LETTERA AL ROTTAMATORE DI CdL(CONSULENTI DEL LAVORO)

 

Preg.mo Rottamatore di CdL
vorrei risponderLa a dovere , forse col suo stesso tono
ma non sotto un trevigiano tendone in attesa dello
scrosciante applauso, ma guardandoLa in faccia
accanto ad un camino con un rosso aglianico ed un
mezzo sigaro toscano come da vecchi amici che si
raccontano i fatti .
Ma la faccenda la vedo un po’ difficile , allora Le scrivo .
Eravamo in Napoli ed erano gli
inizi degli anni 70 e già da
tempo si percepiva il frastuono
dello tsunami della telematica .
Improvvisamente scomparvero
matite e carta carbone per dare
spazio alle fotocopiatrici ,
scatoloni che prendevano lo
spazio di una stanza .
Guai a non averla , come tutte
le innovazione anche questo
strumento invase il mercato ,
gli studi e le istituzioni , la
documentazione non si produceva in carta carbone ma in fotocopia.
E dopo di questa, fu la volta dei mastodontici computer, il mio Olivetti 2099 era una
enormità , era il 1976, ricordo che non avevo spazio a sufficienza nella mia stanza
e ricordo bene anche il costo , 23 milioni da pagare in tre anni ( un appartamento di
90mtq costava sui 70/90 mil.) e fu solo l’inizio .
Nella primavera del 1978 presso la Confcommercio di Napoli ,l’INPS provinciale
organizzò un convegno sulla nuova modulistica e le procedure di
approvvigionamento , ricordo la mia incazzattura e la pubblica denuncia ,
conoscevamo benissimo il sistema , ma non era quello illustrato .
Poi la prima rivoluzione culturale, era il 1980 , la legge n° 33 del 29 febbraio 1980,
( pagamento e conguaglio delle indennità‘ economiche di malattia e di maternità.)
rivoluzionò l’intero sistema delle prestazioni sanitarie .
Mentre prima le indennità venivano erogate dalla l Cassa Mutua dietro presentazione di
certificato medico da parte del lavoratore, con l’entrata in vigore della norma tutte le
operazioni di calcolo ed eventuale diritto, erano oneri a carico azienda ( si fa per dire,
perché era ilCdL che se ne assunse l’onere con l’accento sulla o )
questo ovviamente porto ad una rivisitazione delle organizzazione degli studi in termini
di costi e personale , ricavi mai .
Gli strumenti, usati, in linguaggio Cobol /Dos , eseguivano solo operazioni
matematiche stampando a richiesta i dati riepilogativi su stampanti con inchiostro
ad aghi .
Successivamente le istituzioni inventarono i cd tracciati e la lettura ottica
( convegno Terminus Hotel relatore dr Foca Monteleone ), addio stampanti ad aghi
e via con le stampanti laser, altre spese per gli studi .
Nel frattempo l’INPS non erogava più la scorta mensile di DM/10m da stampare, li
dovevamo comprare, ma molti esemplari di mercato avevano tracciati differenti e
le stampe spesso erano difettate con scarto automatico da parte dei lettori.
Era il tempo in cui l’INPS corteggiava la categoria spudoratamente , con convegni
e iniziative , tutti finalizzati alla copertura totale della telematica.
Nel frattempo l’INPS scopri che i suoi archivi erano sporchi non solo , ma
mancavano intere produzioni presentate e regolarmente timbrate.
Nacque così il progetto ECO ( coord. Dr Aldo seminari ) ovvero la ricostruzione
degli archivi dell’INPS.
Ma come ricostruire se non avevano i dati ?
Ecco che improvvisamente l’INPS scopri la categoria dei CdL , interlocutore sicuro ,
competente , automatizzato , e ben disponibile .
Alla fine del progetto l’Istituto rilevò che le posizioni non erano ancora quadrate,
occorreva ancora l’opera dei CdL sempre disponibili e fu Progetto ECO 2 .
Alla fine del percorso di pulizia archivi, pensavamo ad un periodo di tranquillità ,
una chimera , i Mod. 01/m ovvero le dichiarazioni annuali delle retribuzione dei
lavoratori ai fini pensionistici e dei periodi assicurativi , non si presentavano più su
supporti cartacei ma su floppy disk .
Premesso che non tutti i colleghi erano esperti della telematica, i costi di gestione
degli studi aumentavano costantemente sia per acquisto di materiale che per le
consulenze delle software house .
Nel frattempo negli anni novanta il Presidente Billia e il Dr Aprea da Napoli
lanciano la sfida “ avanti tutta con la tecnologia avanzata , cambiò così il sistema
di pagamento dei contributi e premi ( f 24 ) e si modificò anche il sistema di
presentazione delle dichiarazioni mensili, non più con la presentazione allo
sportello , ma invio dell’elenco delle aziende assistite su supporto telematico
(floppy disk ) .
Fino ad arrivare ad oggi con l’invio in tempo reale di tutto quanto è possibile
immaginare .
Oramai tutto è telematico, era un percorso che non potevamo non percorrere dato
che l’altra parte ad est del mondo aveva lanciato la sfida .
Per anni vi abbiamo collaborato senza chiedere nulla , abbiamo messo
disposizione degli enti le nostre strutture, i nostri studi, il nostro tempo e la nostra
tasca e in cambio cosa abbiamo avuto , qualche sportello in alcune provincie aperto
per i soli CdL , ma è stato solo per Natale e Santo Stefano .
Oggi il rapporto con l’Istituzione e virtuale no anzi è assente , al telefono nessuno
risponde , gli appuntamenti hanno scadenze bibliche e spesso dopo le date di
scadenza delle cartelle, non forniscono informazioni di tipo tecnico, se hai problemi
con gli invii non ti sanno rispondere, le guardie giurate , figure estranee al sistema,
fungono da uffici informazioni fornendo consulenze ma spesso indirizzano l’utenza
presso studi professionali per la risoluzione dei problemi e mi fermo qui per
evitare denunce penali .
Ma Lei , Maceratore di Consulenti del Lavoro , quando compra un paio di scarpe
vede il tipo di pelle , la manifattura , la provenienza o la certificazione di qualità e
perché non si informa chi sono i Consulenti del Lavoro ovvero quelli che a mezzo
la loro opera hanno dato la possibilità di stipendiare migliaia di dipendenti pubblici
compreso la Sua Persona ?.
Ma lei lo sa che se ci fermiamo Noi si ferma tutta giostra Italia ? Non ci crede , a
breve ne potrà avere una testimonianza .
E non mi faccia incazzare più di tanto , oggi mi ha trovato buono
Pietro Rosicatore
P. s. per Sua opportuna conoscenza l’aglianico è datato 2012 il mezzo toscano è di
produzione settimanale, entrambi ottimi , il camino però, da me è ancora spento.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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