SAN NICOLA LA STRADA (CE) –
 (Di Nicola Ciaramella)
Il più emozionato era proprio lui, Enzo Di Nuzzo, il direttore di Radio Caserta Nuova, che dai microfoni di Via Bronzetti ha mandato in onda, in diretta, una eccezionale trasmissione di auguri ai cittadini e agli ascoltatori coinvolgendo, con spontanea partecipazione ed ineguagliabile maestria, molti personaggi noti di San Nicola la Strada, rappresentativi di numerosi campi di attività . In studio, a porgere gli auguri di Buon Natale e per il nuovo anno, il sindaco Pasquale Delli Paoli, sempre presente e disponibilissimo tra la gente, come ha giustamente sottolineato Di Nuzzo, il parroco di SANTA Maria degli Angeli Don Pasquale Lunato, il commediografo Vincenzo Mazzarella, il direttore del Corriere di San Nicola, Nicola Ciaramella e i due “Sannicolesi d’Oro†della storia, ovvero il Coordinatore della Protezione Civile di San Nicola la Strada Ciro De Maio e il presidente della Vis San Nicola Calcio Giovanni Desiato. Con loro, una platea infinita di collaboratori, artisti ed amici di RCN: i due giovani cantanti neomelodici Tony Pessori e Toni Cembalo, i conduttori Tonino De Mel, Antonio Baffo, Pietro Fabozzi, il grandissimo Mimmo Testa, Vinsent, Salvatore il Cervellone, Lello Kappa, l’addetto stampa della Vis San Nicola Mario Fantaccione, Antonio Miele, Antonio Iannarelli, Nando e Mimmo Martino, Mario De Nardo, nonché l’anima di “Regaliamo un sorriso†del 6 gennaio prossimo, il dr. Giuseppe Serino. Trascinatore inconfondibile di entusiasmo, Enzo Di Nuzzo, “patron†assoluto dell’etere sannicolese, non poteva scegliere un’occasione migliore per lanciare, attraverso i suoi ospiti, il più bel messaggio di auguri alla città , promettendo la cosa più semplice e realizzabile, cioè continuare tutti, ciascuno per la propria parte, nel segno dell’impegno e della passione: sono queste, in effetti, come Di Nuzzo ha sottolineato e gli ospiti a più riprese hanno ribadito, i veri ingredienti per assicurare una crescita della comunità sannicolese sempre più impregnata di volontariato e senso spontaneo di partecipazione. Sì, perché si può migliorare la società solo se vengono messi da parte profitti ed interessi. E proprio questo è stato l’augurio da tutti condiviso: che i tempi a venire siano più prosperi soprattutto per l’intensità con cui si vivranno le emozioni di sentirsi parte attiva di una comunità che vuole crescere e darsi voce.