Litorale Domitio-Ancora abbandonato dalle istituzioni

 

litorale domitio dall'alto

E’ da tempo immemorabile, che il SIB tenta con vari comunicati e note rivolte a tutte le Istituzioni di affrontare il problema dei balneari del tratto di costa in Provincia di Caserta meglio conosciuto come “Litorale Domizio”; innumerevoli sono stati i tentativi di avere  incontri pubblici con gli amministratori sia comunali, provinciali che regionali, al di là di qualche sporadico interesse di qualcuno: ultimamente il Presidente On. Paolo Romano ha attivato delle prime iniziative che forse vedranno la luce a Settembre, e ancor di più nella sua carica di   Sindaco di Cellole, Antonio Lepore,  fu l’unico che con iniziative concrete, capii il problema e le volle attuare con un deliberato di Giunta nel 2008 e nel 2010;   il resto sbuffa al solo pensiero di incontrare i balneari ed affrontare i loro problemi!! Sono i nostri amministratori che devono far sapere al Governo le condizioni in cui ci ritroviamo!! Il ministro Tremonti non conosce il disastro che si è verificato sul nostro litorale, è compito dei nostri amministratori farlo!!  Il risultato di questo atteggiamento superficiale sta’ lentamente emergendo; non a caso tanti sequestri di stabilimenti balneari, tanti verbali elevati, e soprattutto tanto contenzioso con l’Agenzia del Demanio. Oltretutto gli ultimi dati dell’ARPAC sono positivi e si preannuncia una inversione di tendenza in positivo per il turismo balneare come pure positivo è il sistema del federalismo demaniale e non ultimo il Decreto Sviluppo,ma non affrontare oggi i problemi dei balneari significherà arrivare morti a quell’appuntamento. L’argomento del degrado della Riviera Domitiana è nota a tutti . La vicenda è  emblematica di come si può far  morire  con  l’ambiente, con il benessere, con la bellezza anche le attività produttive di una provincia affamata di sviluppo, di lavoro, di vivibilità o anche di  semplice normalità. Quanto è accaduto sulla riviera  si palesa come” testimonianza viva dell’inerzia , dell’insipienza dell’incompetenza e della sciatteria con cui centinaia di operatori  turistici e della  balneazione  sono stati  condannati ad  abbandonare il proprio lavoro, frutto a volte di più generazioni ed a punire imprese e lavoratori che in loro hanno creduto”.

Un  complesso  di fattori annunciati dal lento  ma inesorabile   consolidamento di elementi di  degrado  non casuali, non improvvisi, e non certo ingestibili, solo che si fosse messo mano ad una politica mirata al recupero e allo sviluppo di questi 42 km. di costa. E’ in questo modo che il turismo e la balneazione della Costa Domitiana  

 

sono stati sottratti agli imprenditori, ai lavoratori, all’ambiente e allo svago di migliaia di cittadini Casertani , di turisti e di visitatori. Perché si sottrazione si tratta. Ormai dalla crisi del 2009 il settore – che non si dimentichi, opera in una zona a basso reddito – si è avvitato in una spirale dalla quale non può più uscire senza politiche di sostegno ed interventi immediati e coordinati,sollecitati anche con denunce alla Magistratura. Del resto non v’è Autorità o Istituzione che non sia stata avvertita e sensibilizzata delle esigenze  pur minime che il settore richiedeva,”non già per crescere ma anche solo per non scomparire” e per non segnare il declino di strutture messe insieme in decenni di investimenti e sacrifici. Sono istanze che si riassumono in questi 4 punti fondamentali e vitali per le nostre imprese:

-          dichiarazione dello stato di crisi del settore;

-          pagamento del canone degli ultimi cinque anni 2007-2011 pari al 20% del canone dovuto con dilazione garantita da fideiussione a garanzia degli stessi, in riconoscimento delle demanialità del bene concesso;

-          fruizione degli incentivi di Legge per le aree disagiate;

 

-          elaborazione e diffusione di una efficace comunicazione mediatica finalizzata al recupero dell’immagine della Riviera  Domiziana.

 

Sono richieste finalizzate a sostenere un  Settore, ma sono indirizzate anche a restituire il mare ai casertani e a ridare speranza di normalità alle città del Litorale. Sale forte dunque verso gli interlocutori l’appello di un segnale di svolta e di inversione di tendenza affinché si collochino positivamente nella storia di una vicenda estremamente grave del contesto provinciale ,dando prova non solo di esserci ma di voler collaborare efficacemente con le imprese e con la società nella quale operano.

Sindacato Italiano Balneari – Caserta

                                                                                                                                  Il Presidente

                                                                                                                                Marcello Giocondo

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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