CAPODRISE.«Massimo, mio fratello». Al “De Gasperi” di Capodrise arriva Rosaria Troisi

 

Presenterà il libro “Oltre il respiro”, dedicato all’attore e regista scomparso nel 1994

 

troisi_rosaria-&-massimo

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 Sarà come aprire lo scrigno dei ricordi. Sabato, 11 aprile, alle 17.30, Capodrise incontrerà Rosaria Troisi, sorella dell’amatissimo attore e regista Massimo Troisi, scomparso 21 anni fa. Rosaria sarà ospite del Centro studi “Alcide De Gasperi”, nella sala delle conferenze di via Matteotti, 23, e presenterà il libro “Oltre il respiro”, scritto con Lilly Ippoliti ed edito da Iacobelli. Nato da un’idea della giornalista Caterina Vesta, che intervisterà l’autrice, e di Angelo Crescente, membro del comitato scientifico del “De Gasperi”, l’evento è stato organizzato in collaborazione con il piccolo Teatro Rostocco di Acerra, diretto da Ferdinando Smaldone (“Rostocco” è il nome di un animale nato dall’immaginazione visionaria di Troisi per lo sketch de La Smorfia “L’arca di Noè”). “Oltre il respiro” è un volume prezioso, ricco di foto, aneddoti e memorie, in cui emergono le figure che hanno plasmato la sensibilità dell’attore napoletano, insieme ai personaggi e ai contesti che hanno ispirato la sua arte. Un libro delicato, pudico, umile, come sarebbe piaciuto a Massimo. Non un testo romanzato, un’esaltazione smodata o il tentativo di calcare il desiderio collettivo di creare miti; piuttosto, un album di famiglia, che illumina l’uomo – prima ancora che l’attore e il regista – di luce poetica. La presentazione sarà preceduta dalla proiezione di un video, che, in pochi minuti, ripercorrerà la carriera di Troisi, e si concluderà con un momento che si preannuncia davvero emozionante: l’attore e drammaturgo Alessandro Casola interpreterà la poesia che il premio Oscar Roberto Benigni ha dedicato all’amico Massimo. «Troisi – dichiara Crescente – è un eroe positivo che è entrato nel cuore di tutti in punta di piedi, con un linguaggio semplice e immediato, per portare messaggi di solidarietà e di denuncia sociale. Continua a essere così amato perché ha rappresentato ciò che un uomo del Sud dovrebbe e potrebbe essere».

 

Capodrise, 9 aprile 2014

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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