GRAZZANISE: CHIESTA L’IMMEDIATA REVOCA DEL DECRETO SINDACALE

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                            COMUNICATO UFFICIO STAMPA 9 – 29 maggio 2010

                            Seconda diffida di Nuovi Orizzonti al sindaco Pietro Parente:                           

                  ha nominato suo padre quale rappresentante del Comune

                  in seno all’Assemblea del Consorzio Unico di Bacino

 

                  Conte annuncia che, in caso di inerzia entro 7 giorni, inoltrerà la                             

                            diffida alla Procura per le indagini del caso

                           

GRAZZANISE – Dopo quella sul “caso Marano” della prima metà di maggio, qualche giorno fa stata protocollata al Comune di Grazzanise una seconda diffida della civica Nuovi Orizzonti al sindaco Pietro Parente. Il capogruppo consiliare Federico Conte, che ha inviato per conoscenza lo stesso documento al prefetto Monaco, questa volta -prendendo atto (sulla base del decreto sindacale n. 13 del 17/05/2010) della nomina del consigliere comunale Enrico Parente quale rappresentante del Comune di Grazzanise in seno all’Assemblea del Consorzio Unico di Bacino a far data 17 maggio 2010, e ravvisandone la “totale e palese illegittimità” – ha diffidato e invitato il primo cittadino “a voler immediatamente revocare” tale decreto. Le motivazioni?  “L’art. 64 comma 4 del Tuel di cui al D. Lgvo n. 445/2000, e successive modificazioni – ha osservato il leader di Nuovi Orizzonti – prevede espressamente il divieto per il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti ed affini entro il terzo grado del Sindaco o del Presidente della giunta provinciale, di poter essere nominati rappresentati del Comune e della Provincia”. Ha poi evidenziato che “per costante giurisprudenza, le norme in tema d’incompatibilità tra cariche pubbliche, sono di stretta interpretazione e pertanto le disposizioni del T.U. degli Enti Locali di cui al D. Lgvo n. 445/2000, non possono essere altrimenti interpretate”. Di qui l’obiezione di fondo: “Il consigliere comunale Enrico Parente è suo padre e, come tale, ascendente e quindi non poteva né può essere nominato rappresentante del Comune di Grazzanise presso Enti e/o Istituzioni”. Il capogruppo Conte ha così proseguito: “Si aggiunga che il richiamato decreto sindacale di nomina è affetto da irregolarità sostanziale, atteso che è sottoscritto dal vicesindaco Morico Vincenzo, figura assolutamente incompetente a sottoscrivere un decreto sindacale di nomina dei consiglieri comunali presso Enti e Istituzioni, la cui nomina è riservata esclusivamente al sindaco, così come previsto dall’ordinamento nonché dalla delibera di C.C. n. 8 del  16/04/2010”. Per di più “non si comprende, inoltre, la stessa stesura del citato decreto sindacale, laddove nella premessa individua come emittente  la figura del sindaco Pietro Parente, mentre nella parte dispositiva, reca la firma assolutamente immotivata del vicesindaco Morico Vincenzo, configurando tale sottoscrizione un palese abuso di potere, in quanto atto riservato all’esclusiva attribuzione del sindaco”. Questa la conclusione: “Va da sé che, non provvedendo a quanto richiesto entro il termine di giorni sette dalla richiesta, s’inoltrerà la presente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C.V. per le indagini del caso”.

 

                                                       Il responsabile dell’Ufficio-Stampa Raffaele Raimondo