I VALORI DI UNA SINISTRA CHE NON C’È PIÙ.

 L’impegno sociale ereditato dal papà operaio e messo al servizio del bene collettivo. Queste le radici della candidatura di Grazia Campaniello, in corsa nell’Uninominale per Liberi e Uguali nel collegio Campania 1.11 che parte dalla sua città di origine: Torre del Greco.  Comprende anche i comuni dell’area vesuviana costiera fino a Pompei, a questi sono stati aggiunti i comuni di Boscoreale e Boscotrecase trasferiti dal collegio di Nola.

“La mia prima candidatura -spiega- sento tutto il peso di questa responsabilità. Queste elezioni sono davvero importanti e ce la sto mettendo tutta per arrivare prima nel mio collegio”.

La forza delle idee, la passione per il fare al di là delle barriere ideologiche. “Il primo pensiero è per il mio territorio. Un museo enorme, poco valorizzato. A Pompei ed Ercolano vanno forte le gite di un giorno ma poco si fa per trattenere i turisti sul territorio. ci sono siti importanti come Oplonti, Stabia e Boscoreale che non aspettano altro che essere valorizzate, così come Villa Sora a Torre del Greco”.

I grandi temi del lavoro e del Sud dimenticato restano però al primo posto delle attenzioni di Grazia Campaniello: “Sono una lavoratrice a partita iva e per questo -sottolinea- conosco bene gli svantaggi di queto tipo di lavoro. L’occupazione stabile resta la priorità del Paese. Abolizione e superamento di ogni precariato e del tempo determinato. Occorre un piano per riprendere le assunzioni nella pubblica amministrazione e rilanciare opportunità per gli aspiranti professisti e le start-up con un modello simile a quello che fu il “prestito d’onore”. Dimentichiamo per sempre il jobs-act, ripristiniamo invece l’articolo 18 estendendolo a chi non l’aveva prima”.

Scuola ed istruzione sempre più mortificate: “Dalla Legge Gelmini in poi abbiamo avuto un calo della qualità dell’istruzione. No alla legge 107 e innalzamento dell’obbligo scolastico”.

Infine il Vesuvio. “Tante opportunità anche qui. A partire dai prodotti tipici, si potrebbe studiare un marchio di denominazione di origine per l’Albicocca pellecchiella, dandogli la stessa dignità del Pomodorino del Piennolo che da qualche tempo ha il marchio Dop”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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