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Il decreto Imu ha effetti immediati anche sulla detraibilità dei premi assicurativi

 

Il decreto di riforma dell’Imu, varato dal Consiglio dei ministri il 28 agosto 2013, inizia a scoprire le sue carte.Per l’abolizione della prima rata

dell’imposta municipale, infatti, si è dovuto ricorre a risorse finanziarie aggiuntive, la cui copertura finanziaria è stata trovata ricorrendo a vari tagli: a

partire dalla riduzione dei budget dei vari ministeri (rientro di circa 300 milioni di euro) fino ai minori fondi destinati alle Ferrovie per finanziare gli

investimenti per la manutenzione della rete ferroviaria; dal comparto sicurezza, che vede soppressi diversi capitoli di spesa per le nuove assunzioni

in polizia, vigili del fuoco e forze armate, al capitolo relativo alla lotta all’evasione fiscale, con 20 milioni in meno per le risorse stanziate per le

assunzioni di nuovi ispettori finalizzate alla lotta all’evasione.

Analoga sorte è toccata al capitolo detrazioni. Secondo quanto previsto dall’articolo 12 del Dl 102/2013, un intervento diretto ha interessato anche

la detraibilità dei premi assicurativi sulle polizze vita e infortuni, a seguito della modifica apportata all’articolo 15, comma 1, lettera f) del Dpr n.

917/1986.

In deroga a una disposizione già valida per l’anno in corso, infatti, è stato previsto un dimezzamento della detraibilità dei premi versati per le polizze

assicurative aventi ad oggetto il rischio di morte oppure di invalidità permanente. Così, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013, il

limite di detraibilità passa dagli attuali 1.291,14 euro a 630 euro, fino ai 230 euro previsti a partire dal periodo d’imposta 2014.

Il secondo comma dell’articolo 12 estende, poi, il limite di 630 euro per il periodo d’imposta 2013 e quello di 230 euro a decorrere dal periodo

d’imposta in corso al 31 dicembre 2014 anche ai premi versati per i contratti di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni stipulati o rinnovati entro

il periodo d’imposta 2000.

Tale taglio della detraibilità Irpef sulle assicurazioni avrà un effetto immediato sui contribuenti, data appunto la retroattività delle disposizioni di cui al

citato articolo 12 del Dl 102/2013.

Si stima, inoltre, che il venire meno delle agevolazioni fiscali riservate ai premi versati per i contratti di assicurazioni di cui all’articolo 15 del Tuir

possa costare ai contribuenti fino 328 euro in due anni.Nella relazione al decreto legge presentata dal Governo, si segnala, infatti, un livello medio

di rincaro, già da quest’anno, pari a 136 euro.

Il calcolo, effettuato sulle dichiarazioni presentate nel 2011, evidenzia una platea di soggetti interessati da tale misura, che detraggono i costi delle

polizze vita, pari a 6,3 milioni di unità.

 

Roberta Moscioni

 

03/09/2013

 

Anche in:

 

ItaliaOggi, p. 20 – Polizze vita, taglio da 136 euro – Stroppa

 

repubblica.it – Con la stretta sulle polizze vita sale l’Irpef: sei milioni pagheranno 200 euro in più l’anno

 

Il Sole 24 Ore, p. 8 – Sulle polizze un «taglio» retroattivo – Lodoli, Santacroce

 

Parole chiave:

 

Premi assicurativi,detraibilità Irpef,rischio morte,invalidità permanente

 

Cartelle Archiviazione:

 

Agevolazioni fiscali

 

Oneri detraibili

 

Assicurazioni

 

Dal 4 settembre in vigore le disposizioni della Legge Comunitaria 2013

 

La legge 6 agosto 2013, n. 96 (“Legge di delegazione europea 2013”) e la Legge 6 agosto 2013, n. 97 (“Legge europea 2013”) entrano in vigore il

giorno 4 settembre 2013. Esse sono considerate come i nuovi strumenti giuridici di recepimento del diritto Ue, in sostituzione della vecchia “Legge

comunitaria”.

Con l’entrata in vigore della nuova Legge europea per il 2013, comunemente nota come la nuova Comunitaria 2013, diventano operative numerose

deleghe che riguardano soprattutto novità ambientali.

Tra le altre novità previste, inoltre, anche l’entrata in vigore di alcune norme che prevedono l’aumento del prelievo, nella misura del 20%, delle

ritenute e delle imposte sostitutive sui redditi in relazione ad investimenti esteri ed attività di natura finanziaria, come si evince dalla riformulazione

dell’ articolo 4, comma 2 del Dl 167/90.

Agevolazioni | Fisco | Settori particolari

Attività Finanziarie | Diritto Internazionale | Fisco

I soggetti interessati sono gli intermediari di attività finanziare tenuti agli adempimenti antiriciclaggio: nello specifico, non tutti i sostituti d’imposta,

ma solo quegli intermediari finanziari elencati all’articolo 11, commi 1 e 2 del Dlgs 231 del 2007, tra cui anche le società di microcredito, i Confidi e i

money transfer.

La novità più importante che riguarda tali soggetti è che essi sono tenuti ad applicare una ritenuta d’acconto del 20% sui redditi di capitale anche

per gli interessi derivanti da finanziamenti, rendite e prestazioni perpetue, fideiussioni oltre che sui proventi derivanti da rapporti giuridici esteri non

inquadrabili nelle fattispecie tipiche note in Italia, purchè derivanti da impiego di capitale.Viceversa, la ritenuta non dovrà essere applicata agli

interessi percepiti nell’esercizio dell’impresa, in quanto questi non sono classificabili tra i redditi di capitale.

Con l’entrata in vigore della legge n. 97/2013 prende il via, dunque, una vera e propria miniriforma del monitoraggio fiscale. Gli effetti di tutto ciò

saranno visibili non solo dall’eliminazione delle sezioni I e III del Quadro RW, come oggi suddiviso, ma anche da una diminuzione delle sanzioni del

50% sugli importi non segnalati, a patto che essi siano detenuti, seppur indirettamente, in qualità di titolari effettivi.

In partenza anche un nuovo tipo di controllo automatico da parte dell’agenzia delle Entrate.Se da un lato i contribuenti non saranno più obbligati a

segnalare i flussi da o verso l’estero, oppure estero su estero, dall’altra parte prenderà il via un nuovo obbligo di comunicazione a carico di banche,

Sim, Sgr, Sicav, fiduciarie, agenti di cambio, cambiavalute ecc., che dovranno trasmettere all’Agenzia i dati relativi a trasferimenti da o verso

l’estero di fondi per somme pari o superiori a 15.000 euro di persone fisiche, enti non commerciali, società semplici ed equiparate

 

Roberta Moscioni

 

03/09/2013

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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