IL PROGETTO TANKAGE GIUNGE AL TERMINE: A PORTICI UN EVENTO PER PRESENTARE I RISULTATI DI UN’AGRICOLTURA INNOVATIVA E SOSTENIBILE IN CAMPANIACOMUNICATO STAMPA

Mercoledì 18 giugno, presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, si terrà l’evento conclusivo “DALLE IDEE AI RISULTATI: IL SUCCESSO DI TANkAGE “. Saranno illustrati gli impatti di un progetto che ha unito ricerca, impresa e territorio. Fondamentale il ruolo di Città della Scienza nella comunicazione e disseminazione dei risultati.
Si terrà il 18 giugno alle ore 11:00, presso la Sala Cinese del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Portici, l’evento finale del progetto TANkAGE, dal titolo “DALLE IDEE AI RISULTATI: IL SUCCESSO DI TANKAGE. Tankage si Racconta: Impatti, Innovazione, Orizzonti”. L’incontro sarà l’occasione per presentare i risultati di un’iniziativa di grande valore scientifico e sociale che ha promosso un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente in Campania.
Il progetto TANkAGE è nato con l’ambizioso obiettivo di verificare scientificamente come l’utilizzo di fertilizzanti di origine organica e naturale possa migliorare la salute del suolo e la qualità dei prodotti agricoli, con benefici diretti per la salute dei consumatori. L’iniziativa ha rappresentato una risposta concreta alle attuali sfide ambientali, dimostrando come sia possibile coniugare elevati standard produttivi con la sostenibilità.
La forza del progetto risiede nella sua natura collaborativa, che ha creato una vera e propria “filiera della conoscenza”5. Hanno partecipato partner di altissimo profilo come il Centro Regionale di Competenza in Biotecnologie Industriali BioTekNet, il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, l’azienda produttrice di concimi organici BIOS srl e un gruppo di aziende agricole illuminate del territorio: F.lli Napolitano, Masseria dello Sbirro e Montemarano Maria Grazia6.
In linea con la sua missione di ponte tra il mondo della ricerca e la società, Città della Scienza ha avuto un ruolo chiave nel progetto, curando la progettazione e la gestione dell’intero piano di comunicazione e diffusione dei risultati. Questo contributo è stato essenziale per raccontare in modo efficace una ricerca avanzata e renderla accessibile a un pubblico ampio e diversificato. Tra le attività svolte, la creazione della “casa digitale” del progetto, il sito web tankage.it, la gestione dei canali social per narrare le fasi della sperimentazione e l’organizzazione di eventi e giornate dimostrative per favorire il dialogo tra ricercatori e agricoltori.
Così ha dichiarato il Presidente di Città della Scienza, Riccardo Villari:
“Con piacere celebriamo la conclusione di TANkAGE, un’iniziativa di straordinario valore scientifico e sociale. In un momento storico in cui le sfide ambientali e la necessità di garantire la sostenibilità delle produzioni agricole sono al centro dell’agenda globale, TANkAGE ha offerto una risposta concreta e innovativa, fortemente radicata nel territorio campano. Per Città della Scienza, partecipare a progetti come questo significa riaffermare l’impegno a essere un motore di sviluppo sostenibile per la Campania e per il Paese. Il lascito di TANkAGE non risiede solo nei risultati scientifici, ma nel modello di collaborazione virtuosa che è stato creato, un patrimonio prezioso su cui costruire nuove iniziative per un futuro più prospero e sostenibile, per noi e per le nuove generazioni”.
Le parole del professoe Mauro Mori, coordinatore scientifico del Dipartimento di Agraria di Portici dell’Università degli studi di Napoli Federico II):
“Questo progetto si concentra sulla sostenibilità ambientale in agricoltura, con l’obiettivo di sostituire la concimazione chimica con quella organica. L’esperimento ha confrontato diverse tesi, valutando gli effetti della concimazione organica rispetto a quella chimica convenzionale su alcune delle principali colture campane. Le specie vegetali prese in esame sono state: il Pomodorino del Piennolo, il Frumento duro e il Cipollotto Nocerino. Dopo due anni di prove per ciascuna coltura, i risultati hanno mostrato un significativo aumento della resa nelle tesi sperimentali con concimazione organica, rispetto ai controlli trattati con fertilizzanti chimici. Nello specifico, l’incremento di resa è stato: fino al 30% per il Pomodorino del Piennolo; del 10% per il frumento duro e tra il 15% e il 20% per il cipollotto. Questi dati sono stati confermati anche da analisi sul terreno, le quali hanno rivelato un miglioramento e un incremento dei microrganismi del suolo, fondamentale per la sua fertilità. L’uso di sostanza organica ha quindi dimostrato di avere effetti molto incoraggianti sia per la produttività che per la salute del suolo”.
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Valeria Grasso
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