+ VANGELO (Mc 6,7-13)

Giovedì 7 febbraio 2019

IV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 6,7-13)

Prese a mandarli.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Queste poche righe custodiscono l’essenza del vero apostolato e danno precise indicazioni sul comportamento che devono mantenere i testimoni di Gesù. I primi testimoni videro, ascoltarono e custodirono, noi siamo testimoni del Vangelo che dimostra ineccepibilmente che solo il Cristianesimo è la vera Religione di Dio incarnato in Gesù di Nazaret.

Prima della venuta di Gesù il popolo ebraico era stato chiamato all’alleanza con Dio ma fallì pienamente il contratto d’amore stipulato con Dio e perse la fiducia dell’Eterno, il quale inviò suo Figlio per dare inizio ad un nuovo popolo, quello cristiano, e creare una nuova Alleanza.

Ognuno di noi mostra di essere testimone di Gesù dalla Fede che possiede, dalle opere che compie, dalle parole che pronuncia.

Tutti i cristiani possono essere testimoni di Cristo, innanzitutto bisogna volerlo, quindi, decidersi per Gesù e seguire le sue orme.

I testimoni autentici non improvvisano la loro spiritualità, non si accontentano di qualche preghiera, non sono pieni di agitazione per adempiere cose umane trascurando Dio. Essi piano piano sanno fare spazio nel cuore e rifiutano quanto si oppone ai Comandamenti, vedono con gli occhi della Fede che non possono illudersi di seguire Gesù e svincolarsi dalla vita spirituale.

Oggi Gesù offre le regole di vita ad ognuno di noi, bisogna rileggerle e fare propositi convinti, esaminando spesso la coscienza.

Gesù ci dice che nella vita è essenziale l’annuncio del Vangelo, questo presuppone una buona conoscenza della sua Persona e un forte interessate nell’indicare agli altri il Signore, invece di smarrirsi dietro i beni materiali e le opere che fanno perdere i meriti spirituali guadagnati.

Gesù mentre formava gli Apostoli pensava ad ognuno di noi, prossimi apostoli, ma già distingueva molto bene quelli che avrebbero disatteso per la pigrizia di rinnegarsi e distratti nel dedicare del tempo giornaliero all’unica cosa essenziale della vita dell’uomo.

Se si perde questa, la vita potrebbe non avere più senso ed infatti molti intraprendono deviazioni allarmanti ed immorali.

Gesù ci spiega che non occorrono grandi organizzazioni per diffondere il suo Vangelo, non occorre la laurea o una capacità dialettica importante, più di ogni cosa è indispensabile l’amore a Dio. Se esiste questo amore sarà facile amare il prossimo e lavorare nella Vigna della Chiesa per portare a molti l’annuncio della salvezza in Gesù Cristo.

Sono straordinari i frutti della preghiera umile, fiduciosa e costante. Bisogna credere interiormente che Gesù può tutto, e riceviamo aiuti, Grazie e i doni dello Spirito Santo nella misura che rimaniamo in Lui, nel suo Cuore, mettendo da parte tutto ciò che non è importante o secondario.

È più desideroso Gesù di donare ai credenti tantissime Grazie che gli uomini di riceverle.

È determinante focalizzare un aspetto spirituale che permette di passare da una Fede tiepida al fervore dei veri cristiani. Ho già indicato che l’essenzialità della vita favorisce la trasfigurazione interiore del credente e le illuminazioni che si ritrova nella mente sono un dono inestimabile.

Non c’è assolutamente paragone tra la preghiera esteriore e meccanica dall’avvertire interiormente la presenza di Gesù, l’intuizione che Lui c’è ed ascolta, sente e gioisce per gli atti di adorazione a Lui.

Dobbiamo raggiungere questo stato spirituale per diventare autentici apostoli e testimoniare Gesù già con la sola presenza.

Il Signore quanto ci dona vuole che lo portiamo anche agli altri, che facciamo conoscere le meraviglie che Lui compie nella nostra vita.

L’evangelizzazione e i libri spirituali sono molto importanti per aiutare familiari e conoscenti ad avvicinarsi a Gesù e alla Madonna. La vera evangelizzazione sgorga da un cuore abbondante di amore, dal desiderio profondo di fare del bene e di farlo bene.

Il cristiano buono e sincero riesce con facilità a compiere un buon apostolato. Poi c’è il contenuto delle nostre parole, potenziate dalla Grazia di Dio.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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