Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dà frutto.

Sabato 26 luglio 2025
XVI Settimana del Tempo Ordinario
Santi Gioacchino e Anna
+ VANGELO (Mt 13,18-23)
Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dà frutto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La parabola del seminatore considera una realtà che era sotto gli occhi di tutti. Il grano si seminava a novembre: i campi di grano erano percorsi da stradicciole per il passaggio dei contadini; a volte la roccia affiorava sul terreno che non era molto profondo e lungo quelle stradicciole crescevano siepi di rovi.
Quale immagine più efficace per rappresentare la sorte del «seme» della Parola nelle anime?
Non sarebbe bastato annunciare il Vangelo: bisognava tener conto della recettività ad esso da parte delle creature umane: alcune preda dell’astuzia di satana, altre incostanti, altre incapaci di vincere le passioni disordinate. E infine «la buona terra», coloro che avrebbero creduto alla Parola di Dio in modo da farla fruttificare secondo il volere del Signore, in misura maggiore o minore.
Il Signore non faceva comprendere il suo messaggio a quanti non meritavano nulla da Dio, quelli che già erano disposti maliziosamente contro Dio e oggi contro la sua unica Chiesa.
Mentre chi ama e segue Gesù vuole comprendere la sua Parola, ascolta con interesse. «VOI DUNQUE ASCOLTATE LA PARABOLA DEL SEMINATORE». L’ascolto è diverso dal sentire: l’ascolto comprende l’assimilazione, invece si può sentire anche un discorso o un comando senza capire, acquisire, recepire, fare proprio il contenuto.
Mancando il desiderio di osservare la Parola di Dio, in certi casi è inutile sentirla, per la noia che assale e il forte disinteresse.
L’atteggiamento dell’ascolto richiede una base fondamentale: l’amore a Gesù e alla Madonna. La scoperta della necessità che abbiamo di pregare per ringraziare Dio e per ricevere quei doni indispensabili per vivere sotto le sue ali, è l’avvenimento che dà una sterzata alla vita.
L’ascolto della Parola di Dio comporta la volontà di voler cambiare stile di vita, ricorrendo ad un aiuto straordinario come è l’esame di coscienza, per rivedere lucidamente cosa si è compiuto nella giornata e, soprattutto, con quale spirito, con quale interesse, con quale finalità.
Ora noi sappiamo che Gesù ci dona tutto l’aiuto che chiediamo, ci sorregge e libera dai pericoli in modo più deciso delle nostre preghiere.
GESÙ VUOLE LA NOSTRA FELICITÀ IN QUESTA VITA E CI DONA TUTTE LE POSSIBILITÀ PER RAGGIUNGERE UN ELEVATO STATO SPIRITUALE. CI INDICA NELLA PARABOLA DEL SEMINATORE IL MODO PER DIVENTARE TERRENO BUONO.
La parabola del seminatore è un quadro obiettivo e realistico dell’umanità: Gesù lo contempla e induce i suoi discepoli a fare altrettanto.
La festa di oggi ci indica nei Santi Gioacchino e Anna i modelli che devono ispirare i genitori cattolici. Loro due hanno meritato di mettere al mondo la Creatura che è diventata Madre di Dio, proprio perché Immacolata fin dal concepimento. Questi umili genitori non avrebbero mai immaginato l’Onnipotenza per Grazia che avrebbe raggiunto la loro Figlia.
I Santi Gioacchino e Anna possono intercedere per tutti i genitori, anche per quelli che nella vita hanno scandalizzato i loro figli con comportamenti licenziosi o scelte dannose ma hanno compreso gli errori e pregano molto per ricominciare una nuova vita.
I figli vogliono vedere dai loro genitori esempi edificanti e non un agire disordinato, incoerente, indisciplinato, incorreggibile.
I GENITORI SONO RESPONSABILI SIA DELL’EDUCAZIONE RELIGIOSA DEI FIGLI SIA DELLA LORO CRESCITA UMANA. UNA VITA EQUILIBRATA E SINCERA DA PARTE DEI GENITORI, SENZA FALSITÀ E OMISSIONI, RENDE I LORO FIGLI FELICI ED ESSI CRESCONO CON GRANDE SERENITÀ, FORZA D’ANIMO, COERENZA, RELIGIOSITÀ.
La pace interiore e l’armonia in famiglia sono odiate dai diavoli, essi spesso attaccano con modalità accattivanti e molto ingegnose.
I pensieri contrari al Vangelo, alla preghiera, alla meditazione della Parola di Dio, sono instillati nella mente dai diavoli. Reagite!
Nelle tentazioni, fatevi piccoli segni di Croce sulla fronte e invocate il Sacro Cuore di Gesù, recitate almeno tre Ave Maria e sarete sempre vincitori.
1 Ave Maria per Padre Giulio
«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».
3 Ave Maria…
Atto di consacrazione personale
e di riparazione al Cuore di Gesù
O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia poco e assai misero quello che io Ti offro.
Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano ritornare a Te, o Signore.
Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote, perché Tu sei Onnipotente.
Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella mia vita. Amen.
Consacrazione dell’Italia
O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e regni la giusta pace tra tutti.
Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
Salve Regina