CASTEL DI SASSO IL MAESTRO DE MARCO PRESENTA IL SUO NUOVO CD “OCEANO”

M.stro De Marco

M.stro De Marco

QUESTA SERA, A SASSO, ANTONIO BIASIUCCI, MAESTRO DELL’ARTE FOTOGRAFICA CONTEMPORANEA, PARTECIPERA’ AL CONVEGNO ‘EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE TRA STORIA E ARTE’ E CURERA’ LA PRESENTAZIONE DEL C.D. ‘OCEANO’ DEI MAESTRI PASQUALE DE MARCO, MAURO ALTIERI E DOMENICO DE MARCO.

di Paolo Pozzuoli
Sasso, il piccolo borgo antico di Castel di Sasso, sottoposto ad un accurato e minuzioso intervento di maquillage che ne ha valorizzato colori ed architettura, si mette in mostra come un prezioso bijou in una scintillante vetrina, chiamato a trasformarsi in un palcoscenico d’eccezione per ospitare la presentazione dell’evento dell’anno. Che non è, gentili lettrici e cari lettori, un fatto puramente locale, cioè di questo verdeggiante entroterra che si distende al di là delle sponde del Volturno, neanche provinciale e nemmeno nazionale. È di caratura mondiale: perciò, evento dell’anno. Qui, a Sasso, dove si è sospesi fra i due ‘azzurri’ più familiari (cielo e mare in lontananza) e donde si ammira un panorama mozzafiato che si perde in una sconfinata immensità (toh! come sono lontane le mitiche Colonne d’Ercole, Stretto di Gibilterra, considerate il limite invalicabile della terra fino ad allora conosciuta) il messaggio contenuto in Concerto “Al di là dell’Oceano” (emigrazione e immigrazione tra Storia e Arte) viene affidato a due elementi della natura, il vento e l’acqua (… le onde del mare). È il messaggio storico – che avremmo voluto dimenticare volentieri ma che resta di una attualità inquietante e drammatica- ideato da Giovanni Simeone, il medico missionario, di vasta e impegnativa istruzione e dottrina, cultore delle arti che vanno molto al di là di quelle rappresentate dalle mitologiche nove muse, care al dio Apollo e realizzato da Pasquale De Marco, fisarmonicista, compositore e direttore d’orchestra di lungo corso, che, a partire dalle ore 18:00 di questa sera, in uno all’omonimo C. D. (15 Brani musicali ballabili, di ascolto e di virtuosismo e la partecipazione di Domenico De Marco, Alfredo Tescione, Giovanni Palmiero, Giulia Ricciardi, Fausto Mesolella, la Grande Fisorchestra Italiana diretta dal M° Pasquale De Marco, Carmelo Napoli, Camilla Maria Simeone, Giuseppe Petrillo, Fatima Albino, Mauro Altieri), susciterà emozioni uniche nel fortunato pubblico che assisterà al duplice avvenimento. Giovanni Simeone e Pasquale De Marco costituiscono un tandem ben assortito, dalle incredibili potenzialità, propositivi, vulcanici, magnetici: tali, insomma, da condurre nella loro cascina il bello ed il buono di personaggi vicini e lontani, forse poco conosciuti ai più ma arcinoti nei rispettivi campi d’azione. È il caso di: Maria Fatima Albino da Silva, poetessa e scrittrice brasiliana di Racife che, innamorata e ispirata dalla musica di ‘Oceano’, ascoltata casualmente o finita chissà come fra le sue mani (… resta – è vero – l’arcano, ma è il bello dell’imponderabile che consente la realizzazione di composizioni di straordinari livelli e contenuti), compone una straordinaria poesia d’amore; Carmelo Napoli, oggi un compositore affermato, poeta, cantautore e virtuoso ‘del acordeón’, natio di Gioia Tauro ed emigrato in Argentina in tenera età, richiamato dai genitori, ebbe regalato dal padre ‘el primer acordeón’ (… maschile in spagnolo: la prima fisarmonica) poco dopo aver iniziato (… cominciò all’età di 10 anni) a studiare musica; l’italo-argentino Carmelo Napoli è un insostituibile punto di riferimento del maestro De Marco; in lui, infatti, si specchia e da lui trae ispirazione rivedendo e rivivendo il suo status non solo di piccolo emigrante ma soprattutto per l’incipit nell’aver dimestichezza con le sette note, parimenti in terra straniera, l’allora Repubblica Federale Tedesca, e di aver ricevuto qui, in regalo, la prima fisarmonica; nell’occasione, ‘el acordeonista’ Carmelo Napoli è stato coinvolto da Pasquale De Marco a collaborare nella composizione del brano musicale ‘Emigrata’, una sintesi delle emozioni e di tutto ciò che complessivamente avverte chi è stato costretto a lasciare le pietre di casa sulle quali ha giocato da bambino e quant’altro nella speranza di andare incontro ad una vita diversa da quella fino ad allora vissuta, totalmente legata a fatiche interrabili, da piegare la schiena anche ai più forti, e per compenso un misero tozzo di pane in uno ai pochi prodotti agricoli conosciuti e coltivati; Antonio Biasiucci è l’artista, il maestro della fotografia contemporanea, il vicino di casa – ha avuto i natali a Dragoni – figlio d’arte che si è distaccato dalla fotografia classica, tradizionalmente conosciuta, per realizzare libri e allestimenti in ogni parte del mondo; anche per lui il richiamo della terra, degli affetti, del suolo natio, è fondamentale; doppio il suo contributo alla manifestazione: la foto ‘Mare 2010’ della copertina del C. D., ‘capace di raccogliere in un flash, attimi irripetibili della vita’, e la partecipazione, unitamente a Domenico Ragozzino, Pasquale De Marco, Annarosa D’Avino, Don Agostino Secondino e Francesco Coletta alla tavola rotonda (ore 18:00 di questa sera nella Piazzetta S. Biagio, in Sasso) presieduta da Caterina Coletta.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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