Don Peppe Diana: il Buonarroti di Caserta a Casal di Principe al corteo per il ventennale della morte del sacerdote.
Â
Â
Tra migliaia di studenti presenti, mercoledì 19 marzo, a Casal di Principe alla manifestazione organizzata per il ventennale dell’uccisione di Don Peppino Diana, vittima di un feroce agguato di camorra nella sua Parrocchia nel 1994, anche una delegazione dell’Istituto Tecnico “Michelangelo Buonarroti” di Caserta. “Da diversi anni il “Buonarroti” è presente a Casal di Principe il 19 marzo per ricordare Don Peppe Diana – ha sottolineato la dirigente Antonia Di Pippo, sempre attenta al tema dell’educazione alla legalità – quest’anno che ricorre il ventesimo anniversario della morte del sacerdote, barbaramente assassinato dalla camorra perché, per amore del suo popolo, non ha voluto tacere, era doveroso da parte nostra essere lì. Un modo per sensibilizzare i nostri stessi studenti sull’importanza della lotta per la legalità e contro l’omertà “. Hanno partecipato alla marcia i rappresentanti della Consulta provinciale con l’insegnante referente, Caterina Rao, e gli studenti delle classi V D Cat, IV A Cat e IV B Tur accompagnati dalle docenti Rossana Fusco e Gabriella Montanaro. Gli alunni, che hanno realizzato uno striscione con uno slogan contro la camorra, contro l’omertà , per la legalità , hanno sfilato lungo le strade di Casal di Principe insieme a tantissimi altri ragazzi seguendo il lungo corteo che è partito dal campo sportivo.
Il momento più commuovente è stato sicuramente sotto la casa di Don Peppino Diana. Affacciata al balcone l’anziana mamma ottantenne del sacerdote, Iolanda, che ha salutato e ringraziato tutti i ragazzi presenti che hanno a lungo applaudito. Il corteo si è poi concluso nel piazzale del cimitero dove si è svolta una manifestazione finale. In molti, tra cui gli stessi alunni del Buonarroti, hanno voluto rendere omaggio a Don Giuseppe nella tomba all’interno della sua cappella. Il Buonarroti di Caserta era solo una delle tantissime scuole presenti a Casal di Principe per non dimenticare il sacerdote, diventato ormai il simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Oltre cinquemila tra studenti delle scuole elementari, medie e superiori provenienti non solo dalla stessa Casale e dalla provincia di Caserta, ma anche da altre regioni d’Italia. In testa al corteo, accanto agli studenti, le istituzioni tra cui, tra gli altri, il presidente della Commissione bicamerale Antimafia, Rosy Bindi, il Prefetto di Caserta Carmela Pagano, il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti, il Presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi, don Luigi Ciotti, il Questore Giuseppe Gualtieri, numerosi sindaci e diversi commissari prefettizi dei comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche, nonché il coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della criminalità . Nella folla anche semplici cittadini, tutti lì a testimoniare che il sacrificio del sacerdote di Casal di Principe non è stato vano, ha acceso le coscienze e ha portato “venti di cambiamento†come recitava lo striscione che apriva il corteo realizzato dagli alunni dell’Itc “Carli†di Casal di Principe. Â
Â