SAN NICOLA LA STRADA –1.023 comuni (fra cui San Nicola La Strada) su 5.784 hanno preso in carico minori stranieri
Â
di Nunzio De Pinto
 C’è anche l’amministrazione comunale di San Nicola La Strada nel novero dei 1.023 comuni italiani su un totale di 5.784 (pari al 71,4% del totale) che nel corso dell’anno scorso hanno preso in carico minori stranieri. Come si ricorderà , sul territorio sannicolese l’Ambito di Zona C7 individuò ed aprì la “La casa di Hamir e Hassanâ€, nell’ambito del programma di protezione per minori non accompagnati (MNSA), volto a sperimentare un sistema nazionale, decentrato ed in rete, di presa in carico e integrazione dei minori con particolare riguardo alla pronta accoglienza. I Comuni coinvolti dall’indagine nazionale promossa dal Dipartimento Immigrazione dell’Anci sull’attività svolta dalle amministrazioni locali a favore dei minori stranieri non accompagnati, sono stati 5.784. Di questi 5.784, 1023 Comuni (il 17,7%) negli ultimi tre anni hanno preso in carico minori stranieri non accompagnati. Il progetto dell’ambito C7 (composto da San Nicola La Strada, unitamente ai comuni di Casagiove, Castel Morrone e Caserta, comune capofila) è stato finanziato dal Ministero del Lavoro e da quelli della Salute con 350.000 euro oltre che dai comuni facenti capo all’ambito C7. Questi ultimi si impegnano a cofinanziare il progetto con ben 70.000 euro, che equivale al 30 per cento del costo complessivo del progetto. I due centri (oltre alla casa di Hamir ed Hassan, a Caserta è stata aperta anche la seconda comunità “L’Aquiloneâ€, hanno ospitato cinque minori immigrati ciascuno e sono stati operativi 24 ore su 24 grazie a turni di equipe multidisciplinari composte da educatori, psicologi, pedagogisti, assistenti sociali, mediatori culturali e volontari. L’equipe si è occupata, oltre che del vitto e dell’alloggio, anche di avviare le procedure del rilascio del permesso di soggiorno, dell’iscrizione al servizio socio-sanitario, all’inserimento scolastico e professionale, nonché di segnalare alla Procura i minori stranieri. Molto importante è la presenza dei mediatori linguistico-culturali in quanto facilita non solo la comunicazione, ma la comprensione culturale nonché la conoscenza e l’efficacia dei servizi che il centro offre. Il rapporto dell’Anci ha anche evidenziato che i Comuni dove nel 2008 si è concentrato più della metà dei minori (54%) sono in Sicilia, Emilia-Romagna, Lazio e Friuli Venezia Giulia.