MUSEO CAMPANO

In questi gironi sono stati pubblicati ampi e documentati articoli sul Museo Campano. Dopo aver letto le dichiarazioni
per niente rassicuranti dei vari esponenti delle istituzioni nazionali e locali, ci corre il dovere di ringraziare gli amici del TCI e Volontari per Voi
di Capua per aver lanciato un appello ed una mobilitazione a tutela e valorizzazione di questo bene prezioso per la cultura occidentale.
Di fronte al “lungo tira e molla” non basta affermare – come fa l’assessore alla cultura del comune – che non c’è nessun rischio di chiusura in quanto
sono stati risolti i problemi dei dipendenti (che passano a carico della Regione). Restano del tutto aperti gli interrogativi sul futuro degli assetti
di gestione, del carattere di bene comune indispensabile: già allo stato mancano i fondi per la normale manutenzione e restauro delle preziose
opere che vi sono contenute.
Ma resta del tutto aperto un problema fondamentale, finora rimasto irrisolto per l’insipienza e l’incapacità dell’Ente Provincia – titolare della struttura.
Di fronte ad uno scrigno di opere d’arte e di documenti che testimoniano le radici della nostra storia antica e della civiltà, si pone il compito e la responsabilità
non solo di far quadrare i conti economici per la sua gestione, come si dice per la sua sostenibilità. Ma diventa molto più importante definire
un progetto per la piena fruibilità e conoscenza del patrimonio inestimabile ivi conservato, per farlo diventare opportunità di apprendimento e di studio
per le future generazioni, per stimolare la partecipazione consapevole dei cittadini. Oltre alle risorse economiche bisogna mettere in campo una vera e propria
campagna di sostegno e di collaborazione tra cittadini ed istituzioni, anche imprese e mondo del terzo settore per farlo diventare un polo di attrazione turistica
e culturale. Come direbbe Antonella Agnoli (autrice del volume sulle piazze del sapere), dopo aver investito ingenti risorse pubbliche per la sua ristrutturazione
ed ammodernamento, occorre farlo diventare un luogo di socialità – a partire dai giovani e dalle scuole.
Su questo punto il sottosegretario Cesaro – che interverrà al convegno da noi organizzato il 4 marzo pv a Capua – opportunamente sostiene che il Mibact
si ritaglia il “ruolo di facilitatore del processo di definizione del processo di governance e di priorità” per poter “entrare nell’azione di valorizzazione del circuito museale
Campano (sono parole sue)”.
A tal fine possono svolgere un ruolo attivo anche le imprese ed i cittadini, le associazioni del terzo settore, in coerenza con il principio di sussidiarietà previsto
dalla nostra Costituzione per una gestione partecipata e condivisa dei beni pubblici. Ed è proprio questo punto che porremo al centro del convegno che abbiamo intitolato
”Beni culturali e beni comuni per il futuro di Capua”.

Pasquale Iorio
Le Piazze del Sapere

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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