ALIENI RIPERCORRIAMO CRONOLOGICAMENTE E SINTETICAMENTE I FATTI SINO AD ORA ACCADUTI.

 

 

Dal materiale d’inchiesta di Vincenzo Tufano. Con questo referto non si vuole convincere nessuno di nulla, ma vogliamo soltanto presentare (dalla ”viva voce” dei testimoni e da quella del   sottoscritto)  i fatti così come si sono svolti, sino  a questo momento, senza quindi nessuna pretesa di ”credo assoluto”.

 

 

Inizio Gennaio: Una coppia di fidanzati, durante una passeggiata lungo il Fiume Volturno in zona  Limatola, percepiscono dietro ad alcuni cespugli un agghiacciante rumore seguito da un respiro affannoso, appartenente a un qualcosa di grosso e di dimensioni non comuni. Terrorizzati e quasi in lacrime scappano velocemente.

 

 

5 Febbraio: In seguito a una segnalazione da parte di un pescatore vengo informato della presenza di strane orme tre ungulate di circa 78 cm alcune, e di 55 cm altre  (e la traccia di una ”mano” a tre artigli di 35 cm),  apparse in serie in un appezzamento di terreno tra Alvignanello e Castel Campagnano, a circa 50 metri dal fiume Volturno e che procedevano verso il suddetto corso d’acqua con un’andatura simile a quella di un bipede, ma distanziate di circa 1.80 cm. Dopo aver constatato il fenomeno fu possibile recuperarne dei calchi che studiati da un esperto Zoologo di Napoli non riuscì  ad  ascriverli a una specie nota, catalogandoli AL GRUPPO ”CHIMERA”. ( Referto completo nel mio archivio).

 

6 Febbraio: Durante una passeggiata nei boschi due donne percepiscono un qualcosa di enorme spostarsi tra gli alberi, il tutto  seguito da passi pesanti e orme tre unghiate.

 

7 Febbraio: Agata Cusano, durante il tragitto che sta compiendo a piedi  direzione Alvignanello, si imbatte a circa 100 metri dal fiume in un respiro affannoso e passi pesanti, prodotti da una figura verosimilmente enorme che si sposta furtiva tra la vegetazione. Alcuni giorni dopo, recandoci sul posto, constatiamo la presenza di almeno due orme tre ungulate, di dimensioni ragguardevoli, di circa 52 cm, e la restante sterpaglia vistosamente pressata.

 

 

8 Febbraio: Un giovane ragazzo, Gianmario, durante una passeggiata vicino al fiume direzione Castel Campagnano, si imbatte nei resti di un cane, e a circa 5 metri nota a terra la sagoma di un’orma a tre artigli.

 

 

16 Febbraio:  Carlo, durante un’ attività di pesca nel territorio di Alvignanello intorno alle 16:00, avvista una creatura  alta circa 4 metri uscire dall’acqua barcollando, con pelle verde e a scaglie, gambe lunghe e arcuate, occhi grandi come i caimani, fenditure verticali e muso allungato. Dopo averla osservata per alcuni secondi ritira l’attrezzatura e si allontana.

 

 

 

 

25 Febbraio: Una signora di Alvignanello mi riferisce di aver udito dei singolari lamenti alternati a urla criptate provenire dalle colline, vicino a un canale. La donna riesce a registrare con il suo cellulare alcuni secondi del misterioso gemito. Nel luogo saranno ritrovate poi le gigantesche orme.

 

 

27 Febbraio: Un’altra testimone dichiara di aver udito gli stessi lamenti e di aver osservato i  cani nervosi e agitati.

 

 

28 Febbraio/1 Marzo: Durante l’indagine io e un mio collaboratore Mario Cusano ci imbattiamo in una serie impressionante di 25/30 orme tre ungulate, alcune gigantesche, a circa 50 metri dal canale collinare che decorre verso il Fiume Volturno, e alcune molto vicine allo stesso. Nei giorni successivi altri due testimoni di Alvignanello rinvengono le stesse orme.

 

 

8 Marzo: Alcuni elicotteri vengono avvistati e fotografati a bassa quota lungo la dorsale collinare e il fiume, intorno alle ore 20.00.

 

 

10 Marzo: Durante un’ indagine sulle colline di Alvignanello, registriamo con videocamera fissa un respiro affannoso provenire dal canale.

 

 

15 Marzo: Il sottoscritto insieme a un mio collaboratore, durante un’indagine lungo il Fiume, tra Amorosi e Alvignanello, riscontriamo a terra la presenza di una strana sostanza simil/squamata ”scagliforme”, ma completamente bruciata. Dopo averla recuperata ci fu solo il tempo di scattare alcune foto alla stessa che la strana poltiglia cominciò a disgregarsi.

 

 

20 Marzo: Durante un camping alcuni ragazzi avvertono dei tonfi misteriosi provenire dal centro del Fiume, che a loro dire non risultavano essere né quelli di un pesce, né quelli di un roditore. Alcuni giorni dopo un signore di Sant’Agata De’ Goti riportò di aver visto, nello stesso luogo, una sagoma scura immergersi in acqua, creando un semi riverbero  tra le onde.

 

1-2 Aprile: Apparizioni di altre orme tre ungulate e unghiate possenti sul greto sabbioso, tra Amorosi e Castel Campagnano. Io e un mio collaboratore ci ritroviamo di fronte a un tonfo sordo provenire dal centro del fiume.

 

 

10 Aprile: Intorno alle ore 6:30 Mario Cusano, durante una passeggiata mattutina lungo il greto del fiume tra Amorosi e Alvignanello, si imbatte in un’ orma tre ungulata di 55 cm, seguita da  tracce di artigli penetranti in profondità nella sabbia.

 

14 Aprile: Intorno alle ore 1:30 un uomo di San Domenico dichiara di aver udito dei lamenti sofferenti provenire da un boschetto, non molto distante dal fiume.  Avvisato dai figli il giorno dopo mi reco con dei miei collaboratori  vicino al greto del Volturno e ci imbattiamo nelle solite orme di 50/60 cm.  Sempre a San Domenico una donna, durante le attività di lavoro nei campi, scorge a terra la silhouette di un’  orma gigante a tre artigli.

 

 

( In questo periodo la zona è costantemente monitorata e  battuta  anche da altri gruppi di ricerca, tra cui il C.I.S.P, i cui componenti, durante un’indagine, si sono  imbattuti  in un’orma in zona San Domenico).

 

Grazie a tutti testimoni che per ora si sono fatti avanti.

 

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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