Caserta – NUOVI IMMIGRATI, UTILIZZARE CASERME E CONVENTI

 

Immigrati al corso di italiano

Immigrati al corso di italiano

 Sono in arrivo nuovi sbarchi con migliaia di immigrati, che il Governo vuole smistare nelle varie province della Campania, ove immigrati di ogni tipo e di ogni paese, tra regolari ed irregolari, ormai sono oltre 150 mila, di cui circa 50 mila sul litorale domitiano, prevalentemente in Castelvolturno.

 Prevista un’altra ondata nel casertano, ove dovrebbero essere ospitati mille immigrati in Baia Domitia, Comuni di Cellole e Sessa Aurunca, oltre quelli già presenti, a danno del turismo, che ancora non si è ripreso dai danni subiti dal sisma del 1980.

 La Segreteria della Confederazione Cisas interviene nuovamente sull’argomento proponendo di utilizzare le numerose Caserme o Conventi dismessi, il cui numero è più che sufficiente, in Campania, ad ospitare i nuovi arrivati senza creare ulteriori disagi e danni al territorio casertano.

Necessita, pertanto, utilizzare Caserme e Conventi, da tempo del tutto chiusi per dare una migliore ospitalità agli immigrati – afferma la Cisas, visto che stanno sensibilmente aumentando gli arrivi quotidiani di immigrati lungo le coste italiane, incrementati dal Governo italiano e dall’Europa, sempre pronta a sanzionare l’Italia ma sempre assente nell’affrontare il grave problema dello sbarco di immigrati, nonostante la presenza della Mogherini e di Gentiloni, ministri Esteri dell’ Europa e dell’ Italia.

 

Il tutto, ovviamente, anche a danno degli stessi immigrati e degli italiani e solo a favore della delinquenza organizzata e degli scafisti, che ben lucrano. 

 

La Segreteria della Cisas, per evitare ulteriori danni e disagi ai Comuni ed alle zone turistiche, destinatarie degli immigrati, suggerisce di utilizzare l’enorme patrimonio abitativo dello Stato italiano e del Vaticano, quali caserme e conventi, dismessi da tempo.

 

In questo modo, evidenzia la Cisas, non si scaricherebbe più la pesante e continua presenza di nuovi immigrati sui cittadini italiani, già appesantiti da disagi e tasse, ma sarebbero Stato e Chiesa ad effettuare direttamente la ospitalità  del resto sempre da essi auspicata.

 

La Cisas ritiene che non è più possibile predicare l’ospitalità a carico altrui, come avviene, ma sarebbe anche opportuno dare con i fatti il buon esempio.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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