IL MAESTRO DE MARCO PRESENTA IL SUO NUOVO CD
DI ‘EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE TRA STORIA E ARTE’ SI DISCUTERÀ DOMENICA PROSSIMA (23 C.M.) A SASSO NEL CORSO DI UNA TAVOLA ROTONDA TITOLATA “AL DI LÀ DELL’OCEANO†E DI PRESENTAZIONE DEL CD ‘OCEANO’ DI P. DE MARCO, M. ALTIERI E D. DE MARCO.                               di Paolo Pozzuoli
Sasso, il piccolo borgo antico di Castel di Sasso, sottoposto ad un accurato e minuzioso intervento di maquillage che ne ha valorizzato colori ed architettura, si mette in mostra come un prezioso bijou in una scintillante vetrina, è chiamato a trasformarsi in un palcoscenico d’eccezione per ospitare la presentazione dell’evento dell’anno. Che non è, gentili lettrici e cari lettori, un fatto puramente locale, cioè di questo verdeggiante entroterra che si distende al di là delle sponde del Volturno, neanche provinciale e nemmeno nazionale. È di caratura mondiale: perciò, evento dell’anno. Qui, a Sasso, dove si è sospesi fra cielo e mare in lontananza e donde si ammira un panorama mozzafiato che si perde in una sconfinata immensità ( toh! come sono lontane le mitiche Colonne d’Ercole,Stretto di Gibilterra, considerate il limite invalicabile della terra fino ad allora conosciuta) viene affidato a due elementi della natura, il vento e l’acqua (… le onde del mare), il messaggio contenuto in Concerto “Al di là dell’Oceano†(emigrazione e immigrazione tra Storia e Arte), ideato da Giovanni Simeone, il medico missionario, di vasta e impegnativa istruzione e dottrina, cultore delle arti che vanno molto al di là di quelle rappresentate dalle mitologiche nove muse, care al dio Apollo, realizzato da Pasquale De Marco, fisarmonicista, compositore e direttore d’orchestra di lungo corso, e presentato domenica prossima, 23 c.m., assieme all’omonimo CD (15 Brani musicali ballabili, di ascolto e di virtuosismo e la partecipazione di Domenico De Marco, Alfredo Tescione, Giovanni Palmiero, Giulia Ricciardi, Fausto Mesolella, la Grande Fisorchestra Italiana diretta dal M° Pasquale De Marco, Carmelo Napoli, Camilla Maria Simeone, Giuseppe Petrillo, Fatima Albino, Mauro Altieri). Giovanni Simeone e Pasquale De Marco costituiscono un tandem ben assortito, dalle incredibili potenzialità , propositivi, vulcanici, magnetici: tali, insomma, da condurre nella loro cascina il bello ed il buono di personaggi vicini e lontani, forse poco conosciuti ai più ma arcinoti nei rispettivi campi d’azione. È il caso di: Maria Fatima Albino da Silva, poetessa e scrittrice brasiliana di Racife che, innamorata e ispirata dalla musica di ‘Oceano’, ascoltata casualmente o finita chissà come fra le sue mani (… resta – è vero – l’arcano, ma è il bello dell’imponderabile che consente la realizzazione di composizioni di straordinari livelli e contenuti), compone una straordinaria poesia d’amore; Carmelo Napoli, oggi un compositore affermato, poeta, cantautore e virtuoso ‘del acordeón’, natio di Gioia Tauro ed emigrato in Argentina in tenera età , richiamato dai genitori, ebbe regalato dal padre ‘el primer acordeón’ (… maschile in spagnolo: la prima fisarmonica) poco dopo aver iniziato (… cominciò all’età di 10 anni) a studiare musica; l’italo-argentino Carmelo Napoli è un insostituibile punto di riferimento del maestro De Marco; in lui, infatti, si specchia e da lui trae ispirazione rivedendo e rivivendo il suo status non solo di piccolo emigrante ma soprattutto per l’incipit nell’aver dimestichezza con le sette note, parimenti in terra straniera, l’allora Repubblica Federale Tedesca, e di aver ricevuto qui, in regalo, la prima fisarmonica; nell’occasione, ‘el acordeonista’ Carmelo Napoli è stato coinvolto da Pasquale De Marco a collaborare nella composizione del brano musicale ‘Emigrata’, una sintesi delle emozioni e di tutto ciò che complessivamente avverte chi è stato costretto a lasciare le pietre di casa sulle quali ha giocato da bambino e quant’altro nella speranza di andare incontro ad una vita diversa da quella fino ad allora vissuta, totalmente legata a fatiche interrabili, da piegare la schiena anche ai più forti, e per compenso un misero tozzo di pane in uno ai pochi prodotti agricoli conosciuti e coltivati; Antonio Biasiucci è l’artista, il maestro della fotografia contemporanea, il vicino di casa – ha avuto i natali a Dragoni – e figlio d’arte che si è distaccato dalla fotografia classica, tradizionalmente conosciuta, per realizzare libri e allestimenti in ogni parte del mondo; anche per lui il richiamo della terra, degli affetti, del suolo natio, è fondamentale; duplice il suo contributo alla manifestazione: la foto ‘Mare 2010’ della copertina del CD, ‘capace di raccogliere in un flash, attimi irripetibili della vita’, e la partecipazione, unitamente a Domenico Ragozzino, Pasquale De Marco, Annarosa D’Avino, Don Agostino Secondino e Francesco Coletta alla tavola rotonda (ore 18:00 di domenica 23 p.v. nella Piazzetta S. Biagio, in Sasso) presieduta da Caterina Coletta.