15 agosto 2025 – Assunzione della Vergine Maria

Statua S.Maria Assunta in Cielo

15 agosto 2025 – Assunzione della Vergine Maria
Maria, segno e pegno di vita eterna!
1) La festa di Maria Assunta in cielo rappresenta l’esaltazione
suprema che la religione fa del femminile. Sebbene questo dogma
sia l’ultimo fra i dogmi mariani proclamati dalla chiesa (Pio XII nel
1950), è importante ricordare che la fede del popolo cristiano
nell’Assunzione di Maria proviene dai primi secoli del cristianesimo.
Questa fede esprime la necessità che il comune fedele sente di
integrare il femminile nelle sue convinzioni religiose. Noi, esseri
umani, abbiamo un padre e una madre, cioè la nostra origine non è
solo nel maschile o nel femminile. Qualsiasi essere umano porta in
sé stesso il maschile e il femminile. Li portiamo nell’origine della stessa vita, nel nostro genoma, nelle
esperienze più profonde, nell’educazione che riceviamo fin dalla nascita in famiglia.
Festa dell’ottimismo!
2) La festività dell’Assunta ci ricorda, oltre il valore della femminilità, anche quello del corpo. Questo
nostro corpo, del quale tanto male si è detto e scritto, così fragile e sublime, è un tessuto di prodigi.
Davvero magnum miraculum est homo e diventerà un giorno sacramento dell’incontro perfetto con
Dio. Il 15 agosto è la celebrazione di questa verità. Maria è la nostra sorella che ci precede, il suo
destino è anche il nostro. Ella è già quello che anche noi saremo. Festa dell’ottimismo cristiano
quindi! Se ci chiedono come finirà il cosmo e la vita, ecco la risposta: tutto finirà con un’Assunzione,
con un secondo Natale, con una Pasqua cosmica, con un’Ascensione gloriosa, con una Pentecoste di
grazia.
3) Bisogna guardare in alto e in avanti per meglio situare la nostra vita quotidiana , che a volte ci
appare così banale perché stiamo smarrendo le coordinate della vita. Non abbiamo più il senso della
distanza e del limite, quelle dimensioni orizzontali e verticali che costituiscono la geometria della
salvezza. L’uomo, sempre più chiuso nella sua giara di pirandelliana memoria, è diventato a una sola
dimensione, quella orizzontale, dalla cintola in giù. Creato da Dio quale aquila reale, si è ridotto a
una borghese gallina da pollaio, assillata solo da sesso, possesso, potere, vacanze, pensione… Questo
“piccolo principe” ha dimenticato le sue origini, la sua genealogia, che arriva fino ad Adamo e da
questi a Dio. Alzare la testa, fare progetti, guardare il cielo… significa credere in Dio, lasciarsi guidare
da valori trascendenti, che riscattano la vita, dal banale feriale alla festività eterna. È vero, viviamo
in una stagione crepuscolare, però in questa camera buia della ragione c’è ancora una luce che può
impressionare la pellicola del nostro pensiero debole. BUONA VITA!
Le Sante Radici – השׁרשים הקדשים
Per contatti: francescogaleone@libero.it
17 agosto — XX Domenica tempo ordinario (C)
La pace umana è spesso un disordine costituito! (Lc 12, 49)

  • La domenica “di Gesù segno di contraddizione”. Il brano del
    Vangelo di Luca ci presenta un dittico: due quadri legati da un filo
    comune, quello della vigilanza. Il primo quadro potrebbe avere al
    centro l’immagine di una fiamma guizzante; il secondo quadro,
    invece, rappresenta il cielo, le nubi, il vento caldo di scirocco. Si
    tratta di simboli meteorologici, con i quali la sapienza degli antichi
    ha tentato sempre di decifrare le evoluzioni del clima. La frase importante è questa: “Come mai non
    sapete giudicare questo tempo?”. Alla curiosità degli apocalittici, Gesù oppone questo tempo, con i
    suoi quotidiani impegni. È pericoloso lasciar scorrere il tempo, senza comprenderlo, perché
    attraverso il tempo Dio ci parla, ci comunica la sua volontà. Attenzione vigile, quindi, soprattutto in
    questi tempi di superficialità!
  • “Non sono venuto a portare la pace sulla terra ma la divisione”. Queste parole di Gesù sono parole
    che dividono. Lo aveva già previsto il vecchio Simeone quando disse a Maria: “Questo figlio tuo sarà
    segno di contraddizione”. Imitare Gesù non vuol dire la pace in qualsiasi modo e prezzo, mantenere
    la calma con qualsiasi compromesso, rispettare la disciplina a tutti i costi. Per una religione simile
    non occorreva il maestro di Nazaret. La novità di Gesù è che egli è venuto a portare una pace che
    non è di questo mondo, e non va equiparata alla pace della caserma, all’ordine della scuola, al
    silenzio del convento. Queste immagini dolcemente devozionali hanno svuotato il Vangelo della sua
    funzione di “sale” di questa terra. Sale che brucia, sale che taglia! La pace del Signore non è di questo
    mondo, ma è per questo mondo. Se in una nazione tutto è calmo, possiamo anche essere contenti,
    ma dobbiamo anche chiederci se per caso il peso di questa calma non ricada sulle spalle degli ultimi,
    che non sono in grado di gridare e di ribellarsi. La pace che il Signore porta è una pace i cui primi
    destinatari sono i poveri, i pacifici, i perseguitati; cioè coloro che spesso portano, come cariatidi, il
    peso dell’ingiustizia. Allora, chi predica il Vangelo, come può essere un uomo pacifico? Denunciando
    tutte le ingiustizie che impediscono la pace! Questo è l’uomo pacifico del Vangelo, che è tutto il
    contrario dell’uomo pacifico per temperamento, che è un così bravo cristiano, che non disturba
    nessuno. Gesù disturbò tutti, tanto che lo appesero ad una croce.
  • Certo, non è un mestiere facile parlare; si intralcia il cammino a molte comparse, che amano
    pavoneggiarsi sul palcoscenico della vita. La verità, dicevano gli antichi, genera odio; e un proverbio
    cinese consiglia a chi dice la verità di tenere pronto un veloce cavallo per fuggire. Può sorgere anche
    il dubbio: ma sono sulla strada giusta? Don Mazzolari ci ha lasciato questa regola aurea per accertare
    che ci troviamo sulla strada giusta: “Quando non si guadagna niente altro che sofferenze, quando si
    paga di persona, la strada è giusta!”. BUONA VITA!
    Le Sante Radici – השׁרשים הקדשים
    Per contatti: francescogaleone@libero.it

15 agosto 2025 – Assunzione della Vergine Maria
Maria, segno e pegno di vita eterna!
1) La festa di Maria Assunta in cielo rappresenta l’esaltazione
suprema che la religione fa del femminile. Sebbene questo dogma
sia l’ultimo fra i dogmi mariani proclamati dalla chiesa (Pio XII nel
1950), è importante ricordare che la fede del popolo cristiano
nell’Assunzione di Maria proviene dai primi secoli del cristianesimo.
Questa fede esprime la necessità che il comune fedele sente di
integrare il femminile nelle sue convinzioni religiose. Noi, esseri
umani, abbiamo un padre e una madre, cioè la nostra origine non è
solo nel maschile o nel femminile. Qualsiasi essere umano porta in
sé stesso il maschile e il femminile. Li portiamo nell’origine della stessa vita, nel nostro genoma, nelle
esperienze più profonde, nell’educazione che riceviamo fin dalla nascita in famiglia.
Festa dell’ottimismo!
2) La festività dell’Assunta ci ricorda, oltre il valore della femminilità, anche quello del corpo. Questo
nostro corpo, del quale tanto male si è detto e scritto, così fragile e sublime, è un tessuto di prodigi.
Davvero magnum miraculum est homo e diventerà un giorno sacramento dell’incontro perfetto con
Dio. Il 15 agosto è la celebrazione di questa verità. Maria è la nostra sorella che ci precede, il suo
destino è anche il nostro. Ella è già quello che anche noi saremo. Festa dell’ottimismo cristiano
quindi! Se ci chiedono come finirà il cosmo e la vita, ecco la risposta: tutto finirà con un’Assunzione,
con un secondo Natale, con una Pasqua cosmica, con un’Ascensione gloriosa, con una Pentecoste di
grazia.
3) Bisogna guardare in alto e in avanti per meglio situare la nostra vita quotidiana , che a volte ci
appare così banale perché stiamo smarrendo le coordinate della vita. Non abbiamo più il senso della
distanza e del limite, quelle dimensioni orizzontali e verticali che costituiscono la geometria della
salvezza. L’uomo, sempre più chiuso nella sua giara di pirandelliana memoria, è diventato a una sola
dimensione, quella orizzontale, dalla cintola in giù. Creato da Dio quale aquila reale, si è ridotto a
una borghese gallina da pollaio, assillata solo da sesso, possesso, potere, vacanze, pensione… Questo
“piccolo principe” ha dimenticato le sue origini, la sua genealogia, che arriva fino ad Adamo e da
questi a Dio. Alzare la testa, fare progetti, guardare il cielo… significa credere in Dio, lasciarsi guidare
da valori trascendenti, che riscattano la vita, dal banale feriale alla festività eterna. È vero, viviamo
in una stagione crepuscolare, però in questa camera buia della ragione c’è ancora una luce che può
impressionare la pellicola del nostro pensiero debole. BUONA VITA!
Le Sante Radici – השׁרשים הקדשים
Per contatti: francescogaleone@libero.it
17 agosto — XX Domenica tempo ordinario (C)
La pace umana è spesso un disordine costituito! (Lc 12, 49)
* La domenica “di Gesù segno di contraddizione”. Il brano del
Vangelo di Luca ci presenta un dittico: due quadri legati da un filo
comune, quello della vigilanza. Il primo quadro potrebbe avere al
centro l’immagine di una fiamma guizzante; il secondo quadro,
invece, rappresenta il cielo, le nubi, il vento caldo di scirocco. Si
tratta di simboli meteorologici, con i quali la sapienza degli antichi
ha tentato sempre di decifrare le evoluzioni del clima. La frase importante è questa: “Come mai non
sapete giudicare questo tempo?”. Alla curiosità degli apocalittici, Gesù oppone questo tempo, con i
suoi quotidiani impegni. È pericoloso lasciar scorrere il tempo, senza comprenderlo, perché
attraverso il tempo Dio ci parla, ci comunica la sua volontà. Attenzione vigile, quindi, soprattutto in
questi tempi di superficialità!
* “Non sono venuto a portare la pace sulla terra ma la divisione”. Queste parole di Gesù sono parole
che dividono. Lo aveva già previsto il vecchio Simeone quando disse a Maria: “Questo figlio tuo sarà
segno di contraddizione”. Imitare Gesù non vuol dire la pace in qualsiasi modo e prezzo, mantenere
la calma con qualsiasi compromesso, rispettare la disciplina a tutti i costi. Per una religione simile
non occorreva il maestro di Nazaret. La novità di Gesù è che egli è venuto a portare una pace che
non è di questo mondo, e non va equiparata alla pace della caserma, all’ordine della scuola, al
silenzio del convento. Queste immagini dolcemente devozionali hanno svuotato il Vangelo della sua
funzione di “sale” di questa terra. Sale che brucia, sale che taglia! La pace del Signore non è di questo
mondo, ma è per questo mondo. Se in una nazione tutto è calmo, possiamo anche essere contenti,
ma dobbiamo anche chiederci se per caso il peso di questa calma non ricada sulle spalle degli ultimi,
che non sono in grado di gridare e di ribellarsi. La pace che il Signore porta è una pace i cui primi
destinatari sono i poveri, i pacifici, i perseguitati; cioè coloro che spesso portano, come cariatidi, il
peso dell’ingiustizia. Allora, chi predica il Vangelo, come può essere un uomo pacifico? Denunciando
tutte le ingiustizie che impediscono la pace! Questo è l’uomo pacifico del Vangelo, che è tutto il
contrario dell’uomo pacifico per temperamento, che è un così bravo cristiano, che non disturba
nessuno. Gesù disturbò tutti, tanto che lo appesero ad una croce.
* Certo, non è un mestiere facile parlare; si intralcia il cammino a molte comparse, che amano
pavoneggiarsi sul palcoscenico della vita. La verità, dicevano gli antichi, genera odio; e un proverbio
cinese consiglia a chi dice la verità di tenere pronto un veloce cavallo per fuggire. Può sorgere anche
il dubbio: ma sono sulla strada giusta? Don Mazzolari ci ha lasciato questa regola aurea per accertare
che ci troviamo sulla strada giusta: “Quando non si guadagna niente altro che sofferenze, quando si
paga di persona, la strada è giusta!”. BUONA VITA!
Le Sante Radici – השׁרשים הקדשים
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15 agosto 2025 – Assunzione della Vergine Maria
Maria, segno e pegno di vita eterna!
1) La festa di Maria Assunta in cielo rappresenta l’esaltazione
suprema che la religione fa del femminile. Sebbene questo dogma
sia l’ultimo fra i dogmi mariani proclamati dalla chiesa (Pio XII nel
1950), è importante ricordare che la fede del popolo cristiano
nell’Assunzione di Maria proviene dai primi secoli del cristianesimo.
Questa fede esprime la necessità che il comune fedele sente di
integrare il femminile nelle sue convinzioni religiose. Noi, esseri
umani, abbiamo un padre e una madre, cioè la nostra origine non è
solo nel maschile o nel femminile. Qualsiasi essere umano porta in
sé stesso il maschile e il femminile. Li portiamo nell’origine della stessa vita, nel nostro genoma, nelle
esperienze più profonde, nell’educazione che riceviamo fin dalla nascita in famiglia.
Festa dell’ottimismo!
2) La festività dell’Assunta ci ricorda, oltre il valore della femminilità, anche quello del corpo. Questo
nostro corpo, del quale tanto male si è detto e scritto, così fragile e sublime, è un tessuto di prodigi.
Davvero magnum miraculum est homo e diventerà un giorno sacramento dell’incontro perfetto con
Dio. Il 15 agosto è la celebrazione di questa verità. Maria è la nostra sorella che ci precede, il suo
destino è anche il nostro. Ella è già quello che anche noi saremo. Festa dell’ottimismo cristiano
quindi! Se ci chiedono come finirà il cosmo e la vita, ecco la risposta: tutto finirà con un’Assunzione,
con un secondo Natale, con una Pasqua cosmica, con un’Ascensione gloriosa, con una Pentecoste di
grazia.
3) Bisogna guardare in alto e in avanti per meglio situare la nostra vita quotidiana , che a volte ci
appare così banale perché stiamo smarrendo le coordinate della vita. Non abbiamo più il senso della
distanza e del limite, quelle dimensioni orizzontali e verticali che costituiscono la geometria della
salvezza. L’uomo, sempre più chiuso nella sua giara di pirandelliana memoria, è diventato a una sola
dimensione, quella orizzontale, dalla cintola in giù. Creato da Dio quale aquila reale, si è ridotto a
una borghese gallina da pollaio, assillata solo da sesso, possesso, potere, vacanze, pensione… Questo
“piccolo principe” ha dimenticato le sue origini, la sua genealogia, che arriva fino ad Adamo e da
questi a Dio. Alzare la testa, fare progetti, guardare il cielo… significa credere in Dio, lasciarsi guidare
da valori trascendenti, che riscattano la vita, dal banale feriale alla festività eterna. È vero, viviamo
in una stagione crepuscolare, però in questa camera buia della ragione c’è ancora una luce che può
impressionare la pellicola del nostro pensiero debole. BUONA VITA!
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17 agosto — XX Domenica tempo ordinario (C)
La pace umana è spesso un disordine costituito! (Lc 12, 49)

  • La domenica “di Gesù segno di contraddizione”. Il brano del
    Vangelo di Luca ci presenta un dittico: due quadri legati da un filo
    comune, quello della vigilanza. Il primo quadro potrebbe avere al
    centro l’immagine di una fiamma guizzante; il secondo quadro,
    invece, rappresenta il cielo, le nubi, il vento caldo di scirocco. Si
    tratta di simboli meteorologici, con i quali la sapienza degli antichi
    ha tentato sempre di decifrare le evoluzioni del clima. La frase importante è questa: “Come mai non
    sapete giudicare questo tempo?”. Alla curiosità degli apocalittici, Gesù oppone questo tempo, con i
    suoi quotidiani impegni. È pericoloso lasciar scorrere il tempo, senza comprenderlo, perché
    attraverso il tempo Dio ci parla, ci comunica la sua volontà. Attenzione vigile, quindi, soprattutto in
    questi tempi di superficialità!
  • “Non sono venuto a portare la pace sulla terra ma la divisione”. Queste parole di Gesù sono parole
    che dividono. Lo aveva già previsto il vecchio Simeone quando disse a Maria: “Questo figlio tuo sarà
    segno di contraddizione”. Imitare Gesù non vuol dire la pace in qualsiasi modo e prezzo, mantenere
    la calma con qualsiasi compromesso, rispettare la disciplina a tutti i costi. Per una religione simile
    non occorreva il maestro di Nazaret. La novità di Gesù è che egli è venuto a portare una pace che
    non è di questo mondo, e non va equiparata alla pace della caserma, all’ordine della scuola, al
    silenzio del convento. Queste immagini dolcemente devozionali hanno svuotato il Vangelo della sua
    funzione di “sale” di questa terra. Sale che brucia, sale che taglia! La pace del Signore non è di questo
    mondo, ma è per questo mondo. Se in una nazione tutto è calmo, possiamo anche essere contenti,
    ma dobbiamo anche chiederci se per caso il peso di questa calma non ricada sulle spalle degli ultimi,
    che non sono in grado di gridare e di ribellarsi. La pace che il Signore porta è una pace i cui primi
    destinatari sono i poveri, i pacifici, i perseguitati; cioè coloro che spesso portano, come cariatidi, il
    peso dell’ingiustizia. Allora, chi predica il Vangelo, come può essere un uomo pacifico? Denunciando
    tutte le ingiustizie che impediscono la pace! Questo è l’uomo pacifico del Vangelo, che è tutto il
    contrario dell’uomo pacifico per temperamento, che è un così bravo cristiano, che non disturba
    nessuno. Gesù disturbò tutti, tanto che lo appesero ad una croce.
  • Certo, non è un mestiere facile parlare; si intralcia il cammino a molte comparse, che amano
    pavoneggiarsi sul palcoscenico della vita. La verità, dicevano gli antichi, genera odio; e un proverbio
    cinese consiglia a chi dice la verità di tenere pronto un veloce cavallo per fuggire. Può sorgere anche
    il dubbio: ma sono sulla strada giusta? Don Mazzolari ci ha lasciato questa regola aurea per accertare
    che ci troviamo sulla strada giusta: “Quando non si guadagna niente altro che sofferenze, quando si
    paga di persona, la strada è giusta!”. BUONA VITA!
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15 agosto 2025 – Assunzione della Vergine Maria
Maria, segno e pegno di vita eterna!
1) La festa di Maria Assunta in cielo rappresenta l’esaltazione
suprema che la religione fa del femminile. Sebbene questo dogma
sia l’ultimo fra i dogmi mariani proclamati dalla chiesa (Pio XII nel
1950), è importante ricordare che la fede del popolo cristiano
nell’Assunzione di Maria proviene dai primi secoli del cristianesimo.
Questa fede esprime la necessità che il comune fedele sente di
integrare il femminile nelle sue convinzioni religiose. Noi, esseri
umani, abbiamo un padre e una madre, cioè la nostra origine non è
solo nel maschile o nel femminile. Qualsiasi essere umano porta in
sé stesso il maschile e il femminile. Li portiamo nell’origine della stessa vita, nel nostro genoma, nelle
esperienze più profonde, nell’educazione che riceviamo fin dalla nascita in famiglia.
Festa dell’ottimismo!
2) La festività dell’Assunta ci ricorda, oltre il valore della femminilità, anche quello del corpo. Questo
nostro corpo, del quale tanto male si è detto e scritto, così fragile e sublime, è un tessuto di prodigi.
Davvero magnum miraculum est homo e diventerà un giorno sacramento dell’incontro perfetto con
Dio. Il 15 agosto è la celebrazione di questa verità. Maria è la nostra sorella che ci precede, il suo
destino è anche il nostro. Ella è già quello che anche noi saremo. Festa dell’ottimismo cristiano
quindi! Se ci chiedono come finirà il cosmo e la vita, ecco la risposta: tutto finirà con un’Assunzione,
con un secondo Natale, con una Pasqua cosmica, con un’Ascensione gloriosa, con una Pentecoste di
grazia.
3) Bisogna guardare in alto e in avanti per meglio situare la nostra vita quotidiana , che a volte ci
appare così banale perché stiamo smarrendo le coordinate della vita. Non abbiamo più il senso della
distanza e del limite, quelle dimensioni orizzontali e verticali che costituiscono la geometria della
salvezza. L’uomo, sempre più chiuso nella sua giara di pirandelliana memoria, è diventato a una sola
dimensione, quella orizzontale, dalla cintola in giù. Creato da Dio quale aquila reale, si è ridotto a
una borghese gallina da pollaio, assillata solo da sesso, possesso, potere, vacanze, pensione… Questo
“piccolo principe” ha dimenticato le sue origini, la sua genealogia, che arriva fino ad Adamo e da
questi a Dio. Alzare la testa, fare progetti, guardare il cielo… significa credere in Dio, lasciarsi guidare
da valori trascendenti, che riscattano la vita, dal banale feriale alla festività eterna. È vero, viviamo
in una stagione crepuscolare, però in questa camera buia della ragione c’è ancora una luce che può
impressionare la pellicola del nostro pensiero debole. BUONA VITA!
Le Sante Radici – השׁרשים הקדשים
Per contatti: francescogaleone@libero.it
17 agosto — XX Domenica tempo ordinario (C)
La pace umana è spesso un disordine costituito! (Lc 12, 49)

  • La domenica “di Gesù segno di contraddizione”. Il brano del
    Vangelo di Luca ci presenta un dittico: due quadri legati da un filo
    comune, quello della vigilanza. Il primo quadro potrebbe avere al
    centro l’immagine di una fiamma guizzante; il secondo quadro,
    invece, rappresenta il cielo, le nubi, il vento caldo di scirocco. Si
    tratta di simboli meteorologici, con i quali la sapienza degli antichi
    ha tentato sempre di decifrare le evoluzioni del clima. La frase importante è questa: “Come mai non
    sapete giudicare questo tempo?”. Alla curiosità degli apocalittici, Gesù oppone questo tempo, con i
    suoi quotidiani impegni. È pericoloso lasciar scorrere il tempo, senza comprenderlo, perché
    attraverso il tempo Dio ci parla, ci comunica la sua volontà. Attenzione vigile, quindi, soprattutto in
    questi tempi di superficialità!
  • “Non sono venuto a portare la pace sulla terra ma la divisione”. Queste parole di Gesù sono parole
    che dividono. Lo aveva già previsto il vecchio Simeone quando disse a Maria: “Questo figlio tuo sarà
    segno di contraddizione”. Imitare Gesù non vuol dire la pace in qualsiasi modo e prezzo, mantenere
    la calma con qualsiasi compromesso, rispettare la disciplina a tutti i costi. Per una religione simile
    non occorreva il maestro di Nazaret. La novità di Gesù è che egli è venuto a portare una pace che
    non è di questo mondo, e non va equiparata alla pace della caserma, all’ordine della scuola, al
    silenzio del convento. Queste immagini dolcemente devozionali hanno svuotato il Vangelo della sua
    funzione di “sale” di questa terra. Sale che brucia, sale che taglia! La pace del Signore non è di questo
    mondo, ma è per questo mondo. Se in una nazione tutto è calmo, possiamo anche essere contenti,
    ma dobbiamo anche chiederci se per caso il peso di questa calma non ricada sulle spalle degli ultimi,
    che non sono in grado di gridare e di ribellarsi. La pace che il Signore porta è una pace i cui primi
    destinatari sono i poveri, i pacifici, i perseguitati; cioè coloro che spesso portano, come cariatidi, il
    peso dell’ingiustizia. Allora, chi predica il Vangelo, come può essere un uomo pacifico? Denunciando
    tutte le ingiustizie che impediscono la pace! Questo è l’uomo pacifico del Vangelo, che è tutto il
    contrario dell’uomo pacifico per temperamento, che è un così bravo cristiano, che non disturba
    nessuno. Gesù disturbò tutti, tanto che lo appesero ad una croce.
  • Certo, non è un mestiere facile parlare; si intralcia il cammino a molte comparse, che amano
    pavoneggiarsi sul palcoscenico della vita. La verità, dicevano gli antichi, genera odio; e un proverbio
    cinese consiglia a chi dice la verità di tenere pronto un veloce cavallo per fuggire. Può sorgere anche
    il dubbio: ma sono sulla strada giusta? Don Mazzolari ci ha lasciato questa regola aurea per accertare
    che ci troviamo sulla strada giusta: “Quando non si guadagna niente altro che sofferenze, quando si
    paga di persona, la strada è giusta!”. BUONA VITA!
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