MACRICO CASERTA

20110819- CRONACA -Caserta-macrico mura di cinta esterno -FOTO/AG. FRATTARI

Alla Commissione Straordinaria del Comune di Caserta
postacertificata@pec.comune.caserta.it
Il MACRICO (magazzino centrale ricambi mezzi corazzati), è un’area centralissima della città di
Caserta, al termine del Corso Trieste, principale asse viario della città, che ha inizio dalla Reggia.
Di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, in fitto al Ministero della
Difesa, è stata dismessa dagli usi militari nel 2000. La sua superficie totale è di circa 330.000 mq.
L’area presenta un interesse, oltre che urbanistico e ambientale, anche dal punto di vista storicoartistico:
si tratta infatti del cosiddetto “Campo di Marte”, zona destinata alle esercitazioni militari
dell’esercito borbonico, già pertinenza dell’antico edificio vescovile, dal dopoguerra utilizzato dalle
Forze Armate e oggi in stato di totale abbandono. Su di essa insistono due vincoli di tutela ai sensi
del D.Lgs .42 del 2004: il Dec. MIBAC n.436 del 22 Dicembre 2008 e il Dec. MIBACT n.1865 del
07 Ottobre 2013.
Il Decreto di approvazione del vigente P.R.G. di Caserta prevede che tutte le zone militari dismesse
debbano essere riclassificate come zone F, cioè destinate ad attrezzature pubbliche: norma molto
opportuna, vista la carenza assoluta di tali attrezzature, rispetto agli standard di legge. Basti pensare
che, rispetto a quanto previsto dalla normativa regionale (10 mq./ab.), la città di Caserta possiede
solo circa 2 mq./ab. di verde.


La storia urbanistica di Caserta degli ultimi decenni è caratterizzata da una cementificazione
selvaggia, che ha interessato prima il centro e poi le varie frazioni, sottraendo ai casertani verde,
servizi e qualità della vita.
Il Comitato Macrico chiede da 24 anni la destinazione urbanistica F2, perché è l’unico modo per
assicurare la non edificabilità dell’area, protezione per eventuali, anche future, manomissioni,
perché diventi il parco pubblico che tutte le città degne di questo nome posseggono.
Lo Studio di prefattibilità presentato dalla Fondazione Casa Fratelli Tutti, il cosiddetto Masterplan,
non chiarisce la destinazione urbanistica. Non si riesce a conoscere nemmeno l’indice di
edificabilità previsto e nemmeno quanti saranno i metri cubi del costruito ex novo.
La vera anomalia della vicenda sta tutta qui: si progetta senza avere una norma da rispettare, senza
che l’amministrazione comunale abbia deciso la destinazione dell’area e quanto in essa si potrà
costruire. Anzi, si ribalta il procedimento: la proprietà e la Fondazione chiedono di predisporre un
Accordo di Programma per velocizzare l’iter con l’assenso delle amministrazioni interessate e far
ratificare le decisioni prese, successivamente, dal Consiglio comunale che dovrà procedere alla
Variante al Piano Regolatore.
Il giorno 7 novembre 2024 si è tenuto in Regione Campania l’incontro propedeutico alla
predisposizione di un Accordo di Programma, finalizzato alla rigenerazione dell’area ex
Ma.C.Ri.Co., in vista della Variante al PRG che attribuisca la destinazione urbanistica all’area. Il
Comitato MACRICO ha chiesto di partecipare, in quanto portatore di interessi diffusi, come
previsto della Legge 7 agosto 1990 n. 241.
Alla richiesta si è opposto un diniego, prendendo a pretesto le norme che riguardano l’Accordo di
Programma: in tal caso possono essere invitate solo le Amministrazioni interessate, ma erano
presenti l’IDSC e la Fondazione. I rappresentanti del Comitato, presentatisi alla riunione, sono stati
allontanati. Analogo diniego è stato opposto per una seconda riunione tenutasi il 6 febbraio u.s.
Il Comitato MACRICO ha denunciato questa grave violazione delle norme. Si mortifica e nega la
partecipazione dei cittadini che impegnano il proprio tempo a favore della comunità. La
partecipazione riguarda tutto il procedimento, e in ogni caso non si comprende perché espellere dei
cittadini detentori di interessi diffusi come le associazioni che costituiscono Macrico Verde.
Il parere della Soprintendenza sul Masterplan è chiarissimo: laddove recuperabili, le costruzioni in
muratura dovranno essere restaurate; se non più recuperabili, vanno demolite e l’area liberata dovrà
essere destinata a verde.
Si chiede quindi, nell’attuale fase commissariale, che venga sospesa ogni ulteriore iniziativa relativa
all’Accordo di Programma, affinché si possa restituire al futuro Consiglio Comunale la decisione in
merito alla destinazione urbanistica dell’area. Infatti, la funzione di indirizzo comporta, nell’ambito
della definizione degli obiettivi e programmi da attuare, scelte decisionali tipicamente politiche,
fondate sul rispetto delle normative e dei vincoli e sulla comparazione degli interessi in gioco, in
rapporto alle finalità assiologiche che non possono prescindere dalla volontà dei cittadini e dal
rispetto degli equilibri di bilancio.
Si chiede inoltre un incontro con i rappresentanti del Comitato.
Il Comitato MACRICO
Italia Nostra Sez. di Caserta
WWF Caserta
Fondazione don Giuseppe Diana
Pax Christi
ISDE Medici per l’Ambiente
AGESCI Caserta
AUSER
Cittadinanzattiva

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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