CASERTA -L’addestramento della divisione “Acqui†per l’unione europea
 di Nunzio De Pinto
 Si è conclusa nei giorni scorsi l’esercitazione denominata “Mole Pit ‘10â€, che si è svolta all’interno della Caserma “Antonio Cavalleri†di San Giorgio a Cremano, sede del 2° Comando delle Forze Operative di Difesa dell’Esercito Italiano per il Centro Sud Italia e le Isole e del Comando Divisione “Acquiâ€.. La “Mole Pit ‘10†è un’attività addestrativa che ha richiesto lo studio di un’esercitazione condotta direttamente dall’European Union Military Staff (EUMS) di Bruxelles, Comitato Militare dell’Unione Europea, ed ha visto come attori principali il personale militare dell’Operation Headquarters (OHQ) su base Comando Operativo di vertice Interforze (COI) di Roma e quello di un Force Headquarters (FHQ) basata sul Comando della Divisione “Acquiâ€. L’attività ha ipotizzato lo svolgimento di un’operazione a guida europea (senza ricorso ad assetti Nato) nella quale è stata testata la capacità di gestione della crisi dal punto di vista prettamente militare. Lo scenario dell‘esercitazione “MOLE PIT 2010â€, con riferimento ad alleanze, popolazioni aree geografiche, gruppi paramilitari etc., è frutto di pura immaginazione. È ambientato in un ipotetico territorio situato nella parte centro-orientale del Continente Africano. L’esercitazione, quindi, a seguito di una risoluzione delle Nazioni Unite, ha simulato l’avvio del complesso processo di pianificazione che, svolto con la necessaria rapidità , possa poi consentire il rapido intervento delle forze internazionali per la stabilizzazione dell’area di crisi. Gli obiettivi dell’esercitazione per il Comando Divisione “Acqui†sono stati inoltre quelli di indottrinare il proprio personale sugli aspetti peculiari dell’Unione Europea, quali la Politica Europea di Sicurezza (PESC), la Politica Europea di Difesa (PESD), ed, in particolar modo sui concetti, e le procedure per la gestione di una crisi che, nel quadro delle missioni di “Petersbergâ€, può prevedere anche il ricorso alla forza militare per conseguire la separazione delle parti in conflitto.