RIFIUTI INGOMBRANTI: INVADONO ANCHE IL CENTRO.

SANTA MARIA LA FOSSA
di Peppino PASQUALINO
Non si dovrebbe mai fare, mai urlare, l’urlo è l’arma dell’ignorante ma sembra giunto il momento di alzare la voce, e di alzarla con forza a proposito dei gravissimi ritardi riguardanti il servizio del recupero degli ingombranti e di tutti quegli scarti riciclabili.
Se fino a qualche tempo fa si alzava alta la denuncia popolare a proposito degli scarichi abusivi perpetrati da anonimi sconsiderati nei luoghi più disparati, adesso la lancetta del malcontento si alza perché gli abbandoni di rifiuti ingombranti stanno avvenendo anche lungo le arterie cittadine. Ed è proprio così: località “Vota Palazzoâ€, “Canaleâ€, “Purtilloâ€, “Porto delle femmmineâ€, “Vaticaleâ€, “Caminoâ€, “Presidenteâ€, “Sgarrupataâ€, “argini naturali del Volturno†presi di mira per scarichi abusivi: materiali di risulta provenienti da cantieri di ristrutturazione edilizia, legno, plastica, pneumatici, bidoni di vernici, pezzame, vetri, suppellettili, mobili vecchi, frigoriferi, lavatrici, televisioni, perfino carcasse di auto e onduline in amianto. Un danno ambientale incalcolabile che nessuno vede, nessuno denuncia, nessuno reprime, nessuna associazione ambientalista, nessun desiderio giovanile di rinascita popolare.
Adesso è stato fatto il “salto di qualità â€, gli abbandoni di rifiuti iniziano a interessare anche le arterie cittadine, quelle ai margini del centro storico ma comunque strade percorse quotidianamente da cittadini e vigilanza. Onduline in plastica, pluviali in PVC, mobili, alluminio, divani, frigoriferi, insomma tutti materiali che potrebbero percorrere la via del recupero e del riciclaggio.
Tutto è fermo da mesi e l’isola ecologica non riapre i battenti; un quadro operativo che farebbe ipotizzare anche l’interruzione di pubblico servizio mentre i cittadini continuano a versare la tassa TARI per intero come se tutto fosse perfettamente funzionante.
Sempre a proposito di rifiuti e del loro recupero si aggiunge l’assenza di comunicazione da parte di chi dovrebbe fornire dati certi; quanta plastica, quanta carta, quanti cartoni, quanto vetro, quanto organico si raccoglie? Che percentuale di recupero ha raggiunto l’opera di separazione dei rifiuti urbani svolta dai cittadini virtuosi? Da sei anni non si hanno notizie ed ogni “campagna†educativa è stata sepolta.