CYBER BULLISMO: … PREVENIRLO A SCUOLA.

Prof.ssa  Angela Nespoli

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è impegnato da anni sul fronte della prevenzione del fenomeno del bullismo e, più in generale, di ogni forma di violenza, mettendo  a disposizione delle scuole  varie risorse per contrastare questo fenomeno , ma soprattutto, ha attivato strategie di intervento utili ad arginare comportamenti a rischio determinati in molti casi da condizioni di disagio sociale non ascrivibili solo al contesto educativo – scolastico.

Con l’evolversi delle tecnologie, l’espansione della comunicazione elettronica e online e la sua diffusione tra i preadolescenti e gli adolescenti, il bullismo ha assunto le forme subdole e pericolose del cyber bullismo che hanno richiesto la messa a punto di nuovi e più efficaci strumenti di contrasto.

Gli atti di bullismo e di cyber bullismo si configurano sempre più come l’espressione della scarsa tolleranza e della non accettazione verso chi è diverso per etnia, per religione, per caratteristiche  psico-fisiche, per genere, per identità di genere, per orientamento sessuale e per particolari  realtà familiari. Vittime del bullismo sono sempre più spesso, infatti, adolescenti su cui gravano stereotipi che scaturiscono da pregiudizi discriminatori.

È nella disinformazione e nel pregiudizio che si annidano fenomeni di devianza giovanile che possono scaturire in violenza generica o in più strutturate azioni di bullismo.

Tra gli altri, i ragazzi con disabilità sono spesso vittime dei bulli che ripropongono ed enfatizzano pregiudizi ancora presenti nella società. La persona con disabilità appare più facile  da  irridere o da molestare.

Interventi mirati vanno, dunque, attuati da un lato sui compagni più sensibili per renderli consapevoli di avere in classe un soggetto particolarmente vulnerabile e bisognoso di protezione, dall’altro sugli insegnanti affinché acquisiscano consapevolezza di questa come di altre ‘diversità’.

A tal proposito, scuola e famiglia possono essere determinanti nella diffusione di un atteggiamento mentale e culturale che consideri la diversità come una ricchezza e che educhi all’accettazione, alla consapevolezza dell’altro, al senso della comunità e della responsabilità collettiva.

Per definire una strategia ottimale di prevenzione e di contrasto, le esperienze acquisite e le conoscenze prodotte vanno contestualizzate  alla luce dei  cambiamenti che hanno profondamente modificato la società sul piano etico, sociale e culturale e ciò comporta una valutazione  ponderata delle procedure adottate per riadattarle  in ragione di nuove variabili, assicurandone, in tal modo, l’efficacia.

Il MIUR, sin dal 2007, ha promosso una specifica campagna nazionale di comunicazione attivando una casella di posta elettronica e linee telefoniche dedicate per accogliere segnalazioni di casi, ma anche richieste di informazioni e consigli. Nel 2013, si sono aggiunti due social tematici pensati e realizzati insieme ai ragazzi.

Il Ministero dell’Istruzione, a partire dal 2012, ha aderito al programma comunitario “Safer Internet”, istituito dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’ Unione Europea.

Il programma prevede la definizione di una serie di azioni strategiche  per la promozione di un uso consapevole, sicuro, e responsabile di internet tra i più giovani; il finanziamento di interventi a livello europeo e nazionale attraverso la creazione di poli di riferimento nazionali sul tema: “Safer Internet Center”- centri nazionali per la sicurezza in rete.

La formazione in  ingresso e in servizio  degli insegnanti è, senza dubbio, il cardine per assicurare l’adeguatezza della professionalità docente ai bisogni formativi ed educativi degli studenti.

La formazione deve avviare, dunque, un concreto processo di feed-back autovalutativo che comporti la revisione delle prassi metodologiche e didattiche adottate e promuova nei docenti la consapevolezza di un nuovo modo di essere educatori ed esploratori del “quotidiano  virtuale” degli studenti, spesso inconsapevoli dei pericoli non sempre tangibili del  web … ricordiamo  a tutti che, oggi, il cyber bullismo è un reato  punito  dalla  legge.

Prof.ssa  Angela Nespoli

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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3 risposte

  1. Raffaella ha detto:

    Eccellente nonché più che mai veritiero.

  2. Antonio ha detto:

    Strepitosa!!!

  3. Alba ha detto:

    Sei tutti noi… Complimenti

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