+ VANGELO (Mc 3,1-6)È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?

Mercoledì 18 gennaio 2023

II Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 3,16)

È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Alzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di Lui per farlo morire. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La liturgia ci presenta un altro episodio riguardante il sabato. C’è voluto poco per far scattare la reazione dei nemici di Gesù. Farisei ed erodiani con facilità si unirono pur avendo problematicità notevoli, e come accade sempre quando c’è da colpire chi sta nel Bene, non avevano la lucidità di distinguere i fatti accaduti.

L’atteggiamento dei farisei era crudele e ricolmo di odio, non capivano più talmente erano ottenebrati che erano loro a violare il Comandamento nel voler uccidere Gesù. Se non accettavano il Signore e peccavano per l’odio e per le diffamazioni, infrangevano il quinto Comandamento: «Non uccidere».

Eppure vi dico che questi farisei ed erodiani che odiavano Gesù, erano meno responsabili delle persone simili a loro e che sono i Vescovi e i Sacerdoti modernisti, che in questi nostri tempi cercano di uccidere sempre Gesù nelle anime dei cattolici, negando la sua Divinità e stravolgendo la sua dottrina.

SONO TEOLOGI E ANCHE VESCOVI CHE NEL PASSATO HANNO ACCETTATO E CREDUTO IN GESÙ, LO HANNO CONSIDERATO FIGLIO DI DIO E HANNO SCRITTO, PREDICATO, INSEGNATO CHE IL VANGELO È AUTENTICO E LUI È ONNIPOTENTE. POI CHISSÀ PER QUALI NUOVE INCLINAZIONI, DEBOLEZZE E INTERESSI AMBIZIOSI, DI CARRIERA E POTERE, SI SONO SCHIERATI CONTRO GESÙ CRISTO.

Quanto scrivo adesso sorprenderà alcuni ma con la ragione comprenderanno che oggi è diventato opportuno partecipare alle Messe celebrate NON da Sacerdoti senza più Fede e lo dimostrano con le eresie e il modernismo che insegnano, bensì si deve partecipare alle Messe celebrate da Sacerdoti anche mediocri, ma ancora possessori della Fede in Gesù. Come mai questa necessità? Ve lo spiego con grandissima chiarezza!

Riflettiamo sulla validità della Consacrazione del pane e del vino da parte dei Vescovi e dei Sacerdoti protagonisti di una pessima condotta di vita. La loro cattiva indole quando celebrano all’altare, la loro dipendenza dal denaro e la loro vita dissoluta, trafiggono il Cuore di Gesù.

MOLTI SACERDOTI NON SONO PIÙ DEGNI DI CELEBRARE I SANTI MISTERI PER MANCANZA DI FEDE, LE MANI SPORCHE DI VIZI. QUANDO LE MANI DEL SACERDOTE SONO CONTAMINATE DA PECCATI ORRENDI, IL CORPO DI GESÙ NON È CONSACRATO SULL’ALTARE, NON VALE NULLA RIPETERE LE PAROLE DELLA CONSACRAZIONE SE QUESTI SACERDOTI NON HANNO PIÙ FEDE IN GESÙ. È INDISPENSABILE LA FEDE IN GESÙ PER LA TRANSUSTANZIAZIONE!

QUANDO IL SACERDOTE HA PERSO LA FEDE, QUANDO NON PENSA PIÙ A GESÙ COME SUO DIO, GESÙ NON SCENDE DURANTE LA CONSACRAZIONE DELLA MESSA. IN QUELLE MESSE NON AVVIENE IL SACRIFICIO EUCARISTICO E DOVETE ANDARE ALTROVE. COME SI CAPISCE? CHIEDETELO NELLA PREGHIERA. 

C’è una frase nel Vangelo che oggi và rivolta a quanti stanno tradendo Dio.

Dopo avere raccontato la parabola dei due figli avvertiti dal padre di andare a lavorare nella vigna -ma quello che si era rifiutato vi andò e l’altro che aveva promesso di andare poi cambiò idea e fece altro-, Gesù entrato nel Tempio rivolto ai sommi sacerdoti e gli anziani del popolo, disse: «IN VERITÀ VI DICO: I PUBBLICANI E LE PROSTITUTE VI PASSANO AVANTI NEL REGNO DI DIO» (Mt 21,31). Parlava di grandi peccatori convertiti al suo Vangelo.

Quanti insegnano all’interno della Chiesa nuove dottrine ambigue, proibiscono dannatamente la diffusione del Bene e ripetono ai Sacerdoti e ai laici impegnati nel buon apostolato del Vangelo, le stesse parole che i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo dicevano odiosamente a Gesù: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?» (Mt 21,23).

Tacciono ogni corruzione compiuta da loro e dai loro amici, proteggono i viziosi immorali e lasciano crescere il Male, ma incredibilmente e forsennatamente diventano belve quando altri  buoni Sacerdoti compiono buon apostolato per il bene delle anime e la diffusione del Vangelo.

La spiegazione è la loro apostasia, la profonda corruzione morale, hanno perduto la Fede e l’autorità che ricoprono non è più accetta a Dio, essi non hanno interesse per il Vangelo, non compiono nulla per amore di Gesù Cristo, né per il bene della Chiesa. Vogliono distruggere la Chiesa e la sua sana dottrina.

Non è come il ruolo istituzionale, una questione esteriore nel rispetto della Costituzione, invece il Sacerdote deve agire per Fede, per amore di Dio.

Il Male non si sviluppa all’improvviso, però si trasforma e si adatta alle varie circostanze, come l’acqua.

L’acqua si adatta ai recipienti che la contengono, il Male si stabilizza dove trova chi lo contiene e lo lascia sviluppare. Personifica il Male.

Essi subdolamente lasciano intendere che tutte le religioni sono uguali e la Rivelazione di Dio non è solo quella cristiana e per questo Gesù non è Dio.

Lo affermano allusivamente. Di sicuro, molti peccatori riceveranno più misericordia da Dio, rispetto a tanti Pastori  che odiano la Chiesa dall’interno.

«In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio» (Mt 21,31).

Con pubblicani e prostitute Gesù si riferiva proprio ai peccatori più immondi, così non solo ribadiva che la salvezza eterna è aperta a tutti coloro che si pentono dei loro peccati anche se immensi, aggiungeva che la vera Fede in Dio è interiore e si mostra con la vita virtuosa e le buone opere, non con l’ipocrisia religiosa o l’agire da impostori.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *