Mercato di Sparanise, applicati canoni non conformi

COMUNICATO STAMPA

Fiva Confcommercio invoca una rivisitazione delle tariffe

 

Russo: ‘Sì al dialogo istituzionale per scongiurare azioni legali da parte degli esercenti’

Della Ventura: ‘Paradossale la chiusura dell’Ente, chiediamo solo il rispetto della legge’

Canoni mercatali non conformi, Fiva Confcommercio Caserta scrive al Comune di Sparanise per ottenere la rettifica. In una lettera, inviata per conoscenza anche alla prefetta di Caserta, Lucia Volpe, l’associazione di categoria contesta il metodo di calcolo delle tariffe adottato dall’ufficio tributi e chiede la rivisitazione dei criteri in base a quanto previsto dalla normativa nazionale. ‘Come chiarito dalla risoluzione numero 6 del 2021 del MEF – si legge nel documento – al fine di procedere al corretto calcolo della tariffa in esame, occorre suddividere la stessa per ventiquattro e poi moltiplicare per il numero di ore di effettiva occupazione, purché inferiore o uguale a nove ore. Oltre le nove ore, invece, resta dovuta la tariffa giornaliera per intero. Una risoluzione confermata, peraltro, anche dalla giurisprudenza amministrativa e contabile divenendo pertanto vincolante anche per gli Enti locali’. Nella lettera, Fiva Confcommercio cita infatti la sentenza numero 3207 del 2025 del Consiglio di Stato e la delibera numero 72 del 2025 della Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per l’Abruzzo, ‘che hanno statuito che il criterio corretto ai fini della determinazione del canone mercatale da parte dei Comuni è quello di frazionare la tariffa giornaliera per 24 ore ed applicarla fino a un massimo di 9, e non quello di frazionare la tariffa per un massimo di 9 ore’. Da qui la richiesta dell’associazione, che rappresenta gli operatori commerciali titolari di un posteggio interno al mercato settimanale di Sparanise, di rivedere i canoni sin dall’annualità 2022 a tutto il 2025. ‘Negli ultimi mesi abbiamo interloquito più volte con l’ufficio tributi del Comune – spiega Maria Russo, coordinatrice di Confcommercio Caserta – in uno spirito di collaborazione istituzionale al fine di risolvere la grave problematica e scongiurare l’insorgere di un contenzioso legale nei confronti dell’Ente ma abbiamo registrato una chiusura da parte dell’Ufficio, che ha respinto le nostre richieste, definendo l’interpretazione e l’indirizzo applicativo del Mef non vincolanti perché derivanti da un atto interno alla Pubblica amministrazione. Auspichiamo pertanto un intervento dell’Autorità Prefettizia affinché sia garantito il rispetto della normativa nazionale al pari di quanto avviene negli altri Comuni’. ‘Si tratta di una vicenda – aggiunge Vincenzo Della Ventura, presidente regionale di Fiva Confcommercio Campania – che sta assumendo i contorni del paradosso. Ciò che chiediamo è soltanto l’uniforme applicazione di una norma statale al fine di evitare il rischio di illegittimi provvedimenti sperequativi ai danni degli utenti a seconda dei territori di appartenenza. Da qui il nostro appello alla Prefetta affinché garantisca il pieno rispetto della legge’.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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