Caserta -La Comunità Bahà’ì di Caserta

 

 

 (Di Anna Giordano) – 

E’ stato un incontro di spiritualità e di convivialità quello della Comunità Bah’à’ì di Caserta, riunitasi  per la ricorrenza dei Giorni Intercalari. Un incontro al quale hanno partecipato anche molti amici cattolici, secondo lo spirito dei Bahà’ì, che con mons. Nogaro, oggi vescovo emerito,  hanno fatto parte del Comitato per la Pace e che con la loro Associazione, “Tahirih”,  sono componenti del Coordinamento delle Associazioni Casertane.

All’inizio dell’incontro è stato ricordato il significato della ricorrenza, che per i Bahà’ì ha un grande significato. Essa si riferisce al loro calendario, diverso da quello gregoriano. Infatti, è composto da 19 mesi di 19 giorni ciascuno, in totale 361, ai quali vanno aggiunti alcuni “giorni intercalati”, 4 negli anni ordinari e 5 nei bisestili, fra il diciottesimo e il diciannovesimo mese, allo scopo di farlo coincidere con l’anno solare. Questi giorni precedono l’ultimo dei mesi del calendario Bahà’ì , mese dedicato al digiuno, nel quale i Bahà’ì praticano l’astensione dai cibi e bevande dall’alba al tramonto,  osservato da tutti gli adulti che godono buona salute e non svolgono lavori pesanti che potrebbero compromettere la salute stessa e l’efficacia del lavoro. Sono dispensate le donne in stato di gravidanza o che allattano. Un  mese di intensa spiritualità, che si conclude con la festa di Naw-Ruz, il capodanno che, come quello dell’antica Persia, decorre dal 21 marzo, equinozio di primavera.

L’incontro ha avuto inizio con la lettura e il commento di alcuni brani di Bahà u llah, il fondatore, che in arabo significa La Gloria di Dio. Perseguitato dalle autorità religiose del suo paese ed esiliato fino a finire in carcere i suoi giorni, ha lasciato ai suoi fedeli, che oggi sono milioni in tutto il mondo, il suo insegnamento per la promozione di  una nuova razza di uomini e donne in grado di costruire una civiltà planetaria, pacifica e prospera. E’ sepolto ad Haifa, in Terra Santa, nel grande Mausoleo, cui  migliaia di persone si recano nel segno dell’unità.

 

          

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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