SAN NICOLA LA STRADA -Grandinetti (Fli) denuncia massiccia presenza lavavetri ai semafori del viale Carlo III^

 

GRANDINETTI Rosario

di Nunzio De Pinto

 “Non si riesce più a viaggiare in auto senza che ai semafori gli automobilisti vengano presi di mira dai tanti extracomunitari che vogliono vendere un pacco di fazzoletti o pulire i vetri della macchina”, è l’amaro sfogo di Rosario Grandinetti, già di Alleanza Nazionale e componente della locale commissione per l’ordine e la sicurezza pubblica, organismo non istituzionale voluto dal sindaco di San Nicola La Strada ed ora esponente di spicco della locale sezione di Futuro e Libertà di via XX Settembre. “Chiunque si trovi a transitare” – ha aggiunto Grandinetti – “all’incrocio semaforico di Recale con il viale Carlo III^ e Corso De Gasperi non può fare a meno di notare la massiccia presenza di lavavetri extracomunitari che, con maniere troppo decise vogliono per forza lavarti, sarebbe meglio dire sporcare, il vetro. È una cosa indecente ed indegna”. È furioso Rosario Grandinetti che, in passato, ha denunziato molte volte i comportamenti al limite dell’aggressione fisica da parte degli immigrati clandestini. “Questi signori, che in casa nostra fanno quello che vogliono, sono sempre al lavoro non chiudono mai, anzi aumentano la loro presenza ai semafori per l’aumentato flusso di vetture circolanti durante il week end. La presenza costante ed a volte minacciosa dei tanti nomadi ed extracomunitari che si trovano ad ogni semaforo lungo il viale Carlo III^, rappresenta il disagio maggiore che i cittadini avvertono giornalmente a causa della loro insistente e diffusa presenza ai semafori ed agli incroci. Il sindaco, e non ce ne voglia per questo, ha i mezzi per ovviare a questo stato di cose e se i Carabinieri e la Questura sono troppo impegnati per queste “piccolezze”, si attivi personalmente. In fondo è lui il garante della sicurezza per i suoi concittadini. I sannicolesi non hanno nessun atteggiamento di insofferenza o, peggio ancora, di intolleranza razziale contro questi individui, nonostante ciò, però, si vedono costretti a chiedere un deciso interevento per contenere tale fenomeno, anche perché sovente “vengono utilizzati bambini incolpevoli, in sostanza ridotti in schiavitù, addestrati a chiedere, anche attraverso piccole minacce di tipo “estorsivo”, alle quali conseguono episodi di teppismo (rottura dei tergicristalli, graffi ed ammaccature alle auto) quando il malcapitato automobilista è sprovvisto di spiccioli”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *