L’Assemblea degli imprenditori balneari italiani
L’Assemblea degli imprenditori balneari italiani, riunita a Rimini l’8 ottobre 2013, su iniziativa delle maggiori sigle sindacali del settore SIB-FIPE-Confcommercio, FIBA-Confesercenti, CNA- Balneatori, ASSOBALNEARI-Confindustria e OASI-Confartigianato:
premesso che è necessario trovare una soluzione urgente, se utile con un immediato ulteriore termine di pagamento, per imprese che stanno soccombendo al gravame insopportabile introdotto dai valori OMI nel calcolo del canone demaniale per le pertinenze;
preso atto della proposta formulata dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta, nella riunione che si è tenuta lo scorso 26 settembre presso i suoi uffici, alla presenza e con la condivisione di parlamentari appartenenti ai partiti di maggioranza PD e PDL,
per quanto è dato conoscere:
ne condivide prioritariamente l’imprescindibile necessità di portare all’attenzione della Commissione Europea il ruolo fondamentale che il settore balneare, e le 30.000 imprese, svolge nel contesto del turismo italiano, rappresentandone una specificità e una peculiarità da difendere;
ne valuta positivamente gli obiettivi;
conferisce mandato ai rispettivi Presidenti di portare avanti l’interlocuzione con il Governo e individua i seguenti elementi fondamentali sui quali la proposta dovrà basarsi:
* nella vendita delle superfici sdemanializzate dovrà essere assicurata l’opzione a favore degli attuali concessionari, in modo diretto tra Stato e concessionario, senza passaggi intermedi;
* i sistemi di individuazione delle aree da sdemanializzare dovranno essere tali da consentire a tutte le imprese esistenti di potervi rientrare;
* l’unitarietà funzionale delle imprese deve essere considerata elemento essenziale in quanto si rivela di importanza fondamentale per garantire la salvaguardia, la tipicità e la stessa capacità di produzione di reddito;
* la componente sindacale, così come è stato concordato, deve partecipare all’intera operazione e, in modo particolare, ai criteri di determinazione dei valori delle aree e degli immobili che saranno alienati, così da garantire che la loro misura sia economicamente sopportabile da parte delle imprese;
* la scadenza delle concessioni in essere fissata dall’art. 34 duodicies, della legge 221/2012, nella data del 31 dicembre 2020, dovrà essere garantita ad ogni livello amministrativo da parte del Governo.
Â
Nel contempo le Organizzazioni Sindacali ritengono doveroso ricordare al Governo l’opportunità e la necessità di assicurare risposte esaurienti sui seguenti argomenti:
A) l’insufficienza della proroga delle concessioni in essere al 2020 e l’inderogabilità di una durata delle stesse ben più congrua ed analoga a quella attualmente un vigore in altri Paesi europei (20/30 anni);
B) nell’attuale processo di revisione delle aliquote IVA, la necessità di uniformare il regime della stima per tutte le imprese turistiche, ivi comprese quelle balneari;
C) mantenere l’impegno di rivedere i canoni pertinenziali, attraverso una ridefinizione delle opere di facile e difficile rimozione con l’abrogazione del riferimento ai valori OMI.
Â
Â
Â
Â
 FIBA                             OASI                     ASSOBALNEARI        COORDINAMENTO                   SIB
CONFESERCENTIÂ Â Â Â CONFARTIGIANATO Â Â CONFINDUSTRIA Â Â Â Â Â Â Â CNA BALNEATORIÂ Â Â Â C ONFCOMMERCIO
Vincenzo Lardinelli         Giorgio Mussoni            Fabrizio Licordari            Cristiano Tomei             Riccardo Borgo
                                                                                                                                Â
Â
Â
Â