+ VANGELO (Lc 10,1-9)

Lunedì 26 gennaio 2015

III settimana del Tempo Ordinario

 Gesù che parla alla gente

La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il Regno di Dio”». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Tra i tantissimi scritti che mi arrivano, questo che vi presento è uno sfogo appassionato di una nostra parrocchiana. Lo pubblico perché ella ha sicuramente compreso le cose negative che bisogna abbandonare nella vita e quelle buone da conquistare con la preghiera costante e la pratica delle virtù.

«Ave Maria! Carissimo Padre Giulio, sempre grazie per i commenti al Vangelo, chiari e diretti sempre. È duro e difficile essere arbitro del proprio destino, sarebbe meglio se Gesù bacchettasse i propri figli quando sbagliano, ma Lui è misericordioso e perdona, lasciando a noi la scelta, in un mondo come il nostro, dove la corruzione, la malvagità, l’invidia, l’avidità, la lussuria, la gelosia, la superbia, l’indifferenza, il pregiudizio e la mancanza di Fede regnano ovunque sovrani, lasciando poco spazio all’amore fraterno, alla generosità, all’altruismo e alla tolleranza, al senso del pudore, alla preghiera.

Quale pace interiore può avere l’uomo e quale e quanta disponibilità può dare a Gesù? Il Dio denaro ha offuscato le menti, tutto è denaro, è una corsa per averne di più, senza soldi non sei nessuno.

Ah, Padre Giulio, quel posto vuoto dietro la Santa Croce chi lo vorrebbe occupare? Chi è disposto a portare la Croce di Cristo e con Cristo? Non è facile occupare il posto vuoto alle spalle di Gesù, per sollevarlo e per ringraziarlo per averla portata per tutti noi.

Scellerato è chi pensa di essere il padrone del mondo, di non dover credere in nessuno perché  nessuno al di sopra di lui esiste. Scellerato chi mette in dubbio l’esistenza di Dio, di Gesù e di Maria, affermando che il Dio della pace non è altro che un Dio che ha ucciso e preteso la morte di un popolo (Deuteronomio), e di queste convinzioni ne fa convegni ed altro per diffondere ad altri il proprio “Credo”.

Non esiste nessun Dio al di fuori di me essere umano, dicono gli atei. Ogni qualvolta sento un ateo o un agnostico parlare dei cristiani, qualificandoli come Cattodementi, mi brucia lo stomaco, la mia anima si rattrista oltremodo. È inutile cercare di portare la Parola di Dio a tali persone. Però a volte quando li sento parlare mi sento anche spiazzata perché le mie argomentazioni non sono all’altezza, io spiego con semplicità e con il cuore che è consacrato a Gesù e Maria, ma devo fare di più.

Grazie Padre Giulio per quello che fa, grazie di tutto e che la Madonnina la protegga sempre. A me resta pregare per la conversione di tanti e perché Gesù rafforzi ogni giorno la mia Fede. Ave Maria, Padre Giulio, grazie ancora per il conforto che le Sue parole mi danno. Angela De Rosa».

Oggi Gesù ci dice che dobbiamo aiutarlo nell’apostolato, questo è il significato della messe, la buona raccolta del grano e persone che cercano aiuti spirituali ce ne sono moltissime. Con amore e sincero impegno ognuno di noi può collaborare con Gesù, accompagnando i peccatori confusi a scoprire la bellezza della nostra Fede.

Il campo è il mondo dove lavorare e le anime da salvare sono il raccolto della messe.

In questo caso messe indica l’operazione di falciare e raccogliere il grano, quando le spighe sono giunte a maturazione, quindi si parla della mietitura. La messe è il ricavato della mietitura, il raccolto, soprattutto con riguardo alla quantità, abbondante o scarsa.

Come cristiani siamo chiamati a lavorare nella Vigna di Gesù che è la Chiesa, dobbiamo fare ogni giorno qualcosa in più, anche piccole cose ma che siano costanti. Cominciate in famiglia, poi tra i parenti, al lavoro, tra i conoscenti, ovunque è possibile parlare di Gesù e permettere a Lui di cambiare i cuori dei peccatori.

L’apostolato fruttuoso e spirituale deve essere sempre accompagnato dalla preghiera umile e fiduciosa.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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