Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

Martedì 1 luglio 2025
XIII Settimana del Tempo Ordinario
Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli Lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma Egli dormiva. Allora si accostarono a Lui e Lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed Egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca Fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Si dimentica facilmente che Gesù deve essere invitato, oppure si sorvola per una indifferenza magari non intenzionale ma reale e dannosa.
Gesù rispetta la volontà di tutti noi e attende le nostre richieste di aiuto, d’altronde solo chi Lo invoca e Lo adora dimostra interesse verso la sua Persona. Quando tutto scorre bene o senza grandi problemi, si è portati naturalmente a pregare di meno e con meno fervore.
In questo modo non si forma la costanza nella preghiera e non si impara mai a pregare.
La preghiera non si improvvisa, non viene valutata dalle parole che si pronunciano ma dall’amore che si possiede verso Gesù e la Madonna. Senza la costanza e l’allenamento spirituale non si può diventare esperti nella preghiera, rimane una concreta inesperienza che non può guidare verso la vera elevazione spirituale.
Rimane l’amore la prima condizione per adorare con profitto Gesù, un amore che proviene dalla conoscenza di Lui e dalla preghiera!
In tutti i momenti della nostra esistenza, Gesù c’è sempre se Lo chiamiamo e Lo invitiamo a restare in noi. Non si deve adorare e invocare il Signore solo nella sofferenza.
Ogni giorno dobbiamo stabilire dei momenti da dedicare all’incontro spirituale con Gesù e la Madonna, momenti meravigliosi perché da questa comunione scaturiscono Grazie spirituali e il credente si trasforma sempre più in Loro, assimilando lo Spirito.
Dio è sempre vigilante sui credenti che Lo adorano, non li lascia soccombere in tutte le circostanze di pericolo e negli attacchi che i diavoli organizzano molto spesso. Gesù è sempre con noi se Lo invochiamo, Lo ringraziamo e ci confidiamo con Lui.
Non siamo soli, come non lo erano gli Apostoli sulla barca, nonostante l’apparenza.
«Avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma Egli dormiva».
A quel tempo Gesù poteva anche lasciare riposare il suo Corpo, come Dio non dormiva mai. Dio è Colui che veglia ininterrottamente, mi piace affermare che non ha altri «impegni» se non osservarci perché ci ama così come siamo, per ascoltare i nostri slanci di amore e di piena fiducia in Lui.
Sulla barca Gesù apparentemente dormiva e così Lo vedevano gli altri, mentre il suo Spirito conosceva tutto e nulla poteva sfuggirli.
Gesù non intervenne subito, pur conoscendo il pericolo causato dalle onde e rimase in attesa della richiesta di aiuto degli Apostoli. «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Un solo Angelo poteva bloccare la barca e non farla muovere nonostante le onde.
OPPURE GESÙ POTEVA FAR SOSTENERE LA BARCA DA UN MILIARDO DI ANGELI… INVECE, RIMASE IN ATTESA DELL’INVOCAZIONE DEGLI UOMINI.
Lo stesso modo utilizza con tutti noi, Egli attende le nostre invocazioni di aiuto.
Se veramente riconosciamo Gesù come Dio, dobbiamo invocarLo ogni giorno e questa Fede determina il suo intervento. Rimane sicuro, comunque, che il Signore è desideroso di aiutare tutti, però la sua risposta è condizionata dalla Fede e dall’amore di chi prega.
Il Signore è sempre vicino a quanti Lo invocano. «Perché avete paura, gente di poca Fede?».
La paura verso alcuni o numerosi aspetti della vita, scaturisce dall’assenza di Dio, dalla perdita della comunione con Lui.
La società di oggi è pervasa dalla paura, quindi è lontana da Dio. Questa paura scaturisce dallo scoraggiamento, c’è una tristezza celata nell’umanità e molti cercano di reagire con nuove e sorprendenti distrazioni. Però l’angoscia che spinge all’aggressività e poi allo scoraggiamento, rimane sempre all’interno della persona.
IL DATO CHE EMERGE DALLA SOCIETÀ DI OGGI È LA MANCATA PREOCCUPAZIONE DELLA VITA SPIRITUALE. L’INDURIMENTO DEL CUORE RENDE CINICA E SPIETATA LA PERSONA, TUTTO QUELLO CHE COMPIE HA COME OBIETTIVO LA SUA GRANDEZZA, ED ARRIVA CON FACILITÀ ESTREMA A CALPESTARE TUTTO CIÒ CHE NON È PIÙ UTILE. ANCHE I PROPRI FAMILIARI.
Non si può vivere superficialmente la Fede che si pensa di avere o di adorare il Signore solo quando arriva una sofferenza.
Gesù è l’Onnipotente ed interviene quando Lo invochiamo con vera Fede e siamo costanti.
«Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia».
«Tutti, pieni di stupore, dicevano: “Chi è mai Costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?”».
1 Ave Maria per Padre Giulio
«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».
3 Ave Maria…
Atto di consacrazione personale
e di riparazione al Cuore di Gesù
O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.
O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia poco e assai misero quello che io Ti offro.
Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti
O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano ritornare a Te, o Signore.
Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.
Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote, perché Tu sei Onnipotente.
Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella mia vita. Amen.
Consacrazione dell’Italia
O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.
Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.
Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.
Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e regni la giusta pace tra tutti.
Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere centro vivo ed operante di civiltà cristiana.
Salve Regina