CASERTA. UNA GIORNATA DI FESTA LA SOLENNE CELEBRAZIONE, IERI, DELLA 63^ GIORNATA NAZIONALE PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO.

Foto Anmil 2013 1506di Paolo Pozzuoli

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Articolata in tre tempi – S. Messa officiata dal M.R. Parroco della Madonna di Lourdes, don Pierino Pepe (ha ricordato tutte le vittime sul lavoro e, recitando la preghiera dei fedeli, ha pregato ed invocato Nostro Signore dicendo “Guida e sostieni, Signore, l’opera delle nostre mani”),   manifestazione presso il Teatro Izzo (qui, massiccia s’è rivelata la presenza degli associati e loro familiari, tutti interessati ed attenti), deposizione  di una corona d’alloro ai piedi del Monumento ai Caduti  sul Lavoro in Piazzale Majorana – la cerimonia celebrativa della 63ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, la più bella in assoluto degli ultimi anni alla quale abbiamo partecipato. E lo diciamo non per piaggeria e nemmeno perché  abbiamo avuto la gioia di incontrare e salutare, dopo tanti anni, vecchi amici,  quali i coniugi Liliana e Bruno Riccardi, accompagnati dai consuoceri Silvana  e Federico Lucciola. Nonostante la reiterata assenza di importanti vertici istituzionali, degnamente rappresentati, siamo rimasti affascinati dalla cerimonia civile, diretta e coordinata con ineguagliabile savoir-faire da Franco Natale. Una cerimonia tutta da gustare,  non limitatamente alla durata della celebrazione come solitamente avviene ad un banchetto nuziale, ma da conservarne gelosamente i sapori per un anno intero, fino alla seconda domenica del prossimo mese di ottobre. “Un fiocco di neve” – ha vigorosamente sostenuto nel corso di un appassionato intervento l’on. Gianni Piccirillo, uno dei pochi che, avendo abbracciato la politica, quella scritta con la maiuscola, come servizio, ovvero una missione, non ha mai fatto, e nemmeno oggi ne fa, sconti a nessuno – “si scioglie subito; ma tanti fiocchi di neve, migliaia, milioni e più fanno una valanga. Se stiamo uniti nelle nostre famiglie, se rimaniamo  insieme anche fuori delle nostre case, possiamo diventare una valanga sociale, decisi e determinati al fine di raggiungere quegli obiettivi che dovremmo centrare ma che ci vengono spostati  un giorno sì e l’altro pure ed infine ottenere quanto abbiamo diritto ma che sistematicamente ci viene negato”. Prima di dare la parola ai vari relatori, Franco Natale ha dato lettura del messaggio fatto pervenire da La Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini: tante belle parole alle quali – si spera – venga data la consequenziale attuazione. È seguito, subito dopo, l’intervento della dr.ssa Maria Luisa Fappiano, vice prefetto, in rappresentanza di S. Ecc. Il Prefetto, dott.ssa Carmela Pagano. La dott.ssa Fapppiano, nel sottolineare come l’attenzione delle istituzioni sia prioritaria in riferimento alla prevenzione ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro, ha riferito che S. Ecc. Il Prefetto, sulla scorta di protocolli d’intesa già attivati con alcuni comuni della provincia, coinvolgerà tutti gli altri perché la cultura della sicurezza si diffonda capillarmente laddove viene svolta una qualsiasi attività lavorativa. Non ha tradito le aspettative la relazione di Saverio Cantile, cuore pulsante dell’ANMIL della nostra provincia, validamente collaborato da Rosa Piccirillo e Gabriele Vincenti: un pensiero a tutti i caduti sul lavoro, in ogni tempo ed in ogni luogo; quindi, ha ricordato  l’amatissimo Vescovo Mons. Pietro Farina, sempre sensibile e vicino alle iniziative dell’ANMIL, ritornato alla Casa del Padre poco più di un mese fa, come i soci Nicola Esposito e Giovanni Sacco; dopo aver proposto un minuto di raccoglimento, ha lanciato un caloroso appello (è il tempo di rimboccarsi le maniche al fine di dare un futuro ai nostri figli, un lavoro sicuro senza rischi e pericoli) alla politica ed alle istituzioni, ha invocato una revisione del T.U. INAIL che risale al 30 giugno 1965, ed ormai oggetto di continui interventi da parte della magistratura, ha criticato l’introduzione del cosiddetto danno biologico che, sia in riferimento alla valutazione dei postumi invalidanti sia all’indennizzo economico, può dirsi molto più dannoso della più grave delle lesioni riportate da un lavoratore infortunato.  “E’ tempo di cambiare” – ha concluso Cantile – “occorre fare in modo che l’assicurazione INAIL possa garantire rendite ed assistenza adeguate”. Non poteva mancare e, in effetti, non è venuto meno a “questa giornata infortunistica – un appuntamento fisso domenicale annuale che si inserisce in un contesto difficile per tutti, specialmente per noi amministratori che facciamo salti mortali impegnati a chiedere al governo di promuovere e tutelare il lavoro -  che merita riflessione ma che rischia di cedere il passo alla ‘moda’ del momento (V. rifiuti, roghi e quant’altro) che affascina ma che distoglie l’attenzione della gente da un evento serio, molto serio che, in questa giornata, si celebra in tutta Italia” il sindaco Pio Del Gaudio. Particolarmente apprezzato l’intervento dell’avv. Gianpaolo Dello Vicario, V. Presidente dell’Amministrazione provinciale ed Assessore alle Politiche del Lavoro, che ha esordito asserendo di “essere felice di partecipare alla giornata celebrativa per le vittime del lavoro; è qui che si diffonde la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro e l’INAIL svolge un ruolo fondamentale con l’impegno profuso dai vertici dell’Istituto che, stimolando Saverio Cantile, fa crescere l’amore per queste iniziative”. Gianpaolo Dello Vicario ha poi continuato dicendo che “è importante l’impegno comune per ottenere i frutti sperati qual è stato il progetto ‘lavorare in sicurezza’, in sinergia con l’INAIL, che ha coinvolto i ragazzi delle scuole della nostra provincia che hanno avuto così la possibilità di sperimentare sul campo cos’è il lavoro”. Interessante, infine, il progetto ‘in itinere’ cui ha fatto cenno lo stesso Dello Vicario, ‘felice di contribuire alla formazione ed alla diffusione della legalità sui posti di lavoro: “un protocollo di intesa fra Provincia, INAIL ed ANMIL per la formazione di lavoratori infortunati e loro inserimento nel mondo del lavoro; convegni e celebrazioni servono laddove si raggiunge l’obiettivo di fare sicurezza sul lavoro senza emarginare chi ha già subito un danno lavorando”.   E’ seguito l’intervento del dr. Antonio Pintauro, Presidente della Federazione Campania del Movimento Italiano per la Vita che ha trattato un tema di elevato valore qual è la difesa della vita, dall’inizio alla fine, “una riflessione sul lavoro e sulla vita si può fare quando il lavoro è per la vita; non lo è quando non c’è  ed i sogni potrebbero trasformarsi in incubo”, fondamentale per la chiesa cattolica. A seguire la sig.ra Margherita Riccitelli, Coordinatrice di Cittadinanza Attiva del Matese, che ha illustrato le problematiche locali vissute giornalmente, con particolare riferimento alla mancata messa in sicurezza di tanti edifici scolastici che minano la tranquillità di chi sta a casa sapendo i figli a rischio. Alla ribalta, mentre stava lontano dalle luci dei riflettori la splendida dott.ssa Claudia Minocchia, avellinese di Atripalda, che non solo ha colmato una storica lacuna nell’area di frontiera qual è sempre stata quella dell’assistente sociale (… è costretta a disimpegnarsi soltanto fra Caserta ed Aversa) e che, con  una professionalità da veterana, ha anche portato una ‘ventata di gioventù e di freschezza’ – l’invidiato poker d’assi dell’INAIL: Emidio Silenzi, direttore regionale della Campania, Alfonso Cangiano, direttore della sede provinciale di Caserta, Francesco Ucciero che coniuga la direzione della sede di Aversa con quella di vicario provinciale, Daniela Mingione, sempre più a suo agio nei panni di ‘signora’della prevenzione. Emidio Silenzi ha sciorinato tutta una serie di risultati, iniziative, progetti, comportamenti, a partire dall’amicizia con l’on. Cesare Damiano, ex ministro del lavoro, ora presidente della Commissione lavoro della Camera dei Deputati, che è valso l’inserimento nell’ormai arcinoto decreto del FARE di fondi, a partire dall’anno 2014, di importo pari a 100 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per continuare con la diminuzione degli infortuni sul lavoro pari al 30% grazie all’attuazione del  trinomio vincente ‘FORMAZIONE-INFORMAZIONE-CONSULENZA’, trinomio che ha consentito anche un notevole risparmio sia all’INAIL (V. prestazioni economiche, sanitarie, di recupero, ecc.) che al servizio sanitario nazionale, alla società ed alle famiglie non più costrette a struggersi in un dolore lacerante, a piangersi addosso, alla convinzione radicata che si risparmia non tagliando ma spendendo di più, e poi ad esortare a non essere pessimisti, a guardare la vita in maniera diversa, ad accogliere, nel ricordo dei nostri connazionali vittime a Marcinelle, le persone ‘in transito’ da noi per andare all’estero;  per  finire, ha esaltato l’impegno dei colleghi di Caserta, sempre pronti ad affrontare qualsiasi esigenza e presenti a dimostrazione che l’istituto non  fa solo controlli. Alfonso Cangiano ha fatto notare  che  l’importanza di aver abbattuto la barriera di separazione con il mondo esterno rappresentato da tutte le persone che, in un modo o nell’altro, hanno a che fare con l’INAIL, l’introduzione del colloquio e di un approccio diretto, è stato determinante per il raggiungimento di risultati insperati; ha inoltre confermato la riduzione di infortuni sul lavoro ed evidenziato un numero maggiore di malattie professionali, patologie che vengono da lontano e sulle quali l’INAIL è impegnato a risalire alla individuazione della malattia. Daniela Mingione, perfettamente calata nel ruolo, ha sottolineato, con eccezionale proprietà di linguaggio, tutte le iniziative ed i progetti posti in essere e portati a compimento, rimarcato che è stata una giornata di festa – non celebrativa per i mutilati ed invalidi sul lavoro i quali, assieme ai caduti, sono i nuovi eroi che hanno contribuito a questa rinascita. Francesco Ucciero, raccolto gli elogi di Franco Natale, Emidio Silenzi ed Alfonso Cangiano, ha solennemente giurato che farà di tutto per non tradire le aspettative, ‘pronto a calarsi anche nei panni del missionario’. Sempre carico di patos e ricco di riferimenti storici, filosofici, culturali, economici, l’intervento dell’on. Gianni Piccirillo: s’è primieramente compiaciuto della folta presenza dell’INAIL che opera in sinergia con l’ANMIL e le istituzioni preposte ad affrontare la prevenzione, elemento imprescindibile per la sicurezza sui luoghi di lavoro; quindi, ha posto l’accento  sull’importanza di iniziative come quella odierna che contribuiscono al miglioramento dei valori sociali ed umanitari ed  un riferimento, dovuto e profondo, alle famiglie, in particolare, alle donne che solitamente si accollano l’onere dell’assistenza agli uomini di casa che hanno riportato postumi invalidanti in attualità lavorativa; lavoratori etichettati VERI EROI per tutto quello che fanno nella quotidianità (sono questi i VERI EROI, non quelli che fanno un gesto ‘una tantum’, per sempre); una sferzata alle istituzioni che si interessano dell’effimero e metteno da parte ogni iniziativa per promuovere lavoro (quello che c’è oggi in ogni famiglia è andare in giro a cercare un lavoro che non si trova mai) e tutelare la salute di tutti i cittadini, indistintamente: elementi fondamentali di cui al primo articolo della nostra Costituzione e che, assieme alle iniziative dell’ANMIL, dovrebbero far sì che possa notevolmente migliorare la qualità della vita e con essa la civiltà del Paese; la politica, per tornare ad essere se stessa, si deve dare dignità in modo da essere degna della vita; dobbiamo batterci perché l’economia sia al servizio dell’uomo; quando, infatti, sento gli economisti parlare solo di numeri, sono arciconvinto che costoro non sono economisti ed il PIL è, alla fine, una misura sbagliata della nostra vita; con l’eccessivo rigore si muore, non si vive. La giornata di festa presso il Teatro Izzo è terminata con la consegna ai grandi invalidi sul lavoro (Crocco Giuseppe  di Mondragone, Latina Achille di Vairano Patenora, Picone Francesco di Trentola-Ducenta) ed ai Mutilati ed Invalidi Minori, parimenti sul lavoro (Cantone Francesco di Parete, Dell’Aquila Salvatore di Santa Maria Capua Vetere, Della Porta Salvatore di Orta di Atella, Gagliardini Nicola di Lusciano,  Migliozzi Nicola di Vairano Patenora, Modesto Francesca  di Caserta, Solla Antonio di Lusciano, Vicigrado Mario di Casapesenna), “Brevetti”, “Distintivi d’onore” ed un assegno come previsto dalla normativa vigente. Con la tradizionale deposizione di una corona d’alloro ai piedi del Monumento ai Caduti   sul Lavoro in Piazzale Majorana s’è conclusa la  63^ Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.
 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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