San Nicola La Strada,Costagliola (Terra Nostra), a San Clemente non si respira per colpa dei cementifici

 

di Nunzio De Pinto

SAN NICOLA LA STRADA – Il rettore dell’università SUN chiede disperatamente che si riprenda il discorso interrotto del policlinico. Una speranza per Caserta di uscire dalla minorità civile che l’affligge sempre di più. Il capoluogo in realtà è in balia degli eventi più negativi e degradanti, declino sociale, economico, inquinamento asfissiante. “Tutto questo” – ha affermato Pasquale Costagliola, presidente dell’associazione ambientalista “Terra Nostra” – “condito dalla assoluta inanità politica della sua classe dirigente incapace di portare avanti un minimo progetto. In questa condizione misera per la città cresce la distruzione ambientale. Con la complicità delle autorità assolutamente inette, Caserta è preda di un inquinamento ambientale esponenziale. I due cementifici producono gas e quant’altro di nocivo nell’aria in perfetta quanto diabolica sinergia. Da giorni i fumi si addensano sulla periferia orientale in una sequela senza sosta. Le centraline” – denunzia Costagliola – “sono scatole costose lasciate in bella mostra ma senza utilità alcuna.  O non funzionano o, se funzionano e segnalano inquinamento, le autorità le smentiscono come non efficienti. A San Clemente c’è un monumento allo spreco ed alla demenzialità con un apparecchiatura ferma che costa migliaia di euro mai messa in funzione. Nel frattempo, gli opifici sgangherati stridono nella notte con le loro emissioni senza che il servizio ecologia del comune manco si renda conto delle sue competenze. Cavaioli abusivi si risvegliano e scavano le montagne con maggior lena avendo capito che nessuno li fermerà. I giudici sono a riposo” – continua Costagliola – “la polizia sta a guardare, la forestale non ha uomini. Caserta è terra di nessuno, abbandonata al caos ed alla banalità del male fatto di politici d’accatto e cavaioli di ripiego. Certo ai piccoli uomini arricchitisi con lo sterro delle montagne s’affiancano anche le multinazionali del cemento ma sempre con metodi da terzo mondo, con camion a tutto gas nelle vie strette, mine sui fianchi della montagna e ciminiere senza filtri. Ancora una volta” – ha concluso il Presidente di Terra Nostra– “dove sono gli ambientalisti ed i giudici d’assalto ? Sono consunti dal nichilismo e dalle battaglie per il Mato grosso. Sotto casa, intanto, stanno asfissiando la gente che nell’ignavia assorbe le polveri sottili della Moccia e Cementir”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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