Pensando al due novembre: La Morte conseguenza di una vita finita.

di Rosa Tcimitero caiazzoigozzi

Pensando al due novembre: La Morte conseguenza di una vita finita. La morte l’uomo la vive con angoscia poiché vorrebbe l’immoralità essendo attaccata alle cose da lui create e generate. La morte a volte è procurata da un incidente, malattia, vizio. Altre volte esigenza economica cioè si fa un aborto perché non si può mantenere un figlio oppure l’aborto terapeutico per salvare la vita di uno dei due, oppure perché il feto è malformato. La cosa che non ci si è mai chiesti è quell’esserino ancora in embrione che fine fa? Ha già un anima? Purtroppo questi esserini ancora non formati completamente andavano nei rifiuti organici o materiale ospedaliero da smaltire. Ma questo quando avveniva nel pubblico e nel privato dove veniva messo ? E quando lo si faceva o si fa ancora in casa dove veniva smaltito? La cosa piu’ crudele e pensare nello scarico del bagno, immondizia, ed altro. Credo che tutti possono gestire certe cose liberamente, ma credo che hanno inventato determinate precauzioni come i profilattici, la pillola ecc . Se una persona sa che non può mantenere un figlio oppure non è sicura del rapporto che vive usi la contraccezione . Molti cattolici usa il metodo ma Knaus poco affidabile quindi si deve usare quello non cattolico per maggiore sicurezza, anche se si è fedeli e credo che la chiesa capisca che meglio la concettrazione che un aborto. Infine vorrei porre l’accento sugli orfanatrofi in Italia pieni per una burrocrazia lunga e costosa, togliendo la possibilità a questi bambini e ragazzi di poter avere il calore ed affetto di una famiglia. Visto che le casse dello Stato sono vuote date la possibilità a questi di avere una famiglia visto che è questione primaria di soldi! Rendete piu’ accessibili le adozioni anche nei costi. Forse cosi ci sarebbero meno aborti perché affiderebbero agli orfanatrofi quei bambini non voluti ma amati da altri. Per finire la contraccezione, definita anche come controllo delle nascite o controllo della fertilità, si intendono dei metodi o dei dispositivi utilizzati per prevenire la gravidanza indesiderata. La progettazione e l’uso del controllo delle nascite prende il nome di pianificazione familiare. I metodi più efficaci di contraccezione sono la sterilizzazione tramite vasectomia nei maschi e la chiusura delle tube nelle femmine, l’inserimento di una spirale intrauterina. Molto efficaci risultano anche i contraccettivi ormonali, tra cui pillole orali, cerotti, anelli vaginali e iniezioni. Metodi meno efficaci comprendono i sistemi “a barriera” come preservativi, diaframmi e spugna contraccettiva e i metodi basati sul riconoscimento della fertilità. Metodi ancora meno efficaci sono gli spermicidi e il coito interrotto. La sterilizzazione, sebbene sia altamente efficace, non è solitamente reversibile, mentre tutti gli altri metodi sono reversibili, i più nell’immediato. Nel 1923, il giapponese Ogino e l’austriaco Knaus scoprirono in modo indipendente che la donna non è feconda per tutta la durata del ciclo, ma solo nei giorni prossimi all’ovulazione, sarebbe sufficiente evitare i rapporti sessuali tra il 9° e il 16° giorno del ciclo per evitare gravidanze indesiderate. Purtroppo l’ovulazione avviene nei giorni centrali del ciclo solo nei cicli ovulatori ideali, mentre in realtà può avvenire in un qualsiasi giorno.

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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