Chi accoglie colui che manderò, accoglie Me.

Giovedì 15 maggio 2025

IV settimana di Pasqua

 

+ VANGELO (Gv 13,16-20)

Chi accoglie colui che manderò, accoglie Me.

Dal Vangelo secondo Giovanni

Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: «In verità, in verità Io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; Io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità, in verità Io vi dico: chi accoglie colui che Io manderò, accoglie Me; chi accoglie Me, accoglie colui che mi ha mandato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi iniziamo la meditazione del capitolo 13 del Vangelo di San Giovanni e fino al capitolo 17 troviamo i meravigliosi insegnamenti dati da Gesù nell’Ultima Cena. È il discorso più lungo tenuto da Gesù, in un incontro pieno di gioia e di preoccupazione. Ad inquietarsi erano quelli che Lo amavano tranne Giuda il traditore.

Da oggi meditiamo le parole più importanti, sono come il testamento lasciato dal Signore. E tra le prime cose che dice, dopo avere ribadito che il Padre Lo aveva inviato nel mondo, precisa la missione e l’identità dei suoi discepoli: «Chi accoglie colui che Io manderò, accoglie Me; chi accoglie Me, accoglie Colui che mi ha mandato».

Da questo deduciamo che l’apostolato che viene svolto dai cristiani, è efficace secondo la Fede con cui si compie. Non bastano le parole.

Da decenni circola una teoria nella Chiesa che sostiene di non fare proseliti, seguaci. Insensate e inconcepibili parole di non far convertire i peccatori al Cristianesimo, parole opposte nettamente al comando di Gesù dato agli Apostoli prima della sua Ascensione: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato» (Mc 16,16).

IL GRANDISSIMO PAPA LEONE XIV GIÀ NEL PRIMO DISCORSO SUL BALCONE HA PARLATO DI MISSIONARIETÀ, QUINDI DI PORTARE ANIME A GESÙ CRISTO!

Da dove nasce un comando opposto a quello di Gesù di non convertire i pagani e gli atei?

Gesù ha provveduto e continua a suscitare predicatori per insegnare la sana dottrina cattolica e guidare tutti nella verità del cammino spirituale. Il più grande dono che ci ha fatto Gesù in questo tempo è il Papa Leone XIV. Con i suoi gesti, le sue parole, i suoi esempi in pochi giorni ci ha ripresentato la Chiesa autentica, la Chiesa di Gesù e Gesù è molto contento di Leone XIV.

HA RIPROPOSTO IL LATINO, IL CANTO, LA LITURGIA DELLA VERA CHIESA, I PARAMENTI SACRI CHE INDOSSA UN PAPA AUTENTICO, HA CONCESSO L’INDULGENZA PLENARIA E AL TERMINE HA DATO LA BENEDIZIONE IN LATINO. DA DODICI ANNI NON SI ASCOLTAVA LA VOCE DELLA CHIESA, NON APPARIVANO SACRE QUELLE LITURGIE!

Per mezzo delle preghiere dei cattolici si ottengono incalcolabili conversioni dei peccatori in ogni parte del mondo, la Madonna utilizza le nostre preghiere, ed aiuta quanti meritano la conversione, la guarigione dalle malattie e la liberazione dai disturbi satanici.

Ogni preghiera recitata in qualsiasi luogo e momento, è una preghiera di intercessione e la Madonna la utilizza per guarire e salvare.

C’è una grande necessità di far conoscere Gesù e il Vangelo all’umanità carica di egoismo e orgoglio. Occorre il grande sostegno delle preghiere di molti credenti, quelle anime che hanno compreso la potentissima forza della preghiera recitata in ogni luogo, soprattutto nel silenzio della propria casa.

Gesù è sempre vicino ai buoni che Lo adorano e pregano con fiducia.

Nel lungo discorso e nella spiegazione definitiva riguardo la sua Persona, Gesù nell’Ultima Cena compie un gesto straordinario e molto significativo: lava i piedi agli Apostoli. I Dodici erano già stati ordinati Sacerdoti, con questo il Vangelo precisa che lavò i piedi ai Sacerdoti che erano uomini. Non li lavò a nessun altro.

Il rito che compie Gesù nel lavare i piedi a uomini ben inferiori a Lui e creati da Lui che è Dio, è un atto di umiltà che sorprende tutti i suoi seguaci, ed è proprio questo suo annientamento a dirci che noi diventiamo grandi davanti a Dio nella misura del rinnegamento, dello svuotamento dell’amor proprio.

Questa è la lotta più forte che dobbiamo combattere e non è facile vincere l’egoismo, anzi è impossibile vincerlo da soli, senza Gesù.

Con Gesù e la guida della Madonna tutto diventa facile e possiamo raggiungere obiettivi spirituali elevati. Dipende da noi!

Lavare i piedi, cioè amare sempre, è una immagine che dobbiamo ricordare nei momenti di tensione con qualcuno o di ribellione interiore.

Non si tratta di subire passivamente oltraggi e falsità, ma di affrontarli con umiltà e amore. Il mondo odia, noi amiamo e perdoniamo.

La società è spinta ad odiare e ha perduto la morale perché rifiuta Dio, i potenti del mondo hanno intentato una lotta contro Dio con la produzione di film, telenovele e spettacoli immorali con contenuti blasfemi anche senza parlare di Dio.

L’avversione verso Gesù Cristo si favorisce anche senza parlare di Lui, con gli spettacoli depravati che sovvertono i principi morali.

La società è diventata immorale per gli spettacoli spazzatura trasmessi in tutto il mondo. È inconciliabile la Fede in Gesù con la visione di spettacoli dove domina la depravazione, si perde inevitabilmente il fervore e la preghiera diventa inutile. Molti poi non riescono più a pregare bene o non hanno più voglia di pregare e perdono molte Grazie.

Le televisioni di tutto il mondo hanno l’obiettivo tacito di pervertire l’umanità, progetto unitario conosciuto dai registi, sceneggiatori e da molti attori. Si trasmettono ovunque programmi immorali e pienamente contrari ai Comandamenti, al Vangelo di Gesù. L’intento è di creare una società senza morale, quindi senza Dio!

La stessa idea dell’esistenza di Dio li innervosisce, è una reazione immediata e nervosa, causata dalle negatività demoniache presenti in loro.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

Atto di consacrazione personale

e di riparazione al Cuore di Gesù

O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.

O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia poco e assai misero quello che io Ti offro.

Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti

O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano ritornare a Te, o Signore.

Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.

Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote, perché Tu sei Onnipotente.

Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella mia vita. Amen.

Consacrazione dell’Italia

O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.

Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.

Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.

Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e regni la giusta pace tra tutti.

Che questa Italia continua a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere centro vivo ed operante di civiltà cristiana.

Salve Regina …

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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