CASTEL VOLTURNO. Cena sociale per sostenere il progetto Green Hope

 

 

CASTEL VOLTURNO. Una serata sociale ed enogastronomica per sostenere un progetto agroalimentare definito con il nome “Green Hope”. Questa è l’iniziativa messa su presso la Casa del Bambino dai padri comboniani di Castel Volturno, rappresentati da padre Claudio Gosbarro e padre Antonio Bonato, i quali hanno concesso e dato la possibilità a Massimo Cocciardo di presentare un piano di recupero definito come Borsa Lavoro per i ragazzi ex tossicodipendenti.  Il progetto in questione tiene conto della realizzazione di un impianto a goccia per irrigare le colture agricole prodotte alle spalle della Casa del Bambino dei padri comboniani. Per sostenere finanziariamente tale iniziativa, ieri sera è stata effettuata una cena sociale a pagamento, basata con i prodotti della terra dei comboniani. Intorno alle 19.30 è stato proiettato nel bungalow africano un filmato sull’agricoltura clandestina, poi nel piazzale antistante la struttura missionaria si è tenuto un mini concerto musicale offerto dal gruppo Sudeloquenzia di Lello Traisci. Il gruppo folkloristico locale e popolare rappresentato dal chitarrista Alessandro Buffardi, dal percussionista Tommaso Sorrentino, dalla coordinatrice  artistica Adriana Di Scala, da Ivan Manna e Mamadu Lamin Darboe ha offerto gratuitamente una serata di musica contraddistinta da canzoni a sfondo o con tema sociale, connaturate da una riscoperta delle radici e dal pensiero o identità meridionale.  Attilio Cervo ha fatto gli onori di casa presentando i vari ospiti e guidando i presenti alla scoperta dell’attività missionaria dei padri comboniani. Nel contempo nell’area cucina le sorelle missionarie e la cuoca Rosa Proietti del ristorante Bolina Club del Villaggio Coppola, hanno preparato la cena sociale dalle mille prelibatezze.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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