Padre, glorifica il Figlio tuo.

Martedì 3 giugno 2025
Padre, glorifica il Figlio tuo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi Te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché Egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano Te, l’unico vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a Te con quella gloria che Io avevo presso di Te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo Nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a Me, ed essi hanno osservato la tua Parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da Te, perché le parole che hai dato a Me Io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da Te e hanno creduto che Tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che Tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e Io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e Io vengo a Te». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ma per considerarle tali occorre possedere la Fede in Gesù Cristo, in caso contrario è impossibile comprenderle e poi accettarle. Non è l’intelligenza umana a dare la possibilità di entrare nel mistero di Dio, né qualsiasi altro mezzo scientifico.
Quando si parla di un intellettuale è come se si stesse pronunciando una parola eccellente e perfetta, riferita esclusivamente ad una persona umana non ad un Angelo. La cultura dell’intellettuale è vana senza la Grazia di Dio, anche se vanno apprezzate le buone scoperte a beneficio degli altri.
Potrà eccellere in qualche campo o scienza, senza però possedere la Luce di Dio e mancante della guida del Creatore, senza vivere in comunione né compiere la Volontà di Dio, e in moltissimi casi prima o poi vengono fuori errori più che lealtà.
La scienza, la cultura, l’istruzione, la competenza specifica, tutto è importante, anzi una maggiore conoscenza del sapere rende la persona più acuta e perspicace. Anche lungimirante e previdente. Il pericolo è di crescere nella superbia e senza accorgersene presume di sapere tutto, di capire tutto e di guardare tutti gli altri dall’alto in basso.
La superbia della vita è ciò che devasta la persona che si rifiuta di incontrare Dio e con le sue scelte, si illude di gestire tutto da sola!
San Paolo ha spiegato il pericolo della conoscenza falsata. Spiega la differenza tra scienza e carità cristiana. «La scienza gonfia, mentre la carità edifica. Se alcuno crede di sapere qualche cosa, non ha ancora imparato come bisogna sapere» (1 Cor 8,2).
Si riferisce a quanti presumono di avere capito tutto della vita ed invece non hanno appreso neanche le nozioni fondamentali di essa, non hanno mai sfiorato il significato del vero senso della vita. Molti nel mondo vivono senza Dio e non si preoccupano dell’essenzialità della vita, né del pensiero della fine terrena del loro pellegrinaggio.
Noi dobbiamo pregare ogni giorno per quelli che non pregano Gesù, le nostre preghiere possono strapparli dalle grinfie di Satana.
Quanta illusione e fantasticheria nella mente di persone senza Dio o dei cristiani che non comprendono di vivere senza Dio!
Non tutto quello che si pensa è veritiero, reale, autentico, né lo è quanto si considera sincero e presenta molte contraddizioni.
Nel discorso di Gesù di oggi, troviamo atti di umiltà meravigliosi che ripete senza alcun tentennamento. Rileggendo con attenzione il brano si scopre l’insistenza di Gesù nel voler esaltare il Padre, ponendosi con infinita dignità nel proprio ruolo di Figlio che ha ricevuto dal Padre.
Il discorso che fa il Signore oggi è qualcosa di lirico, un discorso appassionato come solo Lui è capace. «Ho manifestato il tuo Nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a Me, ed essi hanno osservato la tua Parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da Te, perché le parole che hai dato a Me Io le ho date a loro».
Con queste chiare parole Gesù esprime una Verità incomprensibile all’uomo: nessuno poteva capire né spiegare con semplicità l’Infinito.
1 Ave Maria per Padre Giulio
«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».
3 Ave Maria…
Atto di consacrazione personale
e di riparazione al Cuore di Gesù
O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia poco e assai misero quello che io Ti offro.
Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano ritornare a Te, o Signore.
Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote, perché Tu sei Onnipotente.
Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella mia vita. Amen.
Consacrazione dell’Italia
O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e regni la giusta pace tra tutti.
Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
Salve Regina