IL DEGRADO NELLA “TERRA DEI FUOCHIâ€: IL PIANTO DI SAN MARCELLINO

SAN MARCELLINO. La dura realtà della “Terra dei fuochi”, la sofferenza di un territorio. Seppur la stragrande maggioranza dell’attenzione mediatica rispetto all’argomento pare sia “scemata”, la “Campania Infelix” continua a non sorridere, ad alzare le mani di fronte al dramma dei rifiuti.
E’ un vero tormento quello che vivono i cittadini di San Marcellino, che contano quantità indefinibili di immondizia buttata lungo le strade di periferia, ma anche nelle zone nevralgiche interne. Lo sporco si annida lì dove i topi si danno battaglia e “dormono” pneumatici e rifiuti speciali, gli ennesi. Per non parlare della strada che costeggia il cimitero, la cui estremità vede, puntualmente, ogni notte, qualche cittadino privarsi dello scarto di casa per porlo vicino ai sacconi bianchi riconducibili ad una bonifica mai ultimata. Ma gli esempi non finiscono qui: via Cupa, via Foscolo e via ex Vianini. Proprio nell’ultimo luogo citato, ultimo purtroppo non per importanza, l’amianto si mischia alla vegetazioni e lo ritroviamo a pochi, pochissimi metri dai condotti d’acqua dai quali gli agricoltori traggono l’acqua per irrigare i campi. Un doppio disastro ambientale, se si pensa che viti e serre di fragole continuano ad essere lavorate lì e diffuse per la Campania e per l’Italia.
“Questo paese continua a piangere per una bonifica che non è mai stata portata a termine, per un servizio di raccolta differenziata ai minimi storici, per una percentuale così alta di rifiuti da porci veramente in basso, nell’oblio. Continuerò a combattere, a credere che San Marcellino si possa davvero migliorare – dice Costanzo -. Solo uniti possiamo riprenderci il nostro futuro”.
A seguire il video girato nelle strade piene di rifiuti: https://www.youtube.com/watch?v=z-GBAZr1MQA