circense che, spostasi a Centro Italia per il proprio programma di spettacoli, aspettava proprio l’arrivo dell’animale per dare inizio al suo cartellone di manifestazioni di intrattenimento.