CASERTA. OMELIA DI S. E. MONS. PIETRO FARINA, VESCOVO DELLA DIOCESI, ALLA MESSA SOLENNE CELEBRATA PRESSO IL SANTUARIO ALLE ORE 19 DEL 26 LUGLIO 2012 E VIGILIA DEL GIORNO DELLA FESTA, DELLA ‘PEREGRINATIO’ DI S.ANNA.

Santuario di S. Anna gremito da fedeli giunti anche da altre diocesi che, in devoto raccoglimento, hanno pregato ed ascoltato la parola di Dio, ed attestato la forte devozione – molto diffusa dalle nostre parti – alla Santa patrona e protettrice di Caserta. Santuario gremito, come accade nel corso di eventi speciali. E giovedì scorso, 26 c.m., è stato per davvero un giorno speciale: il giorno della festa che la chiesa ha istituito per onorare i Santi Gioacchino ed Anna, genitori della Vergine Maria, suoceri di S. Giuseppe, nonni di Nostro Signore Gesù Cristo. Confessioni e celebrazioni di S. Messe per l’intera giornata, quindi, in serata, solenne eucaristia presieduta da S. E. Mons. Pietro Farina, Vescovo della Diocesi di Caserta, concelebrata dal rettore dello stesso santuario, don Giovanni Gionti, dal vicario, don Antonio Zhang, da don Nicola Buffolano, e la partecipazione dei diaconi don Luigi Caputo e don Angelo Vinciguerra e la Corale Parrocchiale, al fine di celebrare degnamente la venerata, adorata  ed onorata Santa. Particolarmente attesa e sentita la solenne celebrazione serale anche per ascoltare il messaggio del Vescovo che, ancora una volta, ha ricordato che con ‘il battesimo siamo diventati membri della stessa chiesa e, di conseguenza, bisogna camminare assieme, pensare ed operare in termini comunitari, avere assieme lo stesso rapporto con Gesù; è ormai giunto il tempo di mettere da parte ogni rivalità, ogni mania di protagonismo, gli egoismi, i personalismi, gli individualismi’. Essere cristiani è fondamentalmente facile anche se qualche difficoltà c’è sempre; ma questo non comporta eccessivi sacrifici. ‘Riflettere, educare, scegliere, vivere la quotidianità nella semplicità, prendere la propria croce, abbracciarla e seguire la via tracciata da Nostro Signore: è quanto basta’  – ha continuato Mons. Farina – ‘perché possiamo superare la sfiducia manifestata dai genitori, anche responsabili, in una ripresa economica e morale e diventare uomini di speranza che vogliono raggiungere ciò che Gesù ci ha promesso; vogliamo, Signore, rimetterci in cammino e, con la santa benedizione, chiediamo a S. Anna  la grazia di starci vicino e di farci ritrovare la gioia della vita che ci prepara alla vita eterna’. Quindi la riflessione sulla ‘sofferenza vista che ha toccato il mio cuore e la santa benedizione del Signore che vi darà coraggio di andare avanti, vuol anche significare che mantiene la sua promessa, una promessa che richiede però collaborazione quotidiana intesa a vivere all’interno di una comunione di fede costante durante l’anno ed il quotidiano nella semplicità, con visite semplici, con una stretta di mano, con una parola di conforto e dare un aiuto a chi ne ha bisogno; usciamo dalla chiesa ricchi e convinti della parola di Dio che abbiamo ascoltato; deve essere forte il sentimento di amore per Gesù, nostro punto di riferimento e questi santi Gioacchino ed Anna ci aiutano in modo particolare ad avere costantemente il contatto con Gesù che ci porta alla vita eterna’. Prima di impartire la benedizione alle partorienti, don Giovanni ha dapprima ringraziato ‘Ella, eccellenza, ci onora della sua presenza per dare un saluto e speriamo di portare avanti questo programma con la sua benedizione, con la devozione a S. Anna e con la Parola di Dio’ Mons. Farina, quindi, interpretando il pensiero di tutti, ha assicurato S. E. che ‘il messaggio è stato recepito’ ed ha aggiunto  ‘che ognuno sta facendo la sua parte nel dare importanza alla parola di Dio; ci sono stati tanti sacerdoti che hanno preparato questa festa con una nuova partecipazione ed hanno fatto sinergia nella nostra diocesi’.

E si è alla vigilia dell’alba di un giorno, che non è giorno come tutti gli altri del calendario, ma di un giorno speciale, il giorno della festa, tanto atteso e sentito, che si vive con un particolare stato d’animo, con profonda intensità, con indicibile trasporto, con fede straordinaria. Annunciato dal suono a stormo delle campane del Santuario di S. Anna e dal caratteristico scoppio, secco, dei fuochi pirotecnici, che hanno la peculiarità di scuotere – svegliandolo definitivamente dall’insolito dormiveglia, proprio della vigilia del giorno di festa  – il popolo casertano ed avviarlo all’incontro, in Piazza S. Anna, con la Santa Patrona, e partecipare alla Santa Eucaristia presieduta da S.E. Mons. Pietro Farina, Vescovo della Diocesi di Caserta, e concelebrata dal Rettore, don Giovanni Battista Gionti. Si nota il brulicare degli accollatori con la storica mise – maglietta e pantaloni dai colori l’una giallo e gli altri verde – e dei fedeli i quali, lasciati dentro le case quei pochi familiari pigri ed alle loro spalle le porte socchiuse, si riversano sulle strade, si avvertono i tipici profumi, unici ed invitanti,  del ragù e delle carni alla prima fase di cottura nei tipici tegami di creta che si diffondono attraverso le fessure delle serrande. Ognuno, in totale, assoluto raccoglimento, partecipa con devozione professando il proprio credo ed assicurando ed attestando la propria fedeltà a S. Anna. Dopo la solenne benedizione impartita da Mons. Pietro Farina, comincerà la ‘peregrinatio’ della Santa che, adagiata sopra un artistico carro, verrà portata dagli accollatori lungo le strade della Città seguendo un nuovo itinerario. È questo un momento di grande raccoglimento, di profonda partecipazione, di straordinaria intensità spirituale che, rinnovando antiche tradizioni, è strettamente e indissolubilmente legato alla storia ed alla memoria dei nostri avi (guai a quel popolo che rinnega se stesso, le proprie radici, tradizioni, storia, cultura).  

Paolo Pozzuoli

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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