E’ vero che in vari posti dell’eporediese/canavese siamo in periodo elettorale, che si debba parlare, dove te lo lasciano fare, di programmi elettorali, di… aria fritta perché da martedì non si ricorderà più niente nessuno e tutto continuerà come prima… quindi c’è poco tempo e spazio per parlare di cose serie, ma ce né una per la quale non si può tacere: la memoria di uno dei più fini letterati del ‘900 Giancarlo Albisola Albertalli che in terra eporediese/canavese aveva solo un difetto per i poteri e quelli che pensano di chiamarsi artisti: quello di essere un diverso. La critica lo aveva definito il Leopardi gay del ‘900… lui amò la terra che l’ospitava, cosa che invece né lei né il suo popolo fecero. quando morì fu lasciato per mesi anonimo dimenticato in una cella frigorifera dell’Ospedale di Ivrea perché nessuno voleva accollarsi le spese per la sua sepoltura. Un testamento c’è, chi possono essere gli eredi lo si sa: Regione Piemonte, Provincia Torino, Comune Castellamonte, Fondazione Penna… ma non si potrà aprire e non si apre perché il notaio Bruno che l’ha in conserva vuole pagata la parcella di milleduecento euro!! No comment. ad ogni modo dopo mesi il funerale si è fatto perché qualche buon cuore ha pagato il funerale, ma… adesso i suoi beni sono stati accatastati in un magazzino, umido e polveroso, sempre per la storia del notaio, e si stanno deteriorando. Il Comune di Castellamonte (Pdl) invece che onorare questo suo grande concittadino scomparso, dedicandogli una sala della Biblioteca e li radunare poi tutte le proprietà letterarie del poeta scomparso… non si sa a cosa pensi… La realtà è che Giancarlo Albisola Albertalli era un diverso e quindi un emarginato in questa terra epocanavese in cui si autocelebrano artisti (dicono loro di esserlo) l’un l’altro per il niente che fanno e non si presta attenzione e si fa tutto il possibile per dimenticare che invece artista lo era veramente. questo è il trattamento che questa terra riserva ad uno tra i suoi figli migliori: Giancarlo Albisola Albertalli. Vergogna!