Castel Volturno“DONNE CHE CORRONO COI LUPIâ€
L’associazione anti-violenza che “corre†in difesa di donne e minori a Pinetamare
Una donna uccisa ogni 3 giorni. Oramai questo dato tristemente emerso riguardo il “femminicidio†in Italia è un’avvilente certezza. Una violenza cieca e irrefrenabile, frutto di molteplici fattori scatenanti, tende a colpire maggiormente sempre le donne e i bambini. Beh, oltre ad indignarsi, a dispiacersi, e a chiedersi sgomenti il perché di tanta barbarie, è ora tempo di agire, di rimboccarsi le maniche e cominciare almeno a tentare di prevenire questi terribili episodi. Questo è ciò che l’associazione di volontariato “Donne che corrono coi lupi†di Pinetamare si propone di fare, avvalendosi delle competenze di un’equipe di professionisti. “Fare qualcosa di concreto sul territorio, questo m’interessava‖ dichiara la dott.ssa Maria Pia Raimondi, psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione– “Il 2 Gennaio di quest’anno ebbi questa idea, pensai che sul nostro territorio non c’era nulla che trattasse specificamente la violenza sulle donne. Così, insieme ad altre 4 professioniste, cioè un’assistente sociale, un avvocato, un’educatrice e un’altra psicologa ho dato vita a questo progetto. La nostra è un’associazione ancora giovane, ma in questi primi mesi di attività abbiamo già ricevuto più richieste di aiuto di quante me ne potessi aspettare e ci stiamo già organizzando in vista del prossimo autunno, quando inizieremo una campagna di informazione, sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole medie e superiori della zonaâ€. L’associazione “Donne che corrono coi lupiâ€, il cui nome è stato ispirato dall’omonimo romanzo della scrittrice-psicanalista Clarissa Pinkola Estes, quindi, ha ben chiari i propositi e gli obiettivi da raggiungere per contrastare ogni forma di violenza, le modalità attraverso le quali arrivare a cambiare o almeno ad affievolire quella malsana mentalità che porta a considerare la violenza in famiglia come “normaleâ€, o che porta le donne a non denunciare soprusi e maltrattamenti perché non considerati come dei reati, quali invece sono. Notoriamente il legame vittima-carnefice è complesso e profondo, difficile da scardinare, e in questo entra in gioco la percezione della propria identità personale nonché il livello della propria autostima. A tal proposito, tra le attività previste dall’associazione, ci sono il laboratorio di identità femminile e il laboratorio educativo per minori, oltre alle consulenze legali e psicologiche e al fondamentale sportello anti-violenza. “Le donne – spiega la dott.ssa Raimondi – dovrebbero riacquisire la loro identità femminile, spogliata da tutti quegli elementi culturali, educativi e da tutto il sistema familiare e sociale che impone loro un ruolo prestabilito, riscoprendo il loro essere innanzitutto individui con una propria personalità . C’è ancora tanto da fare in tal senso. Come c’è tanto da fare – continua la dottoressa – per arrivare a capire come stare dietro al cambiamento enorme della società e della famiglia in questo momento storico. Bisogna capire come riuscire a dare una mano, sia agli uomini che alle donne: cercare di risolvere i problemi è la priorità assoluta.†Come asserisce la dott.ssa Raimondi, c’è ancora tanto da fare, ma la recentissima approvazione in Parlamento della Convenzione di Istanbul costituisce un primo passo importante nel riconoscimento, nella prevenzione e nella punizione di ogni fase dei talvolta tortuosi percorsi che possono riguardare la violenza di genere. Insomma, se è vero che tanto ancora c’è da fare, è anche vero che finalmente qualcosa comincia a sbloccarsi e a muovere i primi passi nella direzione giusta. Direzione che anche a Castel Volturno, grazie all’associazione “Donne che corrono coi lupiâ€, si sta delineando progressivamente.
Chiunque voglia mettersi in contatto con l’associazione può telefonare al 388-4240889 o mandare una mail a: ass.donnee@libero.it