Vitulazio. L’assessore Martone risponde ad insinuazioni apparse su alcuni organi di stampa locale.
Vitulazio - Lunga , articolata e puntuale non si è fatta attendere la risposta dell’assessore Giovanni Martone ad attacchi mossigli dalle colonne di alcuni organi di stampa locale.
“Mi trovo a dover rispondere – dichiara l’assessore Giovanni Martone – punto a punto alle battute pubblicate nei giorni scorsi da alcuni organi di stampa, non certo per contestare il diritto di cronaca di chi scrive, ma quanto al fine di spiegare al pubblico come e perché certe asserzioni appartengono al più distratto dei fantagiornalismi confusionari.
Intanto – continua Martone – , chiedendomi il giornalista di metterci “la facciaâ€, devo dire che questa dovrebbe impegnarla l’anonimo ‘segnalatore di presunte infrazioni’, spiegando come e perché il sottoscritto sarebbe il paladino di Via Roma, ciò che per inciso, neppure l’articolista si preoccupa di spiegare. L’anonimo scrittore dovrebbe anche spiegare perché pensa che il corpo dei VVU di Vitulazio sarebbe costretto o addirittura minacciato ad obbedire agli scellerati “ordini†impartiti dal sottoscritto, o anche perché gli fa tanta rabbia che, sempre il sottoscritto, i soldi se li sappia guadagnare: forse che lui li ruba? E poi: chi ha scattato la foto? Come mai? Non v’è chi non vede l’intento polemico e sciocco di criticare il legittimo operato delle Autorità (alias, il sottoscritto ed i VVUU) proteso solo ad ottenere una migliore circolazione dei veicoli che, a quell’ora ed in quel posto, si era criticamente arrestata.
Sorvolando, quindi, sulla dedotta viltà di chi asserisce, infamia, dice e non dice e infine, soprattutto, non si qualifica, devo dire che spiace al “paladino di Via Roma†che anche per lui il giornalista  non abbia spezzato una lancia al pari del corpo dei VVUU di Vitulazio e, in particolare (!?) del Tenente Antonio Parisi al quale tributa l’encomiabile riconoscimento di fare…(udite udite) il proprio dovere solo “negli ultimi giorniâ€. Il sottoscritto – risponde piccato Martone -, il proprio dovere lo fa da sempre, con e senza “risorse finanziarieâ€, dando comunque per certo che nell’ambito del Comune di Vitulazio ogni prestazione, ordinaria e straordinaria, viene puntualmente e regolarmente retribuita a norma di legge, di talché l’assenza di “risorse finanziarie†non ha mai intaccato in peius la prestazione, il decoro e la persona, del Tenente Parisi e dei nostri VVUU.
Circa il “comandarliâ€, di cui si fa riferimento nell’articolo, probabilmente ai poteri dispositivi gerarchici propri dell’amministratore rispetto ai propri amministrati, dice bene il giornalista quando illustra le competenze del Sindaco quale Capo della Polizia Locale, errando solo nell’aggiungerVi quel “In teoriaâ€. La legge non pone distinguo alcuno tra teoria e pratica. Ciò, si sappia, è sia nella teoria che nella pratica. Il Sindaco, è al contempo organo del Governo e Capo dell’Amministrazione Comunale. Nell’ambito di quest’ultima, tra le Sue funzioni, vi è quella di essere il Capo della Polizia Municipale, e quindi anche del Tenente Antonio Parisi. Orbene, normalmente, come correttamente si dice nell’articolo, ciò non vale per l’Assessore pur avendo questi altri e ugualmente importanti compiti direttivi. Normalmente. E tuttavia questa verità non è tale per l’Assessore con delega (del Sindaco) ad una particolare funzione, come il sottoscritto, di talché quelle funzioni proprie del Sindaco (“…massima autorità cittadina di pubblica sicurezza e può ordinare ai vigili urbani…â€) nel caso di specie oggi sono esercitate legittimamente dal sottoscritto sino a revoca della delega ricevuta, che piaccia o meno.
Chiarita (solo ora) questa faccenda, veniamo al merito della questione. Va innanzitutto dedotto che se il V.U. legittimamente amministrato dal sottoscritto, ha la possibilità addirittura di “posteggiare†(come Ella afferma) laddove vige sin’anche il divieto di fermata, appare quantomeno ovvio che il sottoscritto possa quantomeno “fermarsi†con la propria auto per comunicazioni di servizio ai predetti VVUU. Chi ha firmato l’articolo, infatti, acutamente deduce nello scritto “l’Assessore parla al vigile urbano e forse gli stava anche dando delle dritteâ€. D’altro canto, la regolare attivazione delle 4 frecce sulla propria auto -come dimostrano le foto- attesta chiaramente la necessità ed urgenza di comunicare con i predetti VVUU.
E tuttavia,nella nota stampa, nel tentativo di screditare l’operato o la persona dello scrivente, arreca un grave danno al corpo dei VVUU che, non avrebbe elevato la contravvenzione al sottoscritto incorrendo così in omissione d’atti di ufficio… Pare  mai possibile ciò essendo entrambi, sia lo scrivente che il VU nell’esercizio delle proprie funzioni?
Va al contrario spiegato – continua Martone – che il malessere dei commercianti di Via Roma è il risultato solo del modesto tentativo dello scrivente di far rispettare la legge in una zona di Vitulazio dove l’anarchia sembra aver preso il sopravvento, giungendosi al paradosso che, al contrario, il cittadino che si lamenta per il mancato rispetto della legge non riceve né assistenza né ascolto dalle Autorità , e ciò non può evidentemente essere consentito.
Chi ha firmato ‘il pezzo’, mi si consentirà , ha le idee decisamente confuse; così come medesima confusione ha dimostrato in altro scritto dove arditamente attribuisce allo scrivente “errori†di amministrazione riferiti: a) ad una banchina spartitraffico che il sottoscritto, a Suo dire, avrebbe addirittura progettata; b) al“…la contestata, microscopica e illeggibile cartellonistica per la toponomastica…â€, la cui realizzazione fisica sembra che il giornalista intenda attribuire allo scrivente; c) ancora alla isola pedonale dei giorni festivi, anche la cui sparizione si attribuisce ad un errore dello scrivente… Mah, intanto il giornalista stesso riconosce che lo scrivente ha prontamente adottato soluzioni pratiche e veloci ai problemi evidenziati. Va tuttavia formalmente criticata questa forma di giornalismo tanto inutilmente aggressivo quanto vuoto e sterile, privo di pregio alcuno giacché portatore di interessi di minoranza fondati evidentemente su opposizioni solo ideologiche, del tutto contrapposte al reale interesse dei cittadini.
C’è da restare basiti,  e dunque ne rifiuto l’idea, che il giornalista o qualche lettore possa ritenere che lo scrivente abbia avuto tempo, competenze ed abilità per progettare una banchina spartitraffico, o abbia (magari nottetempo) realizzato la microscopica scrittura sulla cartellonistica incriminata o infine non abbia colpevolmente dormito in strada onde accertarsi personalmente circa il rispetto dell’isola pedonale dei giorni festivi. E tuttavia – conclude l’assessore Giovanni Martone -, per quelli un po’ più creduloni, o per quelli come l’articolista, resti comunque nelle menti a futura memoria l’agire positivo di chi, a fronte di guasti comunque da egli potenzialmente risolvibili … li abbia di fatto risolti… E A COSTO ZERO!â€