+ VANGELO (Gv 14,1-6)

Venerdì 22 aprile 2016
IV Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 14,1-6)
Io sono la via, la verità e la vita.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate Fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono Io siate anche voi. E del luogo dove Io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Sorprende la domanda di Tommaso dopo avere ascoltato per tre anni gli insegnamenti di Gesù: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”. Una domanda che trova sicuramente comprensione per la sua mancata assimilazione della nuova dottrina rivelata dal Signore.
Anche Tommaso, o forse soprattutto Tommaso, non poteva in così poco tempo comprendere la rivelazione del Messia, già era tanto averlo accolto, seguito, e avere obbedito alle sue parole. Di più non riusciva a fare, anche per la poca disponibilità a mettersi in discussione e a lasciarsi prendere dalla Parola rivelata dal Figlio di Dio.
Lui aveva bisogno di tempo per elaborare tutto quello che era avvenuto in quei tre anni più intensi della sua e della vita degli Apostoli.
Però ognuno di noi è aiutato da duemila anni di storia del Cristianesimo e può conoscere le meraviglie compiute da Gesù, raccontate da milioni di scrittori e di omelie che i grandi Santi predicavano nelle piazze affollate e nelle Chiese. Omelie raccolte e negli ultimi secoli pubblicate per la nostra formazione e anche gioia.
Solo Tommaso pone questa domanda che lascia Gesù amareggiato, forse anche nei cuori degli altri dieci c’era l’incertezza del luogo e di come ricongiungersi dopo avere ascoltato queste parole: “Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono Io siate anche voi. E del luogo dove Io vado, conoscete la via”.
Se escludiamo il traditore a cui non importava più nulla del Figlio di Dio perché aveva preparato un suo piano solitario che lo porterà all’impiccagione e poi all’inferno, gli altri undici sono più o meno sorpresi, però tutti tranne Tommaso si fidano del Signore e la sua Parola è già sufficiente.
Il dubbio manifestato da Tommaso è grave ma Gesù lo perdona, però nella prima apparizione agli Apostoli mancherà proprio Tommaso, considerato da Gesù ancora non degno di vederlo insieme agli altri. Dovrà compiere sforzi personali, dovrà riflettere sulle parole degli altri, pieni di gioia per la conferma arrivata dalla visione del Maestro.
Non è grave se un dubbio sulla Parola di Dio arriva alla mente, lo è quando lo accogliamo e dubitiamo con lucida convinzione. La mancanza di Fede è rivolta in ultima analisi al Signore, ogni dubbio su qualcosa presente nel Vangelo è indirizzato a Colui che lo ha rivelato.
Chi rimane nel dubbio non solo non crescerà mai interiormente, ma cadrà di continuo e arriverà a non pregare più o a farfugliare le preghiere. Quindi, qui trionfa la mancanza di fiducia in Gesù, anche se non espressa o non ravvisata lucidamente. Ma l’anima che ha assorbito anche un solo dubbio, è spiritualmente come atrofizzata.
I Dodici dovevano rimanere tranquilli e pieni di gioia ascoltando le parole di Gesù, non solo per milioni di prove che Egli aveva dato nei tre anni di vita comune, anche per le parole introduttive che dice prima di affermare che andava e ritornava e che loro conoscevano la via.
All’inizio afferma: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate Fede in Dio e abbiate Fede anche in me”. Già queste parole sono straordinariamente sufficienti per abbandonarsi e credere che nulla è impossibile a Gesù e che Lui mantiene sempre le sue promesse.
Invece Tommaso non comprese perché si era applicato poco agli insegnamenti di Gesù.
Se noi ci fidiamo poco di Gesù, ci comportiamo da perfetti estranei e Lui non ascolta le nostre biascicate preghiere. Non le può ascoltare perché la condizione è la Fede in Lui, credere che Lui è veramente Dio e tutto quello che ha rivelato nel Vangelo è autenticamente divino!
Quindi dobbiamo conoscere bene la Santissima Umanità di Cristo, meditando con attenzione il Vangelo. Dobbiamo riprodurre la Vita di Cristo nella nostra vita. Ma ciò non è possibile se non attraverso la conoscenza di Cristo, che si acquista leggendo e rileggendo la Sacra Scrittura e meditandola assiduamente nella preghiera.
Non è sufficiente avere un’idea generica dello Spirito di Gesù; bisogna imparare da Lui dettagli e atteggiamenti. E, soprattutto, bisogna contemplare il suo passaggio sulla terra, le sue orme, per trarne forza, luce, serenità, pace.
Quando si ama una persona si desidera sapere anche i minimi particolari della sua esistenza, del suo carattere, per avvicinarsi il più possibile a lei. Per questo dobbiamo meditare la storia di Gesù, dalla nascita nel Presepe fino alla Morte e alla Risurrezione.
Per leggere e meditare il Santo Vangelo con profitto dobbiamo farlo con Fede, sapendo che contiene la Verità salvifica, senza alcun errore.
Vogliamo identificarci con il Signore, perché la nostra vita, che si svolge tra varie attività, sia un riflesso della sua!

1 Ave Maria per Padre Giulio

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Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Ogni giorno devo porre particolare attenzione nell’esprimere parole animate da amore e di non cadere nel laccio del giudizio.

Pensiero
Se c’è gioia vera nel mondo è quella che gode l’uomo che ha il cuore puro; e se c’è pena ed angustia è quella che prova l’uomo la cui coscienza è sporca. (Tommaso da Kempis)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal nostro sito:
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html

“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.

Per leggere tutti gli altri commenti
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Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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