4ª Settimana di Quaresima
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+ All’istante quell’uomo guarì.
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+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà , con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e camminaâ€Â». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e camminaâ€?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato. Parola del Signore
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gli ammalati sperano di sentire interiormente le stesse parole dette da Gesù al paralitico: “Ecco: sei guarito!”. Pregano e sperano, soffrono e scoprono nella sofferenza la vera spiritualità . Questo è uno dei doni scaturiti dalla sofferenza che diventa preghiera, ma rimane indubbia la verità che Gesù vuole guarire tutti gli ammalati che pregano e quanti sono sottoposti a vessazioni demoniache.
Uno dei motivi delle mancate guarigioni di cristiani che chiedono con preghiere sincere guarigioni e liberazioni da mali spirituali, è la loro scarsa capacità di resistere alle tentazioni. Nessuno può presumere di riuscire a resistere alle tentazioni, solo con la Grazia di Dio infatti è possibile, insieme al desiderio e alla buona volontà del cristiano.
Questi cristiani ancora deboli nella vita spirituale, anche se pregano con amore non hanno una struttura forte per respingere i violenti attacchi dei diavoli che disturbano soprattutto quando uno compie un santo cammino di Fede. Senza la capacità di fermare le tentazioni, soccombono e si allontanano dalla Fede. Non pregano più o pregano male, non praticano le virtù come nel tempo della sofferenza.
Allora Gesù viene in loro soccorso e non concede subito le Grazie, per il loro bene attende ancora un po’, nell’attesa di trovarli pronti a resistere alle tentazioni, che si avvertono violenti quando non si prega più bene.
Gesù vuole aiutare tutti gli ammalati e quelli vessati dai diavoli, questa è una Verità del Vangelo, bisogna però fare sul serio.
Nella sofferenza si prega di più, quando invece la sofferenza finisce si ritorna in molti casi ad una preghiera debole e senza amore. Ci si dimentica di pregare. La persona guarita in moltissimi casi non ritornerà a pregare come quando soffriva e non aveva altra speranza se non in Gesù, inoltre correrà il rischio di dannarsi eternamente. Ecco perché Gesù alle volte ritarda una Grazia: vuole far crescere spiritualmente la persona che prega. È un atto infinito di amore.
Nessuno deve mai abbattersi quando chiede e non ha ancora ottenuto la Grazia, Gesù desidera rendere felici tutti, è sua volontà dare a chi chiede: “Ebbene Io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto” (Lc 11,9-10).
Gesù è sempre pronto a compiere grandi miracoli su ciascuno di noi, è una verità consolante e che dà una grande forza. Noi non siamo mai soli, questo deve donarci una grande serenità e farci ripetere molte volte i nostri ringraziamenti a Gesù.
Gesù rimane sempre vicino a chi Lo invoca e lotta le tentazioni per non offenderlo, a chi prega e sopporta con gioia la croce perché sa che Lui la rende leggera fino a farla svanire definitivamente. Con la costanza del paralitico del Vangelo, chiediamo di continuo aiuto, assistenza, protezione a Gesù e ringraziamolo con la nostra vita onesta e sincera.
All’uomo malato Gesù dice una sola parola e guarisce all’istante quello che da ben trentotto anni attendeva la guarigione.
Una parola di Gesù ottiene ciò che umanamente è impossibile.
La Madonna ascolta i nostri sospiri e intercede con potenza quasi infinita presso Gesù. Chiediamo le Grazie per mezzo della Madre.
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