TFR IN BUSTA PAGA OPERAZIONE FALLITA

Unione Provinciale di Caserta
Edicola del 15.09.2015
Lavoro
TFR in busta paga. Operazione fallita ma salgono le richieste di anticipazione
La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, con comunicato stampa pubblicato sul proprio
portale in data 14 settembre 2015, ha dato notizia che dalle elaborazioni delle retribuzioni
relative al mese di agosto 2015 (circa 7 milioni di dipendenti e oltre 1 milione di aziende) emerge
il fallimento dell’operazione TFR in busta paga, soprattutto a causa della tassazione ordinaria
che è troppo penalizzante (meno dell’1% dei lavoratori hanno effettuato l’opzione). Tuttavia,
poiché le famiglie, a causa della crisi economica, hanno bisogno di liquidità, si assiste ad un
aumento significativo delle richieste di anticipazione del TFR accantonato in azienda o nei fondi
pensione. Quest’ultima operazione è sicuramente più appetibile a causa del regime fiscale più
favorevole (tassazione separata). Ad ogni buon conto, la Fondazione ricorda che il codice civile
permette l’anticipazione del TFR nella misura massima del 70% dell’importo maturato in azienda
da parte del lavoratore. Nel corso del rapporto di lavoro, l’anticipazione si può ottenere soltanto
una volta e può essere richiesta dal lavoratore che abbia maturato almeno otto anni di servizio
con lo stesso datore di lavoro e le motivazioni sono diverse: spese mediche per terapie,
interventi etc., acquisto o costruzione della prima casa per sé o per i figli, ristrutturazione
straordinaria della casa di proprietà. Il Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro,
De Luca, evidenzia, comunque, che è consentito, al lavoratore e al datore di lavoro, trovare un
accordo per superare i vincoli di legge.
Anche in: ItaliaOggi, p. 30 – A rilento il tfr in busta paga Ma per le anticipazioni +27% – Migliorini –
www.anclsu.com
Invalidità civile. Arriva l’area riservata nel Fascicolo del Cittadino
L’INPS, con messaggio n. 5694 del 14 settembre 2015, ha comunicato che, nell’ambito
dell’estensione dei servizi a disposizione dell’utente-cittadino munito di PIN, nel Fascicolo
Previdenziale del Cittadino è stata aggiunta una nuova macro area riservata all’Invalidità Civile.
Partendo dal sito istituzionale www.inps.it e selezionando Servizi per il cittadino – Fascicolo
Previdenziale del Cittadino – Invalidità Civile, il cittadino potrà conoscere le informazioni relative
alle domande di invalidità ed ai certificati medici introduttivi trasmessi all’Istituto. Selezionando
la voce di menù “Invalidità Civile” – “Cert. Medico Introduttivo” vengono visualizzate, per ogni
certificato presente, una serie di informazioni di riepilogo come il numero, la data in cui è stato
trasmesso, il medico che lo ha redatto e, se richiesto, è possibile visualizzarne il relativo
documento in formato PDF. Sempre nell’area “Invalidità Civile”, selezionando la voce di menù
“Domande Presentate” vengono visualizzate una serie di informazioni di riepilogo sulle
domande di invalidità presentate. In particolare, per ogni domanda presente vengono riportati il
numero, la data di trasmissione, il codice identificativo Domus, la tipologia della domanda e la
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descrizione dell’ente che lo ha trasmesso. Selezionando una voce dall’elenco è possibile
ottenere la relativa domanda in formato PDF.
Fisco
Voucher Internazionalizzazione, compilazione al via
Al via la compilazione della domanda per il Voucher Internazionalizzazione. Il ministero dello
Sviluppo economico ha reso disponibile la piattaforma informatica “Voucher
Internazionalizzazione PMI”.
Percorso
Incentivi commercio internazionale > Voucher per l’internazionalizzazione > Piattaforma
informatica
Si ricorda che: la compilazione della domanda si può effettuare a partire dalle ore 10,00 del 15
settembre 2015; la piattaforma consente l’invio della domanda a partire dal giorno 22 settembre
2015 ore 10,00.
Le imprese interessate – regolarmente iscritte al Registro delle Imprese che abbiano
preventivamente comunicato al Registro delle Imprese un indirizzo valido di Posta Elettronica
Certificata (indirizzo PEC) – si possono, dunque, attivare per il voucher da 10mila euro per
l’internazionalizzazione (legge di stabilità per il 2015), che vedrà l’assegnazione dei voucher
secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande, nel rispetto dei requisiti richiesti, fino
ad esaurimento del budget. Sono ammesse le Pmi con forma di società di capitali o di
cooperative, le Reti di imprese (reti contratto e reti soggetto) tra Pmi, con un fatturato minimo
di 500mila euro in almeno uno degli ultimi tre esercizi, requisito che nel caso delle reti contratto
si può raggiungere sommando il fatturato delle imprese aderenti, ma anche le start-up iscritte
nella sezione speciale del Registro delle imprese, nel qual caso il fatturato minimo di 500mila
euro non è richiesto.
Anche in : Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 42 – Voucher di 10mila euro per
l’internazionalizzazione – Di Pace
Per nuove società, trasparenza con il vecchio modello
Opzione per la trasparenza, per l’ente che si trasforma da società di persone a società di capitali
dal 1/1/2015, anche mediante il datato modello di comunicazione (approvato con
provvedimento del 4 agosto 2004, ancora disponibile). E’ la soluzione dettata, con risoluzione n.
80 del 14 settembre 2015, dall’Agenzia delle entrate alla richiesta presentata da una società
trasformata da società di persone in società di capitali con effetto dal 1° gennaio 2015, e che
intende optare per il regime della trasparenza fiscale. Il problema è sorto in quanto il “decreto
semplificazioni” (D.lgs. n. 175/2014) ha eliminato l’invio di alcune comunicazioni ritenute inutili,
tra le quali anche quella riguardante l’opzione per la trasparenza fiscale, stabilendo che la stessa
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va effettuata all’Amministrazione finanziaria «con la dichiarazione presentata nel periodo
d’imposta a decorrere dal quale si intende esercitare l’opzione”. Ma nel caso in questione,
l’istante non ha modo di presentare Unico SC, utilizzando il modello opportunamente modificato
per dichiarare di scegliere la trasparenza fiscale, poiché per il periodo di imposta 2014 è tenuto a
presentare ancora Unico SP. L’Agenzia chiarisce che nella relazione illustrativa al D.lgs. n.
175/2014 viene specificato che i contribuenti interessati possono effettuare la comunicazione,
ex articolo 115, comma 4, del TUIR, relativa all’esercizio dell’opzione per la trasparenza fiscale,
nell’anno 2015, utilizzando il modello di comunicazione approvato con provvedimento del 4
agosto 2004, disponibile nel sito dell’Agenzia delle Entrate, da presentare entro il termine di
presentazione della dichiarazione annuale. L’Agenzia, inoltre, informa che che è in fase di
predisposizione un modello “Comunicazioni per regimi Tonnage tax, Consolidato e Trasparenza”
da utilizzare in tutte le ipotesi di comunicazioni diverse dall’opzione – variazioni del gruppo,
interruzione del regime, perdita di efficacia Рovvero quando non ̬ possibile utilizzare il modello
Unico di dichiarazione.
Anche in: ItaliaOggi, p. 23 – Società trasparenti, è ok la vecchia comunicazione
Mantenimento dei requisiti di start-up innovativa solo con bilancio approvato
Con parere prot. 161868 dell’11 settembre 2015, il ministero dello Sviluppo Economico fornisce
chiarimenti sul termine di deposito della domanda di mantenimento dei requisiti per le società
start-up innovative e l’approvazione del relativo bilancio. La normativa – art. 25, comma 15, del
D.L. n. 179/2012 – lega funzionalmente le dichiarazioni rese dal legale rappresentante
dell’impresa circa il mantenimento dei requisiti e le risultanze di bilancio. Infatti dispone: “Entro
30 giorni dall’approvazione del bilancio e comunque entro sei mesi dalla chiusura di ciascun
esercizio, il rappresentante legale della start-up innovativa o dell’incubatore certificato attesta il
mantenimento del possesso dei requisiti previsti rispettivamente dal comma 2 e dal comma 5 e
deposita tale dichiarazione presso l’ufficio del registro delle imprese”. Si solleva però un
problema con il secondo capoverso dell’art. 2364, secondo comma del codice civile, che
ammette l’approvazione del bilancio, invece che entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio,
entro 180 giorni. Pertanto nei casi di approvazione del bilancio nei 120 giorni dalla chiusura
dell’esercizio, non si creano sfasature tra la tempistica per l’approvazione del bilancio e quella
per il deposito dell’attestazione del mantenimento dei requisiti: invece, nel caso di approvazione
del bilancio nei 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio si vengono a sovrapporre i due termini di
approvazione del bilancio e deposito della certificazione del mantenimento dei requisiti. Il Mise,
in proposito, non ritiene accettabile il deposito delle attestazioni di mantenimento dei requisiti
di start-up innovativa senza la regolare approvazione del bilancio della società. Pertanto, è
inammissibile il deposito delle attestazioni di mantenimento dei requisiti start-up, in assenza di
un bilancio regolarmente approvato dall’assemblea Tuttavia, per ragioni di proporzionalità,
deve ammettersi che il deposito delle attestazioni di mantenimento dei requisiti possa essere
effettuato entro 30 giorni dalla data di approvazione del bilancio, sia che venga approvato entro
120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, sia che venga approvato entro 180 giorni dalla chiusura
dell’esercizio.
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Economia E Finanza
Legge Stabilità 2016. Manovra da 27 miliardi di euro grazie ai tagli
Al termine di una lunga riunione, durata più di tre ore, tra il Premier, Matteo Renzi, il ministro
dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ed il sottosegretario alla Presidenza, Claudio De Vincenti, sono
arrivate ieri le prime anticipazioni sulla portata della prossima manovra finanziaria. Lo stesso
Presidente del Consiglio ha confermato, poi, in diretta Tv, la dimensione della legge di Stabilità
2016: una manovra espansiva da 27 miliardi che non andrà ad oltrepassare il tetto del deficit/Pil
al 3%, mentre sempre dal prossimo anno è prevista anche una discesa del debito. Inoltre, i 27
miliardi stanziati saranno ottenuti solo tramite ai tagli e non ci sarà alcuna tassa che aumenta.
Ma, ciò che il Premier ha tenuto a puntualizzare è che dal prossimo anno “potremo avere uno
spazio di deficit dell’1,4%. Significa che abbiamo un certo tot di soldi da spendere, e grazie a
Padoan e a tutti noi avremo fino a 17 miliardi di flessibilità. Noi utilizzeremo, e non del tutto, le
clausole di flessibilità”. I buoni margini che si potranno avere sono il frutto della crescita
inaspettata di quest’anno, rispetto alle previsioni di primavera, come confermato dall’Istat, che
ha annunciato un’espansione nominale acquisita dello 0,7% nel secondo trimestre 2015.
Dunque, visto che le cose vanno meglio di come previsto, già nell’aggiornamento del Def, che si
terrà nel prossimo Cdm, la stima di crescita del Paese prevista allo 0,7% nel 2015 verrà alzata
allo 0,9% e anche la crescita del 2016 sarà rivista leggermente al rialzo rispetto all’1,4%.
Più tagli e meno tasse
Non ci sarà alcun aumento delle tasse, il Premier difende tutte le promesse fatte: la
cancellazione della Tasi e dell’Imu sulla prima casa per tutti oltre che dell’Imu agricola,
l’abolizione della tassa sugli imbullonati, l’azzeramento delle clausole di salvaguardia e il varo di
una serie di misure a sostegno della crescita, con particolare riguardo per le imprese del Sud, la
proroga delle decontribuzioni, per concludere con gli interventi a favore delle fasce più deboli
della popolazione. Ma, a partire dal 2017, dovrebbe arrivare una nuova tassa: la cosiddetta
“Google tax”. In assenza di una legge europea, dal 1° gennaio 2017 si prevede l’introduzione di
una digital tax che, con meccanismi diversi, dovrebbe andare a tassare quei luoghi in cui sono
effettuate transazioni e accordi, dato che, ora, i grandi player dell’economia digitale mondiale
hanno un sistema per cui non pagano le tasse nei luoghi in cui fanno i loro business. Per quanto
riguarda i tagli nessun intervento è previsto sulla sanità e gli esodati.
Anche in: Il Sole 24 Ore, p. 4 – «Crescita a 0,9%, manovra da 27 miliardi» – D.Col.
Il Sole 24 Ore, p. 5 – Investimenti al Sud fino a 3 miliardi – Mobili
Una Produzione a Cura del
Consiglio U.P. ANCL SU di Caserta

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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