RISVEGLI-Scalo internazionale di Grazzanise.

 

 2014-06-19 003

di Raffaele CARDILLO

 

Ci riagganciamo al titolo dell’omonimo film interpretato da valenti attori del calibro di Robert de Niro e Robin Williams, ove si rappresenta il patetico tentativo di un medico di riportare al risveglio dei pazienti in stato catatonico da lunga data, iniettando loro un farmaco, dagli effetti, purtroppo, solo temporanei e non risolutivi.

Nel silenzio ovattato dell’ex complesso monastico di Sant’Agostino in Caserta, gioiello architettonico del XV° secolo con annesso chiostro di rara bellezza, si è svolto un incontro patrocinato dal Movimento Cristiano Lavoratori, con l’intento precipuo di dare una forte spinta propulsiva a un progetto ormai relegato nella palude dell’immobilismo, ci riferiamo alla costituzione dello scalo internazionale di Grazzanise.

Grazie ad una politica ottusa e conservatrice che disdegna processi innovatori, sostenitrice della corrente gattopardesca che ha come assioma “ il cambiare tutto purché nulla cambi”, ha ridotto a brandelli quello che poteva essere il fiore all’occhiello, l’eccellenza italiana nel mondo.

Un’annosa vicenda quella dell’aeroporto di Grazzanise, ormai incancrenita nel tempo. con tutti gli affannosi tentativi di portare a termine un progetto salvifico che potrebbe ribaltare l’assetto economico-sociale di una provincia, vampirizzata e ormai esangue dai continui salassi della criminalità organizzata, palesemente collusa con una classe politica degenere, volta al conseguimento di mazzette, scimmiottando in maniera maldestra il rituale estorsivo del malaffare.

Totalmente privi di progettualità e d’idealità, di quei sentimenti nobili ed elevati che dovrebbero contraddistinguere chi si occupa della cosa pubblica, i nostri eroi perseguono solo obiettivi fatui, disattendendo i comandamenti del loro mandato istituzionale, una deriva di valori d’immane portata!

Nonostante ci siano tutti i presupposti per la nascita di questo grosso scalo, vedi posizione strategica con infrastrutture operative, vicinanza a grossi centri urbani e baricentro di un’area che garantisce sbocchi commerciali di notevole importanza, ebbene di fronte a tutte queste premesse e garanzie, l’establishment politico-finanziario si dissocia, si defila, distratto o, forse sarebbe meglio dire attratto, da direttive extra-nazionali che ne condizionano le scelte.

Durante il dibattito si sono cimentati vari oratori proponendo il concetto principe, cardine dell’incontro, ossia l’invocazione a rendere operativa una realtà che possiede tutti i crismi per essere innestata tra i grandi HUB internazionali.

Tuttavia, solo per dovere di cronaca, abbiamo rilevato delle diserzioni inspiegabili sia da parte di gente comune che di autorità di peso, fenomeno che assume dimensioni non certamente lusinghiere, se rapportato all’importanza dell’argomento in discussione.

Ci auguriamo che queste assenze abbiano le giuste motivazioni e, auspichiamo che i prossimi convegni, siano degnamente rappresentati, per un coinvolgimento pieno nel nome di una battaglia risolutiva per le sorti del Meridione d’Italia.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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