VANGELO (Gv 6,37-40)

Gesù con gli apostoliSabato 2 novembre 2013

30ª Settimana del Tempo Ordinario
 
COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI
 
+ VANGELO (Gv 6,37-40)
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal Cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di Colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto Egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in Lui abbia la vita eterna; e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno». Parola del Signore
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ci sono due giorni che separano nettamente il mondo per due visioni differenti della vita. Due parti contrapposti e che di per sè non lottano contro ma sanno di pensarla all’opposto. I credenti in Dio festeggiano solennemente il 1° novembre per il ricordo dei Santi e il 2 novembre commemorano tutti i fedeli defunti con preghiere e la visita al cimitero, dove riposano i corpi delle persone amate.
La liturgia di oggi è pure una commemorazione dei Santi, se sono in Purgatorio o in Paradiso sono salvi e vittoriosi.
Sono tanti gli spunti che vengono ricordando i defunti, dei familiari, parenti, amici, conoscenti, che non sono più con noi, ma la Fede ci dice che vivono in un’altra condizione, è mutata la loro esistenza. L’anima è immortale, è il principio di attività del corpo umano, quindi è l’anima la cosa più importante da tutelare, più ancora del corpo. Infatti, al cimitero ci sono solo i corpi senza vita, le anime invece se sono con Dio vivono nella gloria eterna.
Anche se al cimitero si trovano corpi senza vita, è un dovere recarvisi, non solo per l’indulgenza plenaria che si può lucrare, soprattutto perchè le visite ai cimiteri arrecano benefici ai defunti che si trovano ancora in Purgatorio ed espiano le loro pene. Se di tutto si deve dare conto a Dio, non si potrà entrare in Paradiso se prima non si ripara ogni peccato. Per evitare di sostare in Purgatorio, le persone spirituali si impegnano in questa vita a riparare gli errori commessi.
Gesù è misericordioso ed aiuta grandemente quei credenti che in questa vita cercano con maggiore determinazione di fare del bene per scontare il male compiuto. Chi con maggiore volontarietà chi per l’incapacità di frenare l’istinto i peccati si commettono, ed anche molti credenti peccano, ma tutti hanno l’opportunità di ottenere il perdono da Dio e di rimediare. Ci sono molte opportunità nella vita per riparare i peccati. Gesù vuole questo.
Bisogna compiere opere buone: pregare di più e bene, amare il prossimo, perdonare i nemici, aiutare i poveri, assistere i malati.
Anche chi ha commesso molti gravi peccati deve confidare nella misericordia di Gesù, deve pentirsi dei misfatti e proporsi una vita nuova con una mentalità incentrata sul Vangelo. All’inizio si è ancora deboli per vincere le tentazioni e frenare gli istinti, bisogna chiedere aiuto alla Madonna e recitare più Corone del Rosario. Le Anime che si trovano in Purgatorio vorrebbero ardentemente tornare per una sola ora in questa terra per recitare il Rosario e compiere opere buone.
La vita frenetica, le preoccupazioni giornaliere, gli interessi poco spirituali sono tra le cause dell’abbassamento del fervore, spesso lo annullano completamente. Senza fervore il credente non avverte più amore per Gesù e trascura tutto. I suoi peccati si moltiplicano ed entra nella morte spirituale. Questa morte è potente, anche se non rende inanimato il corpo, ottenebra l’anima e non c’è più luce per distinguere il Bene dal male. Anche le opere più cattive sembrano buone…
Invece Dio Padre ci chiama alla santità, ieri abbiamo ammirato i Santi che hanno raggiunto il Paradiso grazie ai loro meriti, ai sacrifici e alle rinunce. Sembrano difficili da praticare fino a quando non si inizia a rinnegarsi, poi diventa piacevole perchè i sensi e l’istinto si sottomettono alla volontà, quindi alla ragione. Chi inizia un cammino serio prova gioie e una pace mai conosciute nella sua vita. A questo bisogna pensare più di tutte le altre cose, per non espiare poi in Purgatorio.
Ed è questo il tempo per deciderci e fare la scelta più intelligente della vita, noi sappiamo che solo Gesù riempie di felicità la nostra esistenza e non possiamo rimanere indecisi. La vita deve essere vissuta pensando anche alla sua fine, verrà il momento di lasciare il corpo e presentarsi davanti a Gesù per il Giudizio. Comprendo che questo per molti è una angoscia, vorrebbero vivere mille anni qui ma questo è un pò difficile.
Anche Gesù è morto e sappiamo in quale modo, quindi riflettiamo spesso sull’aldilà, questo ci darà più coraggio nell’affrontare le vicende della vita, diventeremo più umili e buoni, ameremo e perdoneremo prontamente chi non ci ama e sbaglia di continuo.
Oggi ricordiamo con affetto tutti i fedeli defunti, recitiamo per loro 100 volte l’Eterno Riposo. Facciamolo per tutto novembre.
 
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
 
Proposito
Chi dona al povero, fa un prestito a Dio (Proverbi 19,17). Cominciando da oggi mi impegnerò in continui atti d’amore.
 
Pensiero
Chi ha una carità vera e perfetta, in nulla ricerca mai se stesso, ma in tutto vuole che si miri esclusivamente alla gloria di Dio (Tommaso da Kempis).

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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