Il randagismo canino è un serio problema scaturito dalla cultura dell’uomo.
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 Nonostante i  40.000 anni di stretta convivenza l’uomo non considera il cane un suo parente, con sensazioni e sentimenti a lui molto simili e con un sistema cognitivo come quello di un bambino . Un cane prova dolore, gioia, paura, solitudine, nostalgia.
 Il problema del randagismo andrebbe affrontato in senso culturale.
Il costo per un Comune per professionalizzare tecnicamente e psicologicamente operatori cinofili in grado di prendersi cura di cani randagi è bassissimo. La domanda che andrebbe rivolta alle istituzioni competenti è quella dell’impegno alla creazione di associazioni di volontariato finanziato ad alto livello di competenza etologica, capaci di gestire i cani senza padrone nel loro territorio, senza necessariamente doverli rinchiudere in quei campi di concentramento che chiamano canili.
Ritengo che il problema vada affrontato su questa linea e penso che l’approccio “culturale†sia il solo che possa risultare vincente anche nel rapporto costi/qualità del servizio, a breve sarà pubblicata la data per il primo convegno che si svolgerà in Cancello ed Arnone , dal tema : “Randagismo e le leggi regionali che regolano tale fenomeno”.
Ercole Del Gaudio : responsabile ‘’ASI’’ regione Campania settore cinofilo agility e Insegnante Tecnico 2 ° livello cani di addestramento, risponderà alle domande che i futuri cinofili vorranno fare, basta scrivere alla email asdoli@libero.it.
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